La “bischerata” del Premier
Finalmente venerdì 2 dicembre, dopo lo scoccare delle h.24, ha avuto inizio lo stop alle maratone televisive, ai comizi, ai talk show e a qualsiasi propaganda elettorale sul referendum, per dar spazio alla consueta, quanto cretina, pausa di riflessione che precede the election day.
Matteo Renzi è stato veramente infaticabile, passando da una TV ad un’altra, per spiegare le buone motivazioni del “SI”, stranamente ed erroneamente avversate invece proprio da quelle “Destre” che in precedenza avevano sempre simpatizzato per un tipo di riforma costituzionale non molto dissimile da questa, rinnegando ora dichiarazioni fatte qualche decina di anni fa. … bisognerebbe andarsi a rileggere le antiche dichiarazioni di Berlusconi, Schifani & C , come molto spesse riproposte dal Quotidiano Italia Oggi in molti articoli e nella graffiante rubrica “Diritto & Rovescio”
Ma anche il Premier, pur cercando ed anche riuscendo ad essere a volte persuasivo, a volte simpatico, mercoledì sera durante la trasmissione condotta dal bravo e simpatico Nicola Porro non riusciva ad evitare la sua “bischerata” (toscana e non richiesta) definendo Mussolini un “sanguinario dittatore” ! Ma come, dove e quando ? Probabilmente ha appreso tali informazioni dalle stesse fonti con cui il grillino Di Battista, rispolverando le proprie cognizioni storico-geografiche, ha potuto scambiando il Cile con il Venezuela e maduro con Pinochet ? …. o per non parlare ove Di Maio ha così ben appreso ad utilizzare i congiuntivi ?
Forse il Presidente del Consiglio, causa un lapsus (o rileggendo le stolte dichiarazioni del nuovo Sindaco di Firenze in occasione della visita di Marion Le Pren) ha confuso il Duce con Giuseppe Stalin, alias “Il Piccolo Padre della Grande Madre Russia”, così come a suo tempo osannato dai vecchi Comunisti successivamente confluiti, dopo una serie di consecutive trasformazioni, nell’attuale P.D in compagnia dei vecchi Democristiani. … Matteo, Matteo, ogni tanto la sindrome del boy-scout colpisce ancora !
Comunque, bischerata a parte, io voto ugualmente per il SI !
Giuliano Marchetti
