Skip to main content

La satira (?) di Charlie Hebdo !!

Comunicato Stampa di “CONFEDERCONTRIBUENTI” …. e a seguire una nota di “ConsulPress” 

“CHARLIE HEBDO E LA SUA SATIRA HANNO TOCCATO IL FONDO !

Roma, 3 settembre 2016 – Charlie Hebdo è una rivista satirica francese,  è stata anche oggetto di attentati come tutta la Francia del resto. Il popolo italiano, come sempre generoso ha manifestato la propria solidarietà che  è stata ricambiata in modo poco civile.

“Per la vignetta di Charlie Hebdo provo solo indignazione e repulsione. Noi italiani la mafia la combattiamo e abbiamo pagato duramente con la morte di tanti eroi civili, di tanti uomini delle forze dell’ordine, di tanti magistrati. Siamo il Paese di Falcone, Borsellino, La Torre e tanti altri. Tutti Italiani, orgogliosi di lottare la mafia. Con un solo obiettivo sconfiggere la criminalità mafiosa in Italia e nel mondo. Noi siamo l’Italia è la nostra grande storia millenaria ci consente di dire che possiamo seppellire con una grande compassionevole risata la squallida satira di Charlie” – commenta Carmelo Finocchiaro presidente nazionale di Confedercontribuenti.

Dopo ogni attentato che ha colpito la Francia,  per errori della loro gestione della  politica sbagliata, molti italiani hanno dimostrato la  propria vicinanza persino mostrando la bandiera dell’Eliseo. Come ringraziamento oggi la rivista satirica ha pubblicato una vignetta che ironizza sulla tragedia che ha colpito il cuore dell’Italia andando ben oltre la libertà di informazione e stampa. Probabilmente la solidarietà gratuita e spontanea degli italiani al loro attentato con frasi “Je suis Charlie” non hanno suscitato alcuna considerazione nei vignettisti e redattori del tabloid che  per le tragedie di casa loro sono stati invece molto sensibili  e pacati anche se ci sarebbe stato molto da polemizzare.

“Non tutti i francesi sono uguali e accogliamo positivamente le prese di posizioni dell’Ambasciata francese contro il vignettista e la rivista.  Attendiamo che anche il Governo Francese  faccia le scuse ufficiali all’Italia e che prenda le distanze da chi, come alcool su una ferita aperta, fa satira sui nostri morti” – conclude Carmelo Finocchiaro.

*** *** *** 

NOTE A MARGINE ….. con piacere è stato pubblicato questo comunicato stampa, tra l’altro ampiamente condiviso, pervenutoci in Redazione dalla CONFEDERCONTRIBUENTI, con la quale molti anni fa (quando si chiamava ancora FederContribuenti, prima di una scissione interna) la “Consul Press” ha lungamente collaborato in una serie di iniziative. Avversari comuni erano, allora, l’usura e l’anatocismo, praticato da molti Istituti bancari, nonché i metodi estorsivi applicati da Equitalia …. Argomenti di attrito erano, allora, una diversa visione o concezione della società e della politica. Pertanto, pur continuando ad essere entrambi personalmente impegnati (Carmelo Finocchiaro ed io) su fronti distanti e diversi, ritengo ancora oggi che quando gli obiettivi siano condivisibili, le battaglie possano essere comuni.

E a questo punto, personalmente, mi piace “rimarcare” il mio dissenso proprio da quella solidarietà formale e buonista (la cui mancanza oggi addolora Carmelo Finocchiaro) e che a suo tempo fu espressa da molti nostri concittadini (italiani, europei e/o entrambi) a cui piaceva definirsi stoltamente: “Je suis Charlie !” … mentre io pubblicavo su questo stesso web un antitetico intervento, datato 18 gennaio 2015, sostenendo con forza e ragionevolezza tesi che giammai sarebbero state condivise (allora come oggi) da ConfederContribuenti, da Organizzazioni Sindacali, da Associazioni di Boy Scouts, da Vacanzieri di Capalbio o da qualsiasi CattoComunista.

E, proprio per tale motivo, approfitto per indicare il relativo Link con cui ripescare e rileggere il mio vecchio e provocatorio pezzo, ben conscio che mi consentirà di annoverare qualche dissenso in più, ma ben lieto di non trovarmi allineato con le tesi di Umberto Eco o di tanti bravi “compagni radicali e progressisti” ed invece in linea con Franco Cardini e con Alain de Benoist. (G.M.)

https://www.consulpress.eu/je-ne-suis-pas-charlie/