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Nascono gli Agrichef per la cucina biodiversa

La Cia con Turismo Verde lancia il Primo Festival dell’Agriturismo. Si parte il 18 giugno con una serata toscolombarda. Il presidente di Cia Dino Scanavino: “Gli Agriturismo sono la dimostrazione che la filiera integrata e l’agricoltura multifunzionale producono il giusto reddito”. Cinzia Pagni, vicepresidente di Cia: “Dal campo al piatto: non è uno slogan, ma un’esigenza gastronomica sempre più avvertita dai consumatori che premiano gli Agriturismo un settore in forte crescita”.

 Nascono gli Agrichef che sono come agricoltori i custodi della biodiversità e come cuochi e cuoche valorizzatori dell’agricolturaEcco un evento gastronomico, ma prima di tutto un modo per dimostrare che la filiera integrata e l’agricoltura multifunzionale sono la strada per assicurare il giusto reddito alle imprese agricole. Parte il primo Festival degli Agriturismo che Cia-Confederazione Italiana Agricoltori e Turismo Verde hanno organizzato come evento collaterale di Expo.

La serata inaugurale ci sarà il 18 giugno (ore 20) alla Cascina Caremma (Località Cascina Caremma 1, Besate, Milano per info e prenotazioni 02 9055020). “Siamo convinti -sostiene il presidente di Cia Dino Scanavino- che l’agriturismo sia uno dei punti di forza della nostra proposta programmatica per l’agricoltura: filiera integrata e multifunzionalità. Del resto questo è un settore che sta largamente contribuendo a sostenere il giusto reddito delle imprese agricole, ha riportato molti giovani in campagna, e ci offre l’opportunità di far fare al consumatore l’esperienza completa della ruralità”.

Ma  cos’è il primo festival degli agriturismo? Prima di tutto è dimostrare che negli agriturismo la cucina è cultura e conoscenza del territorio. Nascono così gli Agrichef che sono i testimonial oltreché i produttori di questa cucina di campagna che trae dalla biodiversità la materia prima, esalta la ruralità e narra del saper fare agricolo. Gli Agrichef saranno tutti i partecipanti al Festival che ha una forma del tutto innovativa. Questo è infatti il primo tentavo mai fatto in Europa di proporre una positiva contaminazione tra la biodiversità in cucina. Da sempre la cucina si è nutrita di apporti di materie prime di diverse provenienze ed un assurdo predicare l’autarchia gastronomica.

Tuttavia poiché la cucina è il risultato del prodotto e del processo la contaminazione può dare luogo ad un piatto del tutto nuovo ed autonomo che è risultato della sapienza di chi ha coltivato e dell’abilità di chi ha cucinato. Da qui alla fine di Expo -per ora gli incontri in calendario sono otto, ma il Festival è un work in progress -gli agriturismi lombardi delle località che fanno corona all’Expo ospiteranno i cuochi e le cuoche degli Agriturismo di tutta Italia per generare una sorta di fusione della cucina di tradizione italiana del mangiare secondo campagna. Ne usciranno delle cene tematiche che narrano sensorialmente la biodiversità italiana. “Abbiamo fato questa scelta -sottolinea Cinza Pagni Vicepresidente Vicario di Cia con delega all’Expo -perché siamo convinti che attraverso l’esperienza diretta del gusto i consumatori possono percepire l’enorme valore della nostra agricoltura.

Dal campo al piatto non è uno slogan, ma un’esigenza alimentare da un lato per assicurare cibo sano e corretta nutrizione e dall’altro un modo per far comprendere il valore anche culturale dell’agricoltura”. Un valore che gli italiani hanno ben compreso e ancora di più i turisti stranieri che hanno fatto crescere tumultuosamente il comparto agrituristico che in Italia conta su oltre 18.000 aziende di cui: 15.334 con alloggio, per un totale di 189 mila posti letto 8928 con ristorazione (337.385 coperti circa) 3140 con escursionismo 1615 con equitazione 2398 con mountain bike 1407 con corsi, soprattutto di cucina 51,4 % in collina 34,4 % in montagna 14,2% in pianura 50,4 % al Nord 31,6 % al Centro 18,0 % al Sud e nelle isole. Il fatturato del comparto è stimato in circa in 6 miliardi di euro.

