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La nascita della MARINA MILITARE ITALIANA

“LA NASCITA DELLA MARINA MILITARE ITALIANA – Dalle Marine Preunitarie alla Marina Militare Italiana / di RICCARDO ABBAMONTE –  PAOLO SORBA EDITORE  *

Le origini della Marina militare italiana vanno ricercate nelle vicende, varie e appassionanti, che conducono alla formazione del Regno d’Italia attorno agli anni 1859-61: alleanza formale tra Regno di Sardegna e Francia; guerra all’Austria (II^guerra d’indipendenza); vittorie di Magenta, Solferino e San Martino e successiva conquista della Lombardia; armistizio di Villafranca; annessione della Toscana, dei ducati di Modena e Parma e delle Romagne; spedizione dei Mille, sbarco a Marsala e vittorie di Calatafimi, Milazzo, Volturno; intervento del regio esercito e liberazione delle Marche e dell’Umbria, a seguito della vittoria di Castelfidardo; incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele e annessione del Sud alla monarchia sabauda; proclamazione del Regno d’Italia e morte repentina e prematura del Cavour, che insieme con Garibaldi è da considerare il vero artefice dell’unità nazionale. In quest’ambito la Marina militare del Regno di Sardegna (che a sua volta costituirà la base della futura Marina militare italiana), a cui si erano nel frattempo aggregate le scarse forze della Marina militare toscana e dei vari Corpi militari marittimi dell’Emilia, svolge un ruolo essenziale e sovente non adeguatamente evidenziato, se non da parte degli storici ufficiali, almeno nei confronti del grande pubblico, cui ha l’ambita pretesa di rivolgersi questo nostro lavoro. Esso si esplica innanzitutto attraverso un appoggio “discreto”, e tuttavia alla fine rivelatosi assi utile, nei confronti dell’impresa garibaldina, e nel contempo con una sottile opera di dissuasione e insieme di progressivo convincimento nei riguardi degli ufficiali della Marina militare borbonica (la quale, già minata da un profondo malessere interno, da parte sua non chiedeva di meglio che evitare lo scontro) a non avversare eccessivamente la marcia trionfale di Garibaldi nel Sud della penisola, anche in vista di una, a questo punto ormai più che probabile, prossima fusione in un’unica Marina militare nazionale ed unitaria.

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Da sempre innamorato del mare e della Marina, RICCARDO ABBAMONTE è giornalista, ed è anche quel che si può ben a ragione definire un “figlio d’arte”. Nasce infatti a La Spezia, una delle principali basi della Marina militare italiana, il 21.5.1952, figlio di un ufficiale della Marina militare che fin da giovanissimo aveva solcato il mare, visitando l’Egitto, l’Arabia Saudita, l’Etiopia, l’Eritrea, l’India, lo Sri Lanka, Singapore, Hong Kong, la Cina e il Giappone, prima di prender parte alla seconda guerra mondiale. Segue poi il padre, militare di carriera, nei vari spostamenti, per ragioni di servizio, da La Spezia a Taranto e a Roma. Nella capitale si laurea in Lettere col massimo dei voti, con una tesi in Storia del Risorgimento, dal titolo emblematico: “1860-1861. Dalle Marine preunitarie alla Marina militare italiana” (1979), frutto in buona parte di ricerche d’archivio. Subito dopo la laurea entra come correttore di bozze (come già Montanelli) nell’antico e prestigioso “Giornale d’Italia”, ove ben presto diventerà giornalista. In seguito è direttore di una rivista romana e scrive vari libri: “Sintesi di letteratura italiana dal 1800 a oggi” (1991), “Sfogliando l’attualità” (2009), fino alla recentissima serie di libri parascolastici: “Letteratura italiana” (3 voll.), “Storia” (5 voll.), “Filosofia” (3 voll.), ecc. Da anni collabora con varie case editrici e, tra un impegno di lavoro e l’altro, è alla fine riuscito a trovare il tempo di rielaborare la sua vecchia tesi di laurea, ancora inedita, dandone con l’occasione una veste più scorrevole e più consona a una lettura che sia non soltanto specialistica.

* Il Testo è stato presentato al 28° Salone Internazionale del Libro a Torino  11222191_1002435373102934_5325451981272177066_n