La sfinge etrusca torna a casa
A ROMA: RECUPERATA SFINGE ETRUSCA DEL IV SECOLO A.C. TRAFUGATA A MAGGIO 2014 DAL MUSEO DI CERVETERI.
Rubata lo scorso maggio, dalla necropoli laziale di Cerveteri , uno dei siti italiani protetti dall’Unesco, la sfinge è stata ritrovata sepolta sottoterra. I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno recuperato la scultura etrusca, risalente al IV secolo a.C., Si era trattato di un furto clamoroso, operato sotto l’occhio delle telecamere di sicurezza del museo. I tre malviventi a volto coperto e con un carrello avevano rubato la sfinge dalla necropoli non sono ancora stati trovati. Le immagini avevano fatto, allora, il giro del mondo, evidenziando ancora per l’ ennesima volta la vulnerabilità dei nostri beni culturali.
Grazie alla ricognizione dell’area, i militari hanno rinvenuto, proprio a ridosso di un edificio rurale, una scultura in travertino raffigurante una sfinge alata, subito riconosciuta come l’opera rubata dal comprensorio di Cerveteri. Il successivo esame della scultura, condotto da un’equipe specializzata della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Etruria Meridionale, ha confermato trattarsi del manufatto risalente al IV sec. a.C., temporaneamente nascosto tra i campi in attesa di essere trasportato all’estero, dove sarebbe stato destinato al mercato clandestino internazionale di oggetti d’arte antica.
La sfinge figurava tra le opere d’arte più importanti da ricercare, inserita anche nella banca dati dei Beni Culturali rubati. Già nel lontano 1972, l’opera era stata portata dal complesso funerario rupestre di Greppe di Sant’Angelo, nell’agro di Cerveteri, ma era stata recuperata, anche in quel caso, dalle Fiamme Gialle. In attesa del restauro delle parti danneggiate durante il furto, l’opera verrà mostrata in anteprima nuovamente al pubblico in occasione della rassegna «Giornate europee del patrimonio 2014», presso il Museo Nazionale Cerite (Cerveteri), nella notte tra il 20 ed il 21 settembre.