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Rom a Torino …. nuovo obiettivo: il canile dell’Enpa

Dalla newsletter di Marco Tarchi   Giovedì 21.5 sul sito del Corriere della Sera è comparsa la notizia qui sotto ripresa dalla fonte diretta dell’E.N.P.A – Ente Nazionale Protezione Animali. Dopo poche ore era scomparsa. Il sito de La Repubblica non l’ha neanche pubblicata. Quello de La Stampa parla genericamente di “atti di vandalismo”. Oltre al ricatto della commozione, il fronte politico-mediatico che fa del cosmopolitismo il suo ideale totalizzante impiega anche la censura. Lo sapevamo, ma è bene continuare a tenerlo a mente. (M.B.)

Canile Enpa di Torino distrutto dai Rom >  Una trentina di persone, fra cui alcuni minori, ha assaltato la sede e l’ambulatorio sociale ENPA di via Germagnano 8, distruggendoli completamente e lasciando terrorizzati ed imprigionati nelle gabbie rovesciate alcuni animali ospitati nell’ambulatorio, su cui sono in corso accertamenti clinici. Terminata la loro ‘opera’ sono rientrati nel campo, sotto gli occhi dei Carabinieri. Si stimano danni ad impianti, apparecchiature elettroniche e medicali, mobilio, medicinali per circa 100.000 euro. Molta documentazione è andata distrutta per l’allagamento dovuto ai tubi letteralmente strappati dai muri” questo è quanto si è potuto leggere qualche giorno fa sulla pagina Facebook Ufficiale dell’ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali.

Il comunicato continua “Una devastazione annunciata da decine di intrusioni denunciate negli ultimi mesi ed oggetto di diverse interpellanze comunali che hanno solo evidenziato l’incapacità di Comune e Prefettura nel garantire un minimo di ordine pubblico e pubblica sicurezza in queste zone di Torino, dove la presenza di onesti cittadini arreca evidentemente fastidio alle attività illecite. Questo vero e proprio attentato alla tutela degli animali, che è indicatore di civiltà per la società civile, è il simbolo di una città che, mentre ridimensiona e centellina servizi previsti e garantiti dalla Legge, abdica ai ROM con milioni di euro spesi in permissivi mediatori culturali, disprezzata assistenza sanitaria nei campi, inefficaci cooperative di sostegno, inutile personale di vigilanza, continue ristrutturazioni di ciò che essi distruggono, con quotidiani interventi di vigili del fuoco. Le forze dell’ordine intervengono solo per verbalizzare i danni, osservando ignave la quotidiana proliferazione di nuovi insediamenti abusivi e ritornando il più presto possibile al sicuro dei propri comandi. Ad essere lasciata in balìa della impunita arroganza di questi nomadi, ormai solo di nome perchè difficilmente si staccano dai servizi gratuiti garantiti senza nessuna contropartita sociale, è l’iniziativa privata e solidaristica”.

Il lungo post si conclude con un appello: “ENPA Torino, preso atto che le Autorità preposte non sono in grado di garantire l’ordine pubblico nè l’integrità della struttura e degli eventuali ennesimi ripristini, nè la sicurezza a dipendenti, volontari ed animali ospiti, provvederà nei prossimi giorni all’evacuazione della struttura, il cui futuro dipenderà da atti concreti e non dalle parole del buonismo politicamente corretto. Un danno enorme per ENPA, ma anche per la civiltà di una città ormai avamposto di invasioni barbariche. Chi volesse dare una mano, magari adottando uno dei nostri sfortunati animali, può contattarci su torino@enpa.org o visitare il sitowww.enpatorino.com“.enpa

Il sindaco Fassino ha deciso di usare il pugno duro: “Ho chiesto al Prefetto della Città di concordare con le Forze dell’ordine una più intensa attività di controllo e presidio del territorio con l’obiettivo di assicurare legalità in un’area più volte interessata da episodi che non possono essere tollerati. Nel contempo verrà fornito un aiuto concreto e immediato agli operatori del canile dell’Enpa di Via Germagnano, la cui struttura è stata vandalizzata nelle scorse ore. Sarà il canile cittadino ad ospitare gli animali attualmente senza rifugio e a collaborare con i volontari dell’Enpa, impossibilitati a svolgere le proprie attività. L’Amministrazione  si sente comunque impegnata a sostenere l’Associazione con la ricerca di risorse che consentano di riprendere l’importante attività in una nuova sede”.

Marco Bravi, responsabile della Protezione Animali torinese, nonché presidente del Consiglio Nazionale di Enpa, ha dichiarato: “Prendo atto delle parole con cui il sindaco Fassino tramite le agenzie stampa ha in queste ore dato la sua disponibilità a provvedere immediatamente a trovare una sistemazione ai cani “orfani” della struttura di via Germagnano ed a cercare risorse per consentire ad Enpa di proseguire la sua attività in una nuova sede. Attendiamo a breve atti concreti, in assenza dei quali non siamo in grado di garantire per il futuro una ripresa dell’attività a cui è diffusamente riconosciuta, come dimostrano le già centinaia di attestazioni giunte nella sola giornata di oggi, un’altissima funzione sociale”. Bravi aggiunge: “Giunti a questo punto le parole non bastano: servano fatti concreti e servono subito. Di parole, di promesse, di rassicurazione abbiamo sentite fin troppe ma queste non hanno impedito il verificarsi di un attacco criminale che nella storia di Enpa non ha precedenti e che ha privato della loro casa 70 cani, causando danni per 100 mila euro”.

Intanto, si legge sempre sulla pagina Facebook “l’Ente Nazionale Protezione Animali ringrazia i numerosissimi cittadini che in queste ore, stanno esprimendo in vari modi, con apporti fattivi e concreti, la propria solidarietà all’associazione. Chi volesse contribuire al ripristino delle funzionalità base della struttura può dare il suo contributo con un versamento sull’ IBAN IT05M0609001004000001116090 intestato a Enpa Torino – via Germagnano 8 – 10156 – Torino”.

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Ci ricolleghiamo ad un precedente articoletto sui “ROM A ROMA” …. Non ne possiamo più di questi “ospiti non graditi” che soggiornano stanzialmente in accampamenti nelle nostre città. Costoro sono  coccolati dalla Sinistra, perché utilizzati per la “partecipazione democratica” nelle c.d. Primarie; ci vengono imposti come  vicini di casa dalle Istituzoni Catto-Comuniste che ci amministrano; sono tollerati dalla Caritas e dai Sacerdoti che consentono loro l’accattonaggio davanti alle Chiese – con creaturine “in leasing” – in attesa che diventino, appena cresciute, futuri borseggiatori e piccoli delinquenti (G.M.)