Roma Capitale ….una Città in “Eterna Crisi”
“O.N.S.C.I.“ & “RIVA DESTRA“ …… MARINO: #GAMEOVER
L’ ONSCI – Osservatorio Nazionale per la Sicurezza dei Cittadini Italiani – presieduto da EDOARDO MARIA ANGHINELLI comunica che i dati in corso di analisi sul Comune di Roma e le segnalazioni che pervengono dai cittadini non lasciano spazio ad interpretazioni. Durante l’ultimo semestre c’è stata una netta impennata di crimini e reati commessi a Roma ai danni dei cittadini e dei turisti. I tagli del Governo alle strutture di Polizia non ha certo influito positivamente.
In base alla elaborazione del “Rapporto semestrale sulla sicurezza di Roma”, l’ O.N.S.C.I. comunica che il turismo sembrerebbe realmente messo in crisi dal comportamento dell’amministrazione capitolina all’interno delle strutture pubbliche legate ai trasporti, nettamente in mano alla criminalità e carenti di personale addetto al controllo. Da un indagine a campione condotta alla Stazione Termini, sui treni in partenza per l’aeroporto Leonardo da Vinci. un turista su tre non tornerebbe a Roma ritenendo inadeguato il rapporto costi/servizi erogati sia a livello qualitativo che di efficienza. Si stima un aumento del 15% nell’ ultimo semestre di reati legati alla strada come scippi, taccheggi abusivismo e molestie ai danni dei turisti.
Il boom è quello dei reati legati ai trasporti, metropolitane e autobus: aumento del 25%, commessi prettamente da organizzazioni Cilene e di Etnia Rom-Sinti. Le connivenze tra gruppi criminali ed amministratori evidenziate a livello macroscopico nell’inchiesta Mafia Capitale, rilevano a livello microscopico come nei municipi di Roma ci siano organizzazioni criminali ben definite con altrettanto ben definite competenze di illegalità, come un meccanismo multietnico ormai assodato e marciante. Dalle comunicazioni pervenute all’ ONSCI dai cittadini romani, si evince che gli stessi ritengono il Sindaco non all’altezza del suo ruolo in una situazione così critica.
MARINO: #GAMEOVER > A Roma si è ormai ad un punto di non ritorno…. E’ assurdo constatare come il governo di una città si stia ogni giorno più configurando come una vera e propria trincea, sotto l’attacco non solo dell’opposizione e dei cittadini, ma anche dello stesso “fuoco amico”. Un Ex Sindaco di Roma, noto per la sua cultura cinematografica, avrebbe probabilmente citato “l’assedio di Fort Alamo”, ma nel frattempo dall’assedio sono usciti due consiglieri del PD (da ieri autosospesi) oltre l’Assessore Improta e presto sarà probabilmente anche il turno della Scozzese.
L’attuale Sindaco di Roma risulta essere un personaggio oramai allo sbaraglio, attaccato alla poltrona, in evidente crisi di nervi che, cercando goffamente un rilancio o contrattacco politico, cade beceramente nello squallore dell’ insulto e dell’invettiva.“LA DESTRA RITORNI NELLE FOGNE”, come gridato nuovamente dal palco della Festa del P.D. (ex Festa dell’ Unità) è la riesumazione di un vecchio slogan, inaccettabile, in quanto pronunciato dal presunto Primo Cittadino (?) che dovrebbe essere il Sindaco dell’intera Capitale. A seguito di questa battutaccia, consona più al vernacolo di un “Rozzo Macellaio”, anziché a quello di un “Raffinato ex-Chirurgo”, una querela contro IGNAZIO MARINO è stata presentata congiuntamente dal Consigliere Regionale FABRIZIO SANTORI e da FABIO SABBATANI SCHIUMA (già Consigliere Comunale) – entrambi Dirigenti Nazionali del “Movimento RIVA DESTRA” ed è stata contestualmente promossa una class-action, per il chiaro riferimento agli anni ’70, allorquando la violenza politica di una fazione, durante i propri cortei in Roma e in altre città, usava recitare – con una cadenza ritmata – il solito slogan: “FASCISTI, CAROGNE, ….TORNATE NELLE FOGNE !”.
Erano gli stessi anni in cui a Roma, sulle mura esterne del Policlinico Umberto I, campeggiava una scritta enorme, verniciata in nero a grandezza uomo:”Uccidere un fascista non è un reato”! …. una scritta che è rimasta vari anni senza venire cancellata né dall’Ama, né dai Vigili Urbani …. ignorata dal Sindaco, dal Prefetto, dalla Polizia, dalle Istituzioni, da qualsiasi Autorità, anche da quelle “Ecclesiastiche”. Questo succedeva a Roma, durante i c.d. anni di piombo e non solo a Roma, ma anche in molte altre città d’Italia.
Ma lasciamo per ora gli anni ’70 (quelli in cui i fascisti avrebbero dovuto rifugiarsi nelle fogne) e torniamo ora al nostro attuale Primo Cittadino. Il Prof. Ignazio Marino, come Sindaco, sembrerebbe avere ampiamente dimostrato la propria incapacità a gestire le esigenze di questa città, dalla sicurezza, agli incontrollati accampamenti abusivi dei rom e, anziché cercare di combattere il degrado delle borgate, preferisce divertirsi partecipando al GAY PRIDE ed essere invece il grande assente alla manifestazione del “Dies Familiae”, ove solo la Famiglia Naturale (e coloro che in questa si riconoscono) cerca oggi di fare scudo contro l’arrembante ideologia gender che ormai sta diventando la vera ossessione di questa sinistra, sia in Campidoglio che in Regione Lazio. Marino dovrebbe sventolare la bandiera bianca e dimettersi, anziché promuovere manifestazioni sotto il Campidoglio con i suoi supporter in maglietta bianca; le sue dimissioni le chiedono tutti, anzitutto l’onore di Roma, quindi lo stesso Premier MATTEO RENZI, poi naturalmente le opposizioni e sembrerebbe anche nel PD che comunque continua a mantenerlo in vita. Per questo la speranza di vedere a breve un Sindaco che possa rispondere alle prossime grandi sfide che la Capitale e i romani chiedono alla propria Amministrazione di affrontare con onestà, ma anche con determinazione e competenza. > GIULIANO MARCHETTI
P.S. – A tale scopo potrebbe essere forse interessante rileggere una precedente articolo “I Sindaci di Roma” pubblicato su questo web, nel dicembre 2014