Nella serata inaugurale ci sarà modo di constatare come questo moltiplicatore di valore agricolo sia generato dall’esperienza del cibo. A cucinare a Cascina Caremma sarà Lia Galli che gestisce l’Agriturismo Villa Caprareccia in Toscana (a Bibbona, in provincia di Livorno). E’ l’incontro di due aziende multifunzionali. Il menù della serata è scandito da salumi di Cascina Caremma, da un’entrata che Lia Galli -sarà la prima ad essere insignita della qualifica di Agichef- preparerà in perfetto stile toscano: il tortino di zucchine con il suo fiore ripieno e finocchiona. A seguire il raviolo farcito di pappa al pomodoro e Pecorino toscano con pancetta croccante e maionese di uova sode. Con il secondo piatto si torna in Lombardia perché saranno servite le carni di Cascina Caremma mentre il dolce è una ricetta dell’aristocrazia rurale toscana: la Millefoglie con crema calda.

La serata cui prenderanno parte tanto il Presidente di Cia Dino Scanavino quanto la vicepresidente vicaria di Cia Cinzia Pagni, sarà guidata dall’enogastronomo Carlo Cambi che sostiene: “Questo primo Festival dell’Agriturismo è la dimostrazione che si sta tornando alla cucina di territorio e di tradizione per operare la quale sono indispensabili i prodotti agricoli frutto della biodiversità. Diciamo che gli Agrichef sono contemporaneamente come agricoltori i custodi di questa biodiversità e come cuochi e cuochi i comunicatori attraverso il linguaggio dei sensi del valore della biodiversità e dell’agricoltura.

Credo che il primo messaggio che il Festival degli Agriturismo lancia sia quello di rendere consapevole il consumatore che ogni atto di consumo alimentare è un atto agricolo, un atto economico e sociale e un atto culturale. Va reso merito alla Cia di interpretare così al meglio il messaggio di Expo ponendo la qualità come elemento ulteriore all’ esigenza di nutrire il pianete. Bisogna farlo, ma bisogna farlo bene come dimostrano gli Agrichefagriturismo-festival-2015

 L’agriturismo valorizza tutte le risorse dell’azienda agricola e del territorio ad esso circostante. Tra le attività classiche per l’agriturismo, il ristoro assume un ruolo importante e di responsabilità: la scelta di partire con materie prime di qualità e a filiera cortissima, di provenienza aziendale e del territorio, il voler raccontare la storia e la tradizione di un prodotto, di una ricetta, la passione e la dedizione nel preparare un piatto, la convivialità offerta fanno sì che il cuoco, la cuoca devono curare i molti aspetti della multifunzionalità.

Agrichef è proprio questo: il cuoco produttore dell’agriturismo che ha messo assieme i saperi della produzione, quelli delle tradizioni e della cultura contadina, la sensibilizzazione verso l’ambiente, la valorizzazione del territorio, il restauro di edifici rurali, il recupero di ricette tramandate nel tempo, il rapporto umano che istaura con il suo commensale, la professionalità e nello stesso tempo la semplicità nel cucinare.

Gli Agrichef sono consapevoli rappresentanti del territorio e responsabili divulgatori della tradizione: gli ambasciatori del cibo sano; un ruolo conquistato sul campo con molto orgoglio in tutti questi anni.

Nei loro menù non si troveranno innumerevoli proposte, ma certamente pietanze sempre diverse, legate alla stagionalità, quindi freschissimi. La valorizzazione dei vini sempre del territorio, farà poi da corollario a piatti preparati con maestria, rispettosi della tradizione della semplice cucina contadina.

Nell’agriturismo, l’agrichef gode della peculiarità di trasformare ciò che produce, creando piatti pieni di cultura, tradizione, passione e amore. Il cibo diventa relazione e narrazione dei valori del territorio, della ricchezza della natura e della creatività degli uomini.

