In ricordo di Gianni Borgna
Ci sembra doveroso ricordare sulla Consul Press GIANNI BORGNA
Molti hanno sottolineato la sua opera culturale come docente universitario e autore di volumi che hanno aperto nuove prospettive. “La grande evasione. Storia del Festival di San Remo – 30 anni di costume italiano” pubblicato con Savelli nel 1980 e “L’Italia a Sanremo: cinquant’anni di canzoni, cinquant’anni della nostra storia” (Mondadori 1998), “Storia della canzone italiana” (Mondadori 1995 – 2004) e “La lingua cantata. L’italiano nella canzone d’autore dagli anni trenta a oggi” con Luca Serianni (Garamond 1995).
Tanti hanno rammentato il suo impegno politico nel PCI e poi nei partiti che successivamente ne hanno rappresentato l’evoluzione.
A me sembra doveroso ricordare quanto, partendo da queste basi di impegno politico e di approfondimento culturale, ha dato a Roma nei lunghi e fruttuosi anni in cui è stato Assessore alla Cultura. E certo ricordare il convegno su GIOVANNI GENTILE e la mostra dedicata a LENI RIEFENSTAHL ma anche, e specialmente, l’Auditorium, il Macro e il Maxxi, il circuito teatrale nelle periferie, la Notte bianca, la Festa della Musica e quella del Cinema. (Nota di MAURIZIO BERGONZINI)
Al “Ricordo” si cui sopra, stilato dall’amico Maurizio, vorrei aggiungere un altro tassello, citando il libro “Una lunga incomprensione. PASOLINI tra destra e sinistra”, edito da Vallecchi e scritto a quattro mani con ADALBERTO BALDONI, ove i due autori – tra loro distanti politicamente ma vicini per un condiviso impegno culturale – ricostruiscono il mondo di un personaggio controverso ma anche, indiscutibilmente, di notevole caratura.
Ciò a dimostrazione che. quando ci si confronta con lealtà e con intelligenza, gli steccati partitici e ideologici possono (e debbono) essere superati. (Nota di GIULIANO MARCHETTI)