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Pressione Fiscale: intervento del Giorgio Ventura, Presidente CICAS

Pressione fiscale, picco al 44%

Le micro imprese italiane le più tartassate d’Europa

Secondo il DEF  (Documento di Economia e Finanza) approvato nella primavera scorsa, quest’anno la pressione fiscale è  destinata a toccare il livello record del 44%: la stessa soglia raggiunta nel 2012. Con un record di tasse che ci proietta ai vertici della classifica dei più maltrattati d’Europa, le imprese italiane versano al fisco italiano ben 110,4 miliardi di tasse all’anno.

Dal 1980 ad oggi,  la pressione fiscale in Italia è aumentata di 12,6 punti percentuali: un vero “latrocinio” che si è  abbattuto sui portafogli dei contribuenti onesti e dei piccoli e piccolissimi imprenditori.

“In Italia per le micro imprese è utopia  fare impresa e soprattutto creare le condizioni per far ripartire l’economia  – sottolinea Giorgio Ventura presidente della CICAS – un carico fiscale di questa portata è difficile, è veramente pesante e insopportabile continuare ad andare avanti” .

Le cause  – secondo Giorgio Ventura – di questo nuovo primato fiscale  sono gli effetti legati alla rivalutazione delle rendite finanziarie, all’aumento dell’Iva, che nel 2014 si distribuisce su tutto l’arco dell’anno, all’introduzione della Tasi e, soprattutto, all’aggravio fiscale che, compensano abbondantemente il taglio dell’Irap e gli 80 euro lasciati in busta paga ai lavoratori dipendenti con redditi medio bassi. La pressione fiscale di quest’anno,  purtroppo –  conclude Giorgio Ventura – rispetto al livello raggiunto l’anno scorso, è destinata a salire di 0,2 punti percentuali.

Ufficio Studi CICAS