L’agrichef e la sua famiglia aiutano gli ospiti nella scelta del piatto, descrivendo ogni singolo particolare degli ingredienti fin dalla loro produzione nei campi. L’agrichef racconterà (anche nel suo dialetto) la storia dell’azienda, della sua famiglia; il tutto in una atmosfera intima, calda e accogliente, ma allo stesso tempo discreta per invogliare la conversazione tra commensali.

Per questo, quando si deve cercare un posto dove portare a mangiare amici, parenti, invitiamo a far ricadere la scelta sugli agriturismi, meglio se aderenti a Turismo Verde; dove si potranno seguire anche laboratori didattici, diventare “coltivatori per un giorno”, fare attività sportiva e molto altro.

Da qui, la Cia insieme alla sua Associazione Turismo Verde, ha deciso di promuovere il ruolo dell’agriturismo italiano iniziando un nuovo percorso con il “1° festival dell’agriturismo italiano” che verrà presentato ad Expo.” L’iniziativa, oltre a comunicare quanto descritto precedentemente, vuole dare valore alla rete degli agriturismi che garantiscono pari qualità e pari modo di comunicare valori (mantenendo ognuno la propria identità), tanto da scambiarsi ospitalità. E agrichef è anche questo: valorizzare chi tramanda tradizioni ma anche conoscersi e far conoscere la Biodiversità agli ospiti oltre che i Saperi e piatti di tutte le regioni d’Italia.

Gli Agriturismi in Italia in cifre:

Sono oltre 18.000 gli agriturismi in Italia di cui: 15.334 con alloggio, per un totale di 189 mila posti letto 8928 con ristorazione (337.385 coperti circa) 3140 con escursionismo 1615 con equitazione 2398 con mountain bike 1407 con corsi, soprattutto di cucina 51,4 % in collina 34,4 % in montagna 14,2% in pianura 50,4 % al Nord 31,6 % al Centro 18,0 % al Sud e nelle isole. Un movimento economico di alcuni miliardi di euro all’anno. Una risorsa inestimabile per l’agricoltura e l’ospitalità italiana.

 

Il Programma degli eventi in calendario

 Giugno

Giovedì 18 giugno

Besate – (Mi) Cascina Caremma  – Località Cascina Caremma, 1 – Tel 02 9055020

Ospita  la TOSCANA – AGRITURISMO VILLA CAPRARECCIA di Bibbona (Li)

Luglio

Domenica 5 luglio

Robecchetto con Induno – (Mi) Agriturismo Cirenaica – loc. Cascina Cirenaica 1 –– tel. 0331.875855 – cell. 347.5471365

ospita  la LIGURIA – LA DEBBIA – Rocchetta di Vara – (Sp) Tel: 338 9638566

 

Giovedì 16 luglio 

Besana Brianza – (MB) Agriturismo Brusignone –  – Via Alcide De Gasperi, 31, Besana (MB) – Tel. 335 5975100

ospita la Toscana – Agriturismo Le Spighe di Orbetello (Gr) – 338 1954350

 Sabato 18 Luglio

Bosnasco (PV) – Bricco dei Ronchi –  via Sparano 46 – tel. 02.9302128 – 334.8422746

ospita l’Emilia Romagna – Agriturismo il Farneto di Sogliano al Rubicone (Fc) Tel: 338 8826346

 Martedì 21 Luglio

Lodi – San Lucio – località Cascina S. Lucio, Lodi Vecchio, (Lo)
tel:0371 752608 – 329/3805855

ospita la Puglia – Azienda Agricola De Padova di Avetrana (Ta) Tel: 347 2698406

 Sabato 25 Luglio

Gravellona Lomellina (Pv) – Tenuta Belvedere – 338 4458357

ospita l’Emilia Romagna – Agriturismo Via Antigua di Fidenza (Parma) Tel:347 3021966

 Agosto

Venerdì 7 agosto 

Bosnasco (PV) – Bricco dei Ronchi –  via Sparano 46 – tel. 02.9302128 – 334.8422746

Ospita l’Abruzzo – con l’agriturismo Capodacqua di Cermignano (Te) tel: 0861 66678

Adelfia Franchi

 

 

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