L’Intelligence Italiana tra storia, filosofia e scienza.
Glicerio Taurisano, “ Intelligence e Sistema di Informazione nella Repubblica Italiana. Storia, cultura, evoluzione e paradigmi”, Aracne Editrice, Roma 2015.
Scienze umanistiche e tecniche imprimono, su un volume di 620 pagine, i Servizi segreti italiani e l’attività di Intelligence.
I Servizi di Informazione italiani durante un lungo periodo della loro esistenza hanno accumulato avversità, pregiudizi e fuorvianti opinioni, sia sulle loro strutture che sugli agenti che in essi hanno operato, ma quali sono stati i contesti politici e sociali che hanno contribuito a fermentare tali idee sull’organizzazione istituzionale che provvede alla sicurezza tramite la raccolta delle informazioni? E soprattutto perché è stato così alimentato il senso di contrarietà sui Servizi segreti? E inoltre quali e quante strutture sono state create sin dall’epoca più remota e quali strumenti, attori e ambienti di studio hanno poi contribuito alla realizzazione di un’ immagina fresca, diafana e responsiva nella comunicazione pubblica?
Su queste ed altre domande l’Autore si confronta e destina ad esse delle riposte che non lasciano nulla di intentato, attraverso un percorso storico che inizia da lontano e giunge finalmente in seno alla contemporaneità per raccontare i Servizi segreti italiani con un comunicare fluido, chiaro e soprattutto privo di quelle diafonie tra realtà e letteratura fantasy; fatti, nomi, documenti, tabelle e note accompagnano il lettore nella profonda conoscenza di uomini e strutture del Sistema di Informazione per la sicurezza della Repubblica.
Un libro che si propone come contributo alla tanto ricercata cultura di Intelligence, e per far ciò non poteva l’Autore non chiedere sostegno a tre pilastri necessari alla costruzione di un dialogo e di una comunicazione che potesse generare su ogni pagina il favoloso rapporto, tra chi legge e chi scrive, di reciproco rispetto e confronto, condizione questa che poteva essere trovata solo attraverso un dialogare storico, filosofico e scientifico.
Il testo, frutto di ricerca e studi, vuole tracciare un percorso culturale sia sull’attività di intelligence che sui direttori che si sono succeduti e sule strutture esistite sin dall’epoca pre-unitaria; si confronta altresì con altri studi e ricercatori in quest’ambito e si spinge, attraverso il considerare l’Intelligence un’arte scientifica, nel delicato panorama della ricerca e dei paradigmi, di cosa e quanto è l’Intelligence, del suo antico e attuale significato, della sua funzione istituzionale e funzionale, fino ad arricchirsi di nuove metodologie di ricerca delle informazioni; sull’Intelligence Investigativa, sulla sicurezza cibernetica, sulle tecnologie e strumenti oggi occorrenti per la pianificazione della sicurezza e dell’analisi sulle informazioni OsInt.
Storia, filosofia e scienza dunque per argomentare finalmente delle strutture dei Servizi segreti italiani, dell’attuale Sistema di Informazione per la sicurezza della Repubblica e dell’Intelligence, senza restrizioni ideologiche e parvenze, ma con un raccontare, forse non usuale, che impernia tutto sul fare cultura e distaccare definitivamente questo Organismo Istituzionale da tutte le contraddizioni storiche e sociali che ha vissuto, specialmente durante le sue più prolifiche attività di sicurezza della Nazione.