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POPULISMO ed altro, poi PIETRANGELO BUTTAFUOCO su RaiDue…

POPULISMO

Interessante articolo di Daniele Bellasio sul populismo in Europa e negli Stati Uniti

https://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2010-09-26/futuro-sara-populista-144850.shtml?uuid=AYpLDtTC

CORTESEMENTE

In questa storia dell’appartamento di Montecarlo c’è un personaggio di cui tutti parlano bene:il senatore Pontone amministratore di AN.

Ottantatreenne gentiluomo napoletano,rigoroso,inflessibile….Tutti gli chiedono se conosce il Tulliani,dei suoi rapporti con Fini….

Nessuno gli chiede perchè un’abitazione di “non rilevante valore” ma “costosa per spese condominiali” è rimasta nel patrimonio da lui gestito ( dal 1999 al 2008) senza che fosse presa alcuna iniziativa….anche semplice, semplice tipo affidarne la vendita a un’agenzia.

E poi quando il “capo” viene a sapere dal “cognato” che ci sarebbero interessati all’acquisto il bene viene venduto non si sa a chi ( nel senso che nessuno si preoccupò di sapere chi fosse /ro la/e persona/e cui si riferisce la società).

Forse chiedere al senatore gentiluomo uno sforzo di memoria ?

FLOTTIGLIA verso GAZA

La marina israeliana è responsabile di «gravi violazioni dei diritti umani» e di aver fatto ricorso a una «brutalità inaccettabile» nel corso del blitz contro la flottiglia di aiuti umanitari diretta alla Striscia di Gaza, il 31 maggio scorso. Nella vicenda dell’arrembaggio esistono «prove chiare» contro Israele, che consentono un eventuale procedimento penale per «i crimini seguenti: omicidio intenzionale, tortura o trattamenti inumani, grandi sofferenze o ferite gravi inferte intenzionalmente». È questa la conclusione a cui è giunta la Commissione d’inchiesta del Consiglio dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite, la cui relazione finale è stata resa nota ieri sera a Ginevra.

«Essendo gli autori dei crimini più gravi con il volto coperto, essi non possono essere identificati senza l’assistenza delle autorità israeliane», hanno sottolineato gli esperti dell’Onu, che hanno chiesto al governo dello Stato ebraico di cooperare per permettere «la loro identificazione in attesa di perseguire i colpevoli». Infatti il comportamento delle forze armate di Israele (…) nei confronti dei passeggeri della flottiglia (…) «dimostra un livello inaccettabile di brutalità» e si è tradotto in «gravi violazioni dei diritti dell’uomo e del diritto umanitario internazionale«, scrivono gli esperti nel rapporto.

Israele ha agito in modo «non solo sproporzionato alle circostanze», ma ha anche fatto ricorso a «livelli di violenza assolutamente inutili e incredibili».

PIETRANGELO BUTTAFUOCO  alla trasmissione “L’ULTIMA PAROLA”

di Gianluigi Paragone su Raidue


Pietrangelo, parlami di questa tua amarezza di ex missino che si sente tradito.

«Quelli come me provano vergogna perché eravamo infilati tra la gente vera, che non è quella che si costruisce la carriera. Gente che incontravi a Catania, a Messina, a Enna, c’era questa umanità proletaria che credeva nei nostri valori e si entusiasmava. E in quella lunga fase di maggiore tensione, quando nessuno ci affittava i locali per le sedi perché temevano che li bruciassero, cominciammo a comprare le case. Ricordo perfettamente quando Almirante mandava le cambiali fatte per comprare le sedi a colleghi e simpatizzanti di partito che potevano permettersi il lusso di pagarle per conto del Msi. Alla famiglia Lazzano di Sciacca arrivavano regolarmente le cambiali da pagare, e il vecchio Lazzano le pagava. Era una pratica diffusa. Chiaro che la gente che ti ha dato aiuto poi si vergogni di questi fatti. Saranno 70 metri quadri l’appartamento di Montecarlo, ci sarà la cucina da 4000 euro, però è il dettaglio in sé che è deplorevole».

