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PMI Day VI Edizione. Renzi plaude agli imprenditori che hanno aperto le porte agli studenti.

Giunta con successo alla sua VI edizione, si è svolta questa mattina la PMI Day, la giornata delle Piccole e Medie industrie associate Confindustria che, in Italia, hanno aperto le porte a studenti e visitatori. Un progetto che ha segnato quest’anno  +20% , con oltre 850 imprese che hanno fatto proprio lo slogan della manifestazione “Industriamoci”, decidendo di raccontare e passare ai giovani  il mondo delle imprese, quelle basate su valori alti della cultura imprenditoriale . Un evento che ha ottenuto un riscontro positivo anche dal Presidente del Consiglio, che ha deciso di cogliere l’importante occasione per rivolgeri a imprenditori, insegnanti e studenti.
Di seguito la lettera a firma del Premier Renzi che ha ricordato come Scuola e industria dovranno camminare sempre più insieme.

«Cari imprenditori, cari studenti, cari insegnanti,
vi faccio i miei migliori auguri affinché questo vostro incontro sia pieno di stimoli, di curiosità e di arricchimento reciproco. È un bellissimo segnale che, in occasione della Sesta Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese, promossa dalla Piccola Industria di Confindustria, così tante aziende abbiano deciso di aprire le loro porte alle ragazze e ai ragazzi delle scuole, e che in tanti abbiano accettato questo invito.
Il governo a questo vostro incontro ci crede.
Per due ragioni. Perché occorre diffondere una cultura che valorizzi la vivacità del nostro sistema produttivo, la capacità delle nostre imprese di creare lavoro e sviluppo. E perché imprese e scuole dovranno sempre più camminare insieme, favorendo una vera alternanza tra percorsi formativi negli istituti e percorsi di inserimento in azienda.
Le piccole e medie imprese (PMI) non sono soltanto una delle assi portanti della nostra economia, sono un luogo dove si crea innovazione e si tramanda conoscenza.
Il nostro Paese sta finalmente uscendo da una delle più gravi crisi del secondo dopoguerra. Nel corso di questo anno si sono moltiplicati i segnali positivi.
Ovviamente non ci basta, dobbiamo andare avanti perché c’è ancora molto da fare. Anche se la crescita dell’economia ha ritrovato il segno più nel 2015, non possiamo accontentarci. Vogliamo restituire solidità al sistema, creare un clima di fiducia nuovamente stabile e robusto.
Le nostre piccole e medie imprese non vanno a rimorchio di questi primi segni di ripresa, ma ne sono alla testa. Nell’ultimo anno si è finalmente interrotta la caduta nel numero delle PMI e i loro conti economici hanno ripreso a crescere. Nello stesso tempo, è migliorata la sostenibilità del debito delle PMI e, grazie alla riforma della giustizia, i tempi di estinzione delle sofferenze si sono accorciati del 20 percento.
Non solo le PMI stanno meglio, ma sono tornate a creare occupazione. E occupazione stabile: secondo il rapporto Unioncamere, i rapporti di lavoro a tempo indeterminato delle PMI sono cresciuti addirittura dell’82,5 percento.
Crediamo che vadano rafforzati i rapporti tra imprese (piccole e grandi) e mondo della scuola. La riforma della “Buona Scuola” va in questa direzione, ma non solo. Il Jobs Act ha rilanciato l’apprendistato formativo, rendendolo più conveniente per le imprese, ampliando l’offerta formativa e rendendo possibile l’acquisizione di un titolo di studio arricchito da esperienze di lavoro e crescita professionale nelle aziende.
Questa vostra giornata di incontro è davvero il modo migliore per rispondere alle sfide che abbiamo di fronte e per accompagnare questa stagione di riforme».