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NUMERI & CABALA

“ IL CALDO FA DARE I NUMERI… MA NEANCHE TROPPO “

Tra congetture cabalistiche, ipotesi e fantasie, temperature elevate, processi e sentenze, stragi ecc.,  la calda estate italiana 2013 diventa torrida. Rinfreschiamoci allora un po’ la memoria

di Cristian ARNI

Oggi è il 2 di Agosto 2013… giornata calda, in tutti i sensi, in primis perché siamo in estate anche se qualcuno non se ne è reso conto; già ma chi potrebbe non rendersene visto che sarebbe tempo di vacanze, ferie … giusto il tempo di un po’ di meritato riposo dagli affanni del quotidiano, che tanto fanno penare e poco o nulla retribuiscono non certo in busta paga tutto lo stress che si accumula per loro come invece doverosamente farebbe un impiego, un lavoro, che dopo tanto impegno e responsabilità ti ripaga con lo stipendio e con la meritata, agognata pausa estiva nella quale riversare i propri averi alla mano, o è più corretto dire al giorno d’oggi, accreditato sul proprio conto, per poi partire per qualche località balneare o di montagna, per i più fortunati invece ambire a mete esotiche … e invece? Noi no!!!

Noi qui, ligi al dovere come al sacrificio sempre pronti, presenti agli affanni e ai malumori… sarà poi vero? Sarà così per tutti? Dubbi amletici a parte, chi mai potrebbe dirlo… fatto sta, le città faticano sempre più a svuotarsi come una volta. Già una volta !!!

“C’era una volta”… questo incipit fiabesco/favolistico farebbe presagire anche il tipico, famoso finale “…e vissero felici e contenti!!!” E invece no, perché questa non è né una fiaba, né men che mai una favola… si tratta solo della realtà, della vita vera che non si sa mai come inizia tanto meno come andrà a finire… per citare un interprete apprezzato della canzone italiana varrebbe la pena dire”…lo scopriremo solo vivendo…” inutile sottolineare a chi ci si riferisce… e allora dicevamo che fa caldo, caldissimo, è una giornata rovente… sarà l’Africa in casa che porta il solleone,  sarà il riscaldamento globale o ancora saranno le vicende giudiziarie di un certo Sig. B., oppure che sono “solo” passati ad oggi 33 anni da quel 2/8/1980,  33 anni che si va in cerca dei “Mandanti” della strage di Bologna… 33 anni… una “tappa” nella vita umana che immancabilmente rimanda a qualcosa, qualcuno che nella Storia è stato, suo malgrado, capace di inchiodare in questo numero una coincidenza con la fine e l’inizio allo stesso tempo di un’altra vita, un’altra esistenza… quanto ci piacerebbe che questa triste vicenda proprio in questo doloroso 33° anniversario portasse a galla la verità, dando nuova vita e dignità alle vittime e ai loro famigliari che ancora ad oggi, come in tante altre stragi italiane, si domandano, ci domandiamo per mano di chi o cosa sia stato com piuto un atto tanto barbaro… fatto è che 33 te lo chiede anche il Medico  quando ti ordina, auscultandoti i bronchi, di pronunciare questo numero così mitico… già, perché 33 ? Dica 33… fu processato e condannato alla crocifissione all’età di 33 anni… sono 33 anni  che si cerca, ma non si trova… l’età di Cristo !!!!!

E poi ancora: sono 33 i trentini che entrano a Trento… insomma andiamo a vedere a questo punto cosa dice la numerologia su tale numero:

Numero 33 – Segno Pesci – Pianeta Nettuno – Elemento Acqua

Il numero 33 è il terzo Numero Maestro, rappresentante la più alta vibrazione del 6. La tendenza alla dedizione per gli altri ed al sacrificio presenti nel 6 qui si spostano dalla famiglia a tutta l’umanità. È il numero del Cristo, di San Francesco, dei grandi Maestri di saggezza. Nel 33 l’ideale umanitario raggiunge l’apice. È il difensore della pace. Il 33 non ha più per riferimento il proprio gruppo di provenienza, egli possiede la verità e la vuole trasmettere agli altri attraverso un comportamento esemplare. Per esercitare questa missione si domanda il perché delle cose, vuole stare tra la gente e spingere gli altri alla ricerca della propria verità. Occorre che accetti il confronto per non esporsi a facili illusioni scambiando l’oggetto della sua missione per verità la assoluta.”