Tra l’altro s’è scoperto che nell’atto davanti al notaio di Montecarlo le firme del locatore e del locatario sono identiche, come se il cognato di Fini avesse affittato l’appartamento a se stesso.

«Sì, vero, ma la cosa peggiore è di non avere avuto mai un microfono a disposizione per raccontare il nostro punto di vista, facevamo una fatica immane avere uno spazio in Rai, la peggiore Rai di tutti i tempi, e perciò grida vendetta che l’unico sforzo politico è stato concedere l’appalto per un varietà televisivo alla suocera di Fini. Una cosa vergognosa e offensiva per quelli che hanno fatto i campi off, quelli che hanno fatto la battaglia culturale, soprattutto la battaglia contro l’egemonia culturale della sinistra. Cosa pensa Fini di fare la battaglia contro il conformismo con la trasmissione del varietà di sua suocera? Questo fa indignare, a maggior ragione chi come me ormai non fa più politica da una vita. L’altra sera quindi mi sono addolorato vedendo come andava il dibattito e ad un certo punto quello che ero io una vita fa ha preso il posto di quello che sono io oggi, del giornalista di oggi».

Ma oggi il partito di Fini dove va?

«Ma guarda, quelli che sono accanto a Fini a cominciare da Fabio Granata, dalla Perina, da Fabio Fatuzzo a quelli che sono nella fondazione Fare Futuro, tutta gente che conosco bene, con cui sono cresciuto e con cui ho condiviso la battaglia politica, sono sicuramente coerenti perché continuano a dire le stesse cose che dicevano nel Msi, ma con una differenza sostanziale, e cioè oggi dicono che Fini era l’ostacolo fondamentale a quel processo di trasformazione del Movimento sociale. Perché nel frattempo che noi facevamo una battaglia politica all’interno del Movimento sociale, che era una battaglia culturale, di valori, c’era Gianfranco Fini che era l’ostacolo di tutto ciò. Oltretutto Fini aveva un partito, l’ha sfasciato, l’ha chiuso infilandosi in una catena di contraddizioni. Disse: “Dopo il predellino siamo alle comiche finali”. Dopo due giorni lui era accanto a Berlusconi dimenticando le comiche finali. Dopodiché entra nel Pdl, dopo dice che il Pdl non gli piace e fa di tutto per sfasciarlo. Lui doveva semplicemente tenere il punto e tenere quel partito. Basta attenersi ai fatti e i fatti lo inchiodano alle contraddizioni. La rabbia e la vergogna io le confino in quei due episodi che secondo me sono gravi, la casa di Montecarlo e l’appalto Rai alla suocera, e sono abbastanza per provare repulsione»

UGL  Leggiamo e riportiamo:

Si è concluso a Roma il IV Congresso Nazionale di Federazione Intesa che ha sancito la nascita di un nuovo soggetto sindacale: la Federazione Ugl-Intesa Funzione Pubblica, rappresentativa nel comparto del Pubblico impiego.

Chiudendo i lavori del IV congresso, il segretario generale di Federazione Intesa, Francesco Prudenzano, ha dichiarato: “L’alleanza nasce dalla piena condivisione di un progetto comune per rilanciare i temi del lavoro nel pubblico impiego, mai così bistrattato e posto all’angolo dalla politica, partendo dalla piena e totale valorizzazione del merito e delle professionalità interne, dal rinnovamento delle strutture e della cultura dell’impiego pubblico”.

Per il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella, “con Ugl-Intesa Funzione Pubblica abbiamo voluto dare vita ad un soggetto nuovo e forte, con cui intendiamo raggiungere importanti obiettivi”.

Che la necessità di acquisire i numeri necessari per essere rappresentativi ponga alle organizzazioni sindacali necessità di accorpamenti non è dubbio.

Che sia positivo ripercorrere vecchie vie ci sembra dubbio.

Il problema che si pone a chi vorrebbe essere erede di una tradizione sindacale anticonformista è non il riempire una piazza ma, indicare un percorso.

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