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La “Santa Rivoluzione”

MODERATI …  No, Grazie !

Sembrerebbe che,  con la discesa in campo di STEFANO PARISI,  saranno celermente cantierizzati i lavori per una nuova riedizione accattivamente modernizzata dell’ex Centro Destra, quasi un nuovo kolossal cinematografico, sulla scia di “Via col Vento” con regia di Berluskaiser, negli stabilimenti di Villa San Martino ad Arcore e di Villa Certosa, nei pressi di Punta Lada.

Titolo del film …. “Il Clan dei Moderati” o, in alternativa, “The Moderate’s Connection”.

Sembrerebbe, comunque, che nello staff di produzione serpeggi più di qualche malcontento nei confronti dell’ attore protagonista, già definito da alcuni irriducibili “il Papa Straniero”, sia nei confronti del regista, ritenuto da altri irriducibili non più idoneo a gestire dispoticamente il C.d.A. degli Studios, dopo talune scelte molto opinabili che hanno condotto a previsti  insuccessi ampiamente pre-annunciati.

Infatti, dopo i risultati certamente negativi nelle competizioni elettorali, sia per il nostro (?) parlamento nazionale che per quello europeo, a cui sono susseguiti risultati ancor più deludenti per i parlamentini regionali, si è giunti ai più recenti “Caporetti municipali” con le brucianti sconfitte a Roma, Milano e Napoli, nel mese di giugno.

Siamo oramai quasi a fine estate, ma i Club di Forza Italia, di N.C.D., nonché del frazionato e variegato mondo della “Destra” sono ancora tutti intenti a meditare sulle proprie colpe e a rimarginare le lacerazioni interne. Alcune frange di costoro stanno invece discutendo, specie in questo tragico momento, sull’opportunità di riesumare o di stramaledire in eterno il c.d. “Patto del Nazareno”, non considerando che (scelleratezze tipicamente italiane a parte) una tale intesa avrebbe forse potuto produrre qualche apertura o positività, tipica di una “Real Politik” o di una Gross-Koalition, anche in Italia.

A questo punto, per i componenti e militanti della nostra “Comunità” – se in essa vogliamo ancora identificarci – credo sia opportuno scindere le diverse posizioni ed intraprendere, ove necessario, percorsi diversi. Parlo ovviamente a titolo personale, quasi come in una riflessione scritta ad alta voce, confidando di non essere frainteso e di non apparire come un “frammentarista”, essendo fortemente convinto della doverosa necessità di ricercare sempre punti di contatto e non argomenti di divisione …. Ma a tutto c’è un limite.

In primis va rilevato che noi non dovremmo desiderare di definirci, né di ritenerci “Moderati”, ben consci di poter essere comunque personalmente ed intelligentemente miti, disponibili e tolleranti per confrontarci anche con gli avversari.

In secundis va rilevato che il “Patto del Nazareno” è stato così denominato in base alla toponomastica dei Palazzi Romani, ove erano e sono tutt’ora ubicati gli affari e gli intrallazzi dell’ex D.C. ed ex P.C.I. … e non in ricordo o in ossequio di un celebre Nazareno (certamente né democratico, né moderato) che, oltre 2000 anni fa, cacciò i mercanti dal Tempio. Ed è anche doveroso ricordare come il Nazareno, quello Celebre, per diffondere il suo “messaggio” scelse come base strategica la Universalità di Roma e non le terre allora popolate dalle Tribù de Giudei.

accattonaggio Oggi purtroppo davanti alle soglie dei Tempi e delle Chiese è ritornata,  oltre alle tribù dei mercanti, una sorta di “Corte dei Miracoli” dedita  all’accattonaggio, composta spesso da falsi poveri, da finti disabili e da  pseudo madri con creaturine loro affidate in leasing. Non si può avere  la certezza se gli affiliati a tale Corte dei Miracoli siano generalmente  complici o schiavi di organizzazione di racket, ma mai si nota,  purtroppo, l’intervento di alcun Sacerdote – tipo un Don Camillo di  guareschiana memoria – che abbia il coraggio di intervenire per  cacciarli o, almeno, allontanarli. …… E a prescindere dal messaggio diseducativo che tale Corte dei Miracoli offre (essendo molto meno faticoso elemosinare, che lavorare), è inutile auspicare, tra l’altro, un intervento delle così dette “Istituzioni”, generalmente colluse e corrotte come le numerose indagini su “Mafia Romana” hanno potuto appurare.

A mio avviso, pertanto, “noi” dobbiamo smettere di considerarci appartenenti alla così detta Destra o Centro-Destra o – peggio ancora – a questo nuovo “Fronte dei Moderati”, auspicato da Berlusconi & C.  – Noi, invece, dobbiamo ritrovare l’orgoglio delle nostre antiche radici e batterci per ben altri valori: per la TRADIZIONE, per la nostra IDENTITA’, per la SOVRANITA’ NAZIONALE e per una diffusa e concreta SOLIDARIETA’. Dobbiamo inoltre impegnarci al massimo e a tutti i livelli per affermare il concetto della MERITOCRAZIA, da contrapporre a quello della “Democrazia” – oramai ridotta a solo alibi per tutelare una pletora di incompetenti e nullafacenti, che da sempre affollano i palazzi e i sottoscale del potere, a cui ora si sono aggiunti anche molti penta-stellati.

Il drammatico terremoto, che ha duramente colpito il nostro Paese nell’ultima decade di agosto, ha messo in evidenza la concreta generosità e laboriosità di un Popolo che non si merita certamente essere rappresentato da una classe politica dirigente ininterrottamente e trasversalmente sempre al potere, vantando (salvo rare eccezioni) il solo unico merito di essere “democratica ed antifascista”.

Questi nostri (?) politici, salvo rare eccezioni, divisi e litigiosi sempre su tutto (anche all’interno dei propri stessi schieramenti), per essere poi sempre uniti in difesa del loro piccolo o grande potere, download dovrebbero forse fare un passo indietro, per meditare serenamente e seriamente sul senso della vita. Non è certo edificante assistere a questo penoso teatrino ove costoro sono ora schierati in campi contrapposti per modificare o preservare una Costituzione che non è certo “la più bella del mondo”, come per tanto tempo hanno sentenziato i vari “inquilini” del Quirinale e come per tanto tempo ci ha illustrato tal Messer  Roberto Benigni, dalla TV, prima della sua ultima folgorazione sulla “Via di Damasco”.

E concludendo questa mia riflessione scritta a voce alta, mi sia consentita un’ ultima “battutaccia” che considero né irriguardosa, né volgare: se questa nostra Costituzione – al momento del suo concepimento – ha dovuto ricorrere all’opera di tanti “Nobili Padri Costituenti” …. È possibile che la Repubblica-Madre (partoriente), nata precedentemente dalla Resistenza e dall’anti-Fascismo, sia stata una gran “zoccola” ?

GIULIANO MARCHETTI 

Questa articolo, con piccole varianti, è stato pubblicato anche su “IL BORGHESE” di Ottobre – periodico mensile diretto da CLAUDIO TEDESCHI.  

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Giuliano Marchetti

Direttore Editoriale di Consulpress, Commercialista e Revisore Contabile.