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Nel nome della Giustizia

NEL NOME DELLA GIUSTIZIA:

la verità che spetta a ognuno di noi

diADELFIA FRANCHI

CGIL, CISL, UIL esprimono il loro sostegno all’ iniziativa di giustizia e di carattere umanitario promosso dall’ AMBASCIATA ARGENTINA d’Argentina in Italia, per la ricerca dei figli di persone scomparse durante la dittatura militare argentina  tra il 1976 e il 1983. Restituire l’identità a chi è figlio di desaparecidos e diffondere “le tre chiavi della democrazia argentina” – verità, giustizia, memoria –  è il duplice obiettivo della campagna per il diritto all’ identità.

CARMEN LA SORELLA, giornalista e moderatrice della conferenza stampa dopo i saluti di rito, apre cosi i lavori ”per raggiungere gli obbiettivi ci vogliono le associazioni, è fondamentale diffondere, restituire alla vita la verità vera”. Si abbassano le luci per la proiezione di un filmato: le immagini rapiscono, coinvolgono, portano al desiderio di farne parte, perchè testimoniano la volontà di continuare a vivere e  far rivivere in tutti noi il desiderio di ribellione contro tutte le dittature. Nipoti ritrovati che testimoniano, per far si che ne vengono ritrovati altri. Ne sono stati ritrovati 107, grazie alla ricerca che le ABULEAS de PLAZA de MAYO continuano a portare avanti da ben 35 anni, con dignità, coraggio e tenacia. Coraggio, si, ci vuole il coraggio delle donne, che non hanno fatto finire sotto il tappeto questa tragedia, hanno iniziato nel 1977 questa ricerca, durante e, in piena dittatura, per far si che non si spegnesse la luce.

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Quattro generazioni di donne continuano a cercare I figli e i  figli dei figli. Il Ministro CARLOS CHERNIAK responsabile per i diritti umani dichiara ”il desiderio di arrivare a una giustizia vera, giustizia attiva, una giustizia piena, la più possibile, per recuperare l’identità di tutti quelli che ancora forse non lo sanno, ci porta a chiedere l’aiuto di tutti, questo non si può fare se non con l’aiuto di molta gente: il sindacato o l’università, il sindacato perchè chi lavora generalmente passa dai sindacati,e loro hanno dimostrato sensibilità come struttura, ma sopratutto le persone come Carmen La Sorella, per noi la stampa è fondamentale in questa ricerca, uno straordinario insieme non solo con le parti sociali, ma anche attraverso i media, per raggiungere questo obiettivo, i nipoti devono sapere che esiste una famiglia biologica che li cerca, poi a loro di decidere se intraprendere questo percorso. Cerchiamo persone tra I 30-38 anni…chi ha dei dubbi sulla propria identità può rivolgersi alle ambasciate di Roma e Milano”

Anna Rea, responsabile delle politiche internazionali della UIL, visibilmente emozionata racconta le motivazioni che hanno portato a questa collaborazione: ”non c’è solo l’impegno di un sindacato che si batte contro le dittature, quello che è capitato non deve succedere più… dopo l’incontro con il sindacato argentino, il mio primo desiderio è stato di andare ad incontrare le donne, donne che, quando il mondo era ignaro, loro hanno avuto il coraggio durante e, non dopo, dovevano non esistere. Bisogna denunciare, agire insieme stare sottobraccio e non aver paura. Se lo hanno fatto 14 madri lo possiamo fare anche noi”

Si ipotizza che molti siano in Italia, per affinità con l’Argentina, si prevedono molte iniziative nelle scuole e sul territorio, non solo per cercare i nipoti, ma anche per denunciare le tante atrocità che sono nel mondo, la lista è lunghissima, bisogna battersi per I diritti della cittadinanza di tutti per affermare la pace.

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Elena Lattuada, segretario confederale CGIL, afferma con decisione che “tutto questo deve servire a non dimenticare , per non perdere la memoria storica degli avvenimenti che segnano la vita delle persone e debbono essere d’insegnamento per difendere la democrazia.”

COSA FA CONCRETAMENTE IL SINDACATO ? Ci risponde Giuseppe Juliano (CISL): ”molti ritrovamenti sono opera del sindacato, abbiamo aiutato a raccogliere prove per il processo contro i dittatori,  abbiamo convertito l’Argentina in una grande prigione, affinché nessuno dei processati potesse fuggire, ci siamo battuti per essere parte civile, molti lavoratori italiani in Argentina erano e sono affiliati; è stato un risultato politico enorme”. Tutti e tre, hanno ribadito l’impegno delle confederazioni a diffondere le informazioni, mobilitando l’intera rete sindacale del territorio.

L’Ambasciatore Torquado, prendendo la parola per ultimo ci lascia con queste parole: ”è importante che I sindacati siano qui, è una loro caratteristica preoccuparsi dei diritti umani. I’impatto sull’opinione pubblica è molto elevato, perchè quando si cercano delle persone è un’educazione massiccia, FAR SAPERE è UNA COSA INDIRETTA, in Argentina è cambiata la cultura, la tradizione era di non preoccuparsi troppo…….. ora la sensibilità è cambiata. ”In Argentina, durante l’ultima dittatura 1976-83 oltre ai 30.000 desaparecidos, i militari fecero scomparire centinaia di bambini. Il loro atroce protocollo stabiliva che quando sequestravano una donna incinta la mantenevano in vita finchè partoriva, poi le si toglieva il bimbo, che veniva dato in adozione con documenti falsi e consegnato ad altri militari  complici. La madre veniva uccisa  o gettata viva in mare. Oltre 500 bambini sono stati recuperati dall’instancabile lavoro delle Abuelas  (Nonne) de Plaza de Mayo, ma ne restano ancora molti da ritrovare.

Su questa strada percorsa, che diviene una passerella di emozioni condivise, diamoci tutti una mano per ricercare a volte anime in fuga; è possibile che ancora scenari lontani fra loro possono diventare e avvicinare la concreta tangibilità degli esseri umani, che uniti da spazi sospesi ci riconducono a nuove identità dove, in ognuna di esse, albergano tutte le sfaccettature di altre vite vissute. Spossata  da interminabili percorsi  passati, non lasciamo che questa voce diventi silente, la forza della vita, nel nome di uomini e donne instancabili, porta a nuova vita e diventa portavoce di speranza sull’ umana esistenza…….. COSI UNO SCONFINATO AMORE UMANO GRIDA AIUTO … INSIEME PER RITROVARE NON SOLO I 300 NIPOTI, MA ANCHE I SENSI DELL’ ESSERE…

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