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Incontro con l’autore: Alessandro Bertirotti

Associazione Culturale “Villaggio Cultura – Pentatonic”

Viale Oscar Sinigaglia, 18/20 – Roma*

Domenica 9 ottobre, ore 17

Incontro con l’autore: Alessandro Bertirotti 

Diversamente uguali. Noi, gli altri, il mondo (ed. Paoline 2016)

Introducono Simonetta Bumbi e Riccardo Narducci 

Diversamente uguali analizza la formazione del concetto di io, proponendo la sua sostituzione con il termine noi, per poi approdare a quelli di altro e di mondo. Noi, gli altri, il mondo sono quindi le coordinate della riflessione proposta dall’autore e costituiscono le tre parti del testo. Noi: percepirsi come sintesi di quello che si crede di essere e di ciò che gli altri credono che noi siamo per migliorare il proprio benessere e mutare comportamenti inadatti, specialmente in contesto sociale. Gli altri: abbandonare la propria casa per spostarsi verso la terra promessa che desideriamo e che possiamo raggiungere con l’aiuto della relazione affettiva con le persone e il mondo. Il mondo: reimpostare il nostro rapporto con il mondo, inteso come insieme di oggetti, situazioni ed eventi, per assumere la possibilità di cambiare investendo sulle proprie motivazioni e intenzioni.

Alessandro Bertirotti si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio Statale di Musica di Pescara e laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Firenze. È docente di Psicologia per il Design all’Università degli Studi di Genova, Scuola Politecnica, Dipartimento di Scienze per l’Architettura. Visiting Professor di Anthropology of Mind presso l’Universidad Externado de Columbia, a Bogotà; vice-segretario generale dell’UNEDUCH (Universal Education Charter), ONG presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite e il Parlamento Europeo, e presidente dell’International Philomates Association. È membro della Honorable Academia Mundial de Educación di Buenos Aires. Ha fondato l’Antropologia della mente (www.bertirotti.info).

* ingresso con tessera ARCI 2016; è possibile tesserarsi in sede. Allo scopo di mantenere lo spazio culturale creato e far fronte alle spese di gestione vi chiediamo una partecipazione economica minima. Per questo sarebbe gradita una consumazione.