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Libero commercio tra Ue e Stati Uniti d’America. Tutelate denominazioni geografiche e PMI

I nuovi sviluppi del negoziato per un Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (Transatlantic Trade and Investment Partnership, Ttip) tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America, è stato l’argomento che ha visto intervenire in audizione il Viceministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, su richiesta delle Commissioni riunite Attività produttive – Agricoltura e Politiche dell’Unione Europea. Nel corso dell’audizione il Viceministro ha sottolineato gli importanti risultati ottenuti fin’ora dall’Italia, soprattutto per ciò che concerne trasparenza dei negoziati; accesso agli atti; tutela delle produzioni di qualità legate alla specificità dei territori e servizi essenziali, tutela delle PMI. Punti, questi, ritenuti dalle Commissioni X e XIV, di fondamentale importanza.

Un incontro soddisfacente, come dichiara Marina Berlinghieri, Capogruppo PD della Commissione per le Politiche dell’Unione Europea alla Camera dei Deputati «viste le informazioni che abbiamo raccolto e gli enormi passi avanti fatti rispetto alla trasparenza dei negoziati».

Per l’onorevole bresciana «grazie all’impegno del Governo italiano e alle sollecitazioni del Parlamento oggi abbiamo un mandato negoziale che, primo nella storia dei negoziati dell’Unione Europea, è stato desecretato, con possibilità di accesso agli atti da parte di diversi attori, anche se occorre affrontare meglio la questione dell’accesso da parte dei Parlamenti nazionali che, rispetto al tema, non devono esser considerati semplici stakeholder.

Positiva anche la conferma di una strategia nazionale rispetto a quelli che sono stati evidenziati dalle Commissioni come elementi di criticità. Mi riferisco, ad esempio, al tema della tutela delle indicazioni geografiche e delle Piccole e medie imprese, che come risposto dal Viceministro Calenda, saranno aiutate a mettersi in rete, a crescere ad esser protagoniste in un mercato globale. A tal fine ricorda l’onorevole PD il nostro Paese ha stanziato 260 milioni di euro per aiutare le Piccole, medie e micro imprese ad avviare i processi di internalizzazione, in modo che sia per loro più semplice entrare in una logica di libero mercato.

Anche se il TTIP, in quanto accordo di libero scambio complessivo, non va a considerare le dimensioni delle imprese, spetta a noi come governo italiano aiutare anche le realtà imprenditoriali che spesso sono produttrici di prodotti di eccellenza e grande qualità in tanti settori merceologici, a crescere e ad esser sostenute in quel percorso di internazionalizzazione, che consentirà ai nostri prodotti di arrivare sui mercati diversi.

Ancora prosegue la Berlinghieri – è da apprezzare il lavoro che il Governo, con la collaborazione del Parlamento, sta continuando a svolgere rispetto alla tutela delle indicazioni geografiche protette e rispetto al tema degli Ogm. Su quest’ultimo, il Viceministro ha assicurato le Commissioni riunite che l’accodo di libero scambio non favorirà “in alcun modo” l’ingresso di organismi geneticamente modificati nel mercato europeo.

L’accordo di libero scambio vuole facilitare l’ingresso su mercati globali di prodotti delle imprese medio-piccole al pari delle grandi multinazionali, attraverso l’alleggerimento da tutta una serie di carichi burocratici, in modo che i prodotti richiesti, soprattutto in quei settori in cui l’Italia eccelle (automotive, tessile, moda, agroalimentare) possano arrivare anche sul mercato statunitense. Credo– conclude la Capogruppo della XIV Commissione – che il lavoro serio equilibrato e organico fatto dalle Istituzioni Eu, dal Parlamento Italiano e dal Governo possa portare a rendere, come detto da Calenda “l’Europa di nuovo protagonista di quelle che sono le grandi sfide della globalizzazione anche in termini economici».