Lavoro a mano armata
Pierre Lemaitre afferma che il suo obiettivo è scrivere libri da cui Alfred Hitchcock avrebbe voluto trarre dei film. E non a caso questo Lavoro a mano armata da poco nelle librerie italiane per i tipi di Fazi, libro con cui si è aggiudicato il Prix Le Point du Polar européen 2010, è attualmente in lavorazione come film. E, in effetti, ricorda Hitchcock l’utilizzo che Lemaitre fa della finzione, dello scenario, dell’intrigo al fine di suscitare emozioni con il mezzo del racconto.
Ispirandosi ad un fatto di cronaca del 2005 ( un falso/vero sequestro di ostaggi organizzato da Philippe Santini, manager di France Télévisions Publicité, di quadri della medesima società per provarne la resistenza allo stress ) il racconto si basa sulla figura di Alain Delambre cinquantasette anni, una moglie e due figlie ormai adulte. Dopo una vita passata a lavorare come responsabile delle risorse umane la crisi della sua società , il licenziamento, la disoccupazione. Un lavoro dequalificato per cercare, con scarso successo, di far quadrare i conti. E all’orizzonte una seconda chance che può ridare un senso alla sua vita. E Alain vuole crederci a questa possibilità: un nuovo lavoro, che sembra ritagliato sul suo percorso professionale. Ed è grazie a questa disperata volontà di rientrare nella vita che ha conosciuto ( un certo benessere, le amicizie,la consapevolezza di svolgere un ruolo) che Alain è pronto a tutto pur di riconquistare la vita che ha perso, pur di riuscire a tirare su la testa e a guardare di nuovo le figlie negli occhi. È pronto anche ad allontanarsi dall’amata moglie Nicole, quando lei inizia a porre troppe domande. Che Alain, come test da superare per essere assunto, partecipi a un finto sequestro di persona, organizzato per mettere alla prova i quadri di una grande azienda, per lei non è accettabile. Ma il signor Delambre è un uomo che non vuole diventare l’ennesima vittima della crisi, vuole lavorare, e il lavoro è pronto a prenderselo, se necessario, anche a mano armata. Il resto non può essere detto per non limitare l’interesse del lettore.
Il romanzo comunque non è solo un eccellente noir ma anche un affascinante ritratto della psicologia dei dirigenti delle multinazionali spietati ma nel contempo soggetti al potere dei loro vertici.
Splendida l’analisi della psicologia del protagonista che rappresenta, con crudezza, il dramma esistenziale di chi, al termine di una vita di lavoro, viene escluso dal proprio mondo.
Maurizio Bergonzini
Pierre Lemaitre
Lavoro a mano armata
Editore Fazi euro 16,50