Lady asl torna in prima pagina
Buone notizie per i cittadini della regione Lazio, visto che tutto sembra cadere nel dimenticatoio, fa bene alla “salute” ricordare come finiscono le vicende giudiziarie dei furbi che rubano risorse a tutti noi.
– Un anno dopo il sequestro del patrimoni di Andrea Cappelli e della moglie Anna Iannuzzi, soprannominata lady Asl, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno dato esecuzione alla confisca dei beni dei coniugi in esecuzione di un decreto emesso dal Tribunale di Roma. Il provvedimento colpisce rapporti finanziari e 11 immobili a Roma, per un valore complessivo di oltre circa 20 milioni di euro. Il procedimento era stato avviato in quanto i due coniugi sono stati ritenuti socialmente pericolosi, “poiche’dediti ad attivita’ delittuose sin dal 1997 ed e’ stata rilevata una netta sproporzione tra il patrimonio da loro accumulato negli anni e il reddito dichiarato al Fisco”.
“Lady ASL” e il marito Andrea Cappelli sono stati al centro dell’indagine sulla Sanita’ nel Lazio, sviluppata dalla Procura della Repubblica di Roma e dai Carabinieri di via in Selci negli anni 2005 – 2009, indagine che fece emergere, fra l’altro, l’esistenza di un rodato sistema corruttivo che vedeva coinvolti anche funzionari pubblici delle ASL capitoline, che porto’ all’indebita erogazione di somme di denaro per milioni di euro a societa’ fantasma (IMS e MEDICOM) riconducibili ai due menzionati imprenditori.
Grazie alle indagini di Procura e Carabinieri, gia’ all’epoca furono sequestrati e restituiti al Servizio Sanitario Regionale, quasi 40 milioni di euro indebitamente percepiti dai coniugi che poi sono stati condannati con sentenza definitiva per associazione per delinquere falso materiale, corruzione, truffa aggravata e frode processuale. Il provvedimento di confisca colpisce rapporti finanziari e 11 immobili a Roma, per un valore complessivo di oltre circa 20 milioni di euro.
Da ora in poi ci piacerebbe seguire l’ iter di questi beni sequestrati: che uso ne farà la regione Lazio? La destinazione d’uso degli immobili la deciderà lo stato?— Li lascerà cadere a pezzi? Come semplici cittadini, avremo delle risposte?
Adelfia Franchi