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Rom a Roma

Marino faccia pagare acqua e luce ai Rom, come le pagano tutti
______________comunicato a cura di  Fabio Sabbatani Shiuma – Segretario Nazionale Movimento Riva Destra

Gli zingari o nomadi, o chiamateli come vi pare, devono pagare le bollette come gli altri. Un sindaco serio dovrebbe interrompere la fornitura di acqua e luce gratis.

Roma dovrebbe chiudere i rubinetti dell’acqua e staccare i contatori della luce ai rom. Gli abitanti, rom e sinti, dei campi nomadi cittadini non possono più continuare a usufruire dell’allacciamento alle reti idrica ed elettrica del comune fino a quando non sottoscriveranno un regolare contratto. E visti i continui sequestri di ingenti beni a chi delinque, sono in grado di farlo. Bisogna che cessi un gesto da molti giudicato come un inaccettabile privilegio, tanto più ingiustificato alla luce della crisi economica, che lascia tante famiglie senza la possibilità di pagare le bollette in casa propria.

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Note a margine  di Giuliano Marchetti  >  Infatti proprio con riferimento ai sequestri di notevoli importi giacenti sui conti correnti bancari dei Rom, frequentemente  effettuati dalla G.d.F., ritengo  opportuno esprimere due osservazioni provocatorie: A) La “CARITAS” non dovrebbe più elargire (ammesso che lo faccia) assistenza e sussidi ai campi nomadi, ma pretendere che i loro ricchi Clan provvedano ai “propri fratelli”; B) le BANCHE dovrebbero indagare sulla provenienza dei cospicui depositi che i nomadi accumulano sui c/c, vista la prassi utilizzata per sottoporre i normali clienti a formali inquisizioni e comportamenti vessatori.

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