Luce con muri Storie da Edward Hopper
IN OCCASIONE DELLA MOSTRA
EDWARD HOPPER
fino al 12 febbraio 2017
Complesso del Vittoriano – Ala Brasini, Roma
Giovedì 17 novembre 2016 ore 18:30
Complesso del Vittoriano – Ala Brasini, Sala Verdi
presentazione del libro
Luce con muri
Storie da Edward Hopper
di Michele Mozzati
Walter Veltroni e l’autore raccontano luci e ombre di Edward Hopper
Reading di Elisabetta Vergani
Ingresso libero sino a esaurimento posti
Luce con muri. Storie da Edward Hopper di Michele Mozzati – StorieSkira
“C’è una lunga vetrata ricurva. Dentro c’è un bar. Dentro al bar c’è Glenda, perché lei si chiama Glenda. Lui è Rudy, lo si capisce dal Borsalino adagiato morbido sulle orecchie. Le sta seduto accanto, ma non è serata. L’altro, lo vediamo di spalle, ha un nome tutto suo e se lo tiene per sé. Per noi è l’Ingrugnito, anche se non ne scopriremo mai il volto. È quello abbarbicato sul secondo sgabellone da sinistra. I restanti cinque trespoli, sulla sua destra, sono vuoti, così come il primo.
È il vuoto, che resta negli occhi. Vuota è la vetrata del bar, vuota è la strada, vuota la casa di fronte, le finestre. Aperte e vuote. È estate, si direbbe. Vuota, da pensare, la porticina in fondo al bar: si capisce che di là non c’è nessuno. La cucina.
Troppa luce. Eccessiva per essere una notte del ’42. C’è tanta luce che si vedono i particolari. La macchina per scrivere esposta nella vetrina di fronte. O è un registratore di cassa. Il sale e il pepe, lo zucchero, lo sciroppo d’acero, i tovagliolini di carta sul bancone. Due grandi macchine da caffè, tre tazze. C’è un bicchiere bevuto tra il quarto e il quinto sgabello. Qualcuno se n’è andato.”
Dieci quadri di Edward Hopper, il grande pittore americano, dieci brevi storie nate lasciandosi coinvolgere dai suoi dipinti pieni di luce e di silenzio. Sono storie per nulla vincolate da epoche o luoghi, ma semplici suggestioni sollecitate da un volto, un’ombra, una casa bianca o una finestra piena di mare. Dieci racconti per adulti sognatori che riportano un po’ all’età infantile, quando i libri si leggevano e si sfogliavano guardando le figure.
Michele Mozzati è scrittore e autore teatrale e televisivo. Ideatore e condirettore dell’agenda “Smemoranda”, è conosciuto soprattutto per il suo quarantennale lavoro, in campi diversi, con Gino Vignali (insieme Gino&Michele). Per la prima volta pubblica da solo.
COMUNICATO STAMPA > LA MOSTRA > Edward Hopper – fino al 12 febbraio 2017
Circa 60 capolavori realizzati da Hopper tra il 1902 e il 1960, prestati eccezionalmente dal Whitney Museum di New York, tra cui le opere iconiche Le Bistro or The Wine Shop (1909), Summer Interior (1909), New York Interior (1921), South Carolina Morning (1955) e Second Story Sunlight(1960) in mostra a Roma al Complesso del Vittoriano – Ala Brasini fino al 12 febbraio 2017.
Prestito eccezionale è il complesso e seducente olio su tela Soir Bleu opera della lunghezza di circa due metri, realizzato da Hopper nel 1914 a Parigi.
All’esposizione delle opere si aggiunge una sezione del tutto inedita, dedicata all’influenza di Hopper sul grande cinema come nei film che hanno per protagonista Philip Marlowe, i lavori di Hitchcock – Psycho e Finestra sul cortile -, quelli di Michelangelo Antonioni, fino ai diversi riferimenti hopperiani ne Il Grido, Deserto rosso e L’eclisse.
In Profondo rosso, Dario Argento ricostruisce come “Nighthawks” la sequenza del bar; in Velluto blu e Mullholland Drive, il grande David Lynch s’ispira a molte opere di Hopper, così come Wim Wenders in Paris, Texas e Todd Haynes in Lontano dal Paradiso e i fratelli Coen in L’uomo che non c’era.
Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio, in collaborazione con Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, la grande retrospettiva dedicata a Edward Hopper è organizzata e prodotta da Arthemisia Group con il Whitney Museum of American Art di New York, ed è curata da Barbara Haskell – curatrice di dipinti e sculture del Whitney Museum of American Art – in collaborazione con Luca Beatrice.
La mostra vede come sponsor Generali Italia e come special partner Ricola, come sponsor tecnico Trenitalia e media partner AD e Vogue Italia.
L’evento è consigliato da Sky Arte HD.
Catalogo edito da Skira.