Strano vero?  O perlomeno curioso sentire parlare di verità, verità assoluta come quelle ancora sepolte sotto strati di macerie apparentemente rimosse tra cui quelle Stazione di Bologna fisicamente si tolte ma che metaforicamente, simbolicamente ricoprono ancora più di qualcosa di cui tutti vorremmo conoscere appunto cosa o chi , di cui forse qualcuno sa e di cui molti sospettano…Ma c’è un “ma”, un “ma” c’è sempre come in questo caso;  coincidenza o fatalità, scherzo del destino o disegni primordiali per spingerci oltre il conoscibile e il tangibile siamo andati a scovare che

in questa “Cabala” numerica spunta fuori un altro numero che potrebbe avere un suo significato, un suo senso, il numero 20. 20 come gli anni che ricoprono l’Italia di un altro velo di oscurantismo morale, etico, civile a detta di alcuni.

Anche in questo caso andiamo a vedere che si dice di questo numero:

SIMBOLISMO e SIGNIFICATO: “I pianeti. Mostra il favore del cielo ma anche il castigo per aver deviato dalla retta via. Spinta

Irrazionale.” E’ il numero della malizia, delle insinuazioni, delle cattiverie, delle persone insensibili, dei sospetti, delle insinuazioni, della malizia, dei pettegoli, dei creditori. A questo numero si collegano i sospetti di tradimento del coniuge, dell’amante, le prestazioni offerte ad un malato o ad un anziano a scopo di lucro, l’amoreggiamento che stuzzica l’intelligenza e la malizia degli amanti. Questo numero stimola e simboleggia la furbizia, la scaltrezza, l’ingegno, gli affari importanti, i matrimoni ricchi, i buoni acquisti. Ma è anche il numero dei viaggi, delle grandi avventure, dei corteggiamenti.

 Incredibile !!! non c’è che dire vero? Scherzo del destino ancora una volta o tremenda casualità?!

Non a caso se andiamo a ben guardare quello di cui stiamo parlando scopriremo che: 20 come gli anni che intercorrono dal 18/10/1993 al 1/8/2013, cioè ieri quando SILVIO BERLUSCONI è ormai stato dichiarato un condannato in via definitiva confermando la pena a 4 anni di reclusione per l’ex presidente del Consiglio colpevole di frode fiscale nel processo sui diritti MEDIA-SET. Hanno deciso così i giudici della sezione feriale della Cassazione dopo sette ore di camera di consiglio e anche in questo caso spunta fuori un “ma”, cioè: che la stessa Cassazione rinvia in Corte d’appello a Milano la rideterminazione della pena accessoria. E’ la prima volta che Silvio Berlusconi subisce una condanna definitiva e irrevocabile, aprendo le porte a scenari a dir poco formidabili dal punto di vista della pena che suscitano fantascientifici quanto mai esilaranti prospettive: la prospettiva degli arresti domiciliari o dell’affidamento ai servizi sociali, si perché dei quattro anni inflitti al “Cavaliere”? tre sono coperti da indulto e l’ex premier – che comunque non andrà in carcere perché ultrasettantenne – potrà scontare la pena agli arresti domiciliari o chiedere l’affidamento ai servizi sociali.

Il Procuratore Capo Edmondo Bruti Liberati si è limitato al momento a spiegare che “la pena principale è definitiva ed è eseguibile”, ergo, la definitività della sentenza fa cadere automaticamente ogni privilegio parlamentare. Nel frattempo il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano auspica un’accelerazione per cambiare il sistema giudiziario, sempre per caso o fato guarda un po’ stessa preoccupazione del Cavaliere soprattutto in questo frangente mentre il neo eletto capo del Governo Letta tira un sospiro di sollievo, perché solo il governo di larghe intese può avere i numeri per una riforma così impegnativa tutto ciò nelle ore successive al giudizio di terzo grado che ha reso Silvio Berlusconi un pregiudicato. Che sia anche tutto questo effetto o causa del caso, o del fato, o della numerologia, o della “Cabala”?

Qui insomma, signori, si danno i numeri in tutti i sensi; mi permetto di darvi un piccolo consiglio personale visti i tempi di crisi che stiamo vivendo provateci, giocateveli…. avete visto mai che la Dea bendata venga a fare visita anche a voi?

Fate vobis e in bocca al lupo.

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