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ESISTE UN FUTURO PER L’UNIONE EUROPEA ?

Se l’Italia, in questi tempi decisivi per le sorti dell’Europa, risulta isolata dal contesto decisionale di Bruxelles, anche la superburocratica Unione appare avviata ad una rapida dissoluzione. L’argomento, nei tanti e complessi aspetti, è stato dibattuto nel corso del Convegno “Quale futuro per l’Europa ?” tenutosi l’otto aprile scorso alla Camera dei Deputati per il CESI (Centro Nazionale di Studi politici e Iniziative Culturali) in collaborazione con l’Istituto Affari Internazionali e la Rivista di Studi Politici Internazionali.

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Il Presidente “Più Amato” (?) dagli Italiani

  Chi fu veramente Sandro Pertini ?

____________________________________________________________________di Cinzia Palmacci

Qui di seguito riportiamo un lungo articolo già pubblicato sul blog di “Radio Spada. Trattasi di una complessa, brillante e veritiera analisi effettuata da Cinzia Palmacci sul “Personaggio“ SANDRO PERTINI, sul suo “Regno” come Presidente della Repubblica Italiana, nonché sui “Danni Collaterali” del suo Settennato, concludendo  – al termine – con alcune brevi annotazioni da parte della nostra redazione. 

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Quale futuro per questa Europa ?

Convegno

Quale futuro per questa Europa?

Camera dei Deputati – Sala del Refettorio # Palazzo San Macuto – Via del Seminario – Roma

venerdì 8 Aprile 2016 h. 15.30

Programma

Saluto di apertura di Franco Tamassia, Presidente del CESI

Moderatore Mauro Mazza, giornalista, scrittore e già Direttore Tg Rai 1

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La inettitudine dei “Nostri (?) Governanti”

PUBBLICHIAMO UNA ANALISI SPIETATA E FORSE CRUDELE, MA PURTROPPO VERITIERIA, TRASMESSACI DA TORQUATO CARDILLI – ESPERTO DEL PANORAMA MEDIO ORIENTALE, PER I NUMEROSI ANNI IN CUI HA RICOPERTO IL RUOLO DI AMBASCIATORE D’ITALIA ALL’ESTERO, attualmente opinionista su “L’Italiano” quotidiano pubblicato in Argentina – in lingua italiana. 

Terrorismo  & Dintorni 

Quattro mesi fa scrivevo che gli assassini dell’ISIS non potevano essere considerati alla stregua di rivoltosi rivoluzionari con l’ambizione di dare, dopo l’eliminazione dei Raìs arabi Saddam Hussein e Gheddafi e del principe nero Bin Laden, un nuovo leader e un nuovo futuro ai diseredati del Medio Oriente. Gli atti di terrorismo che avevano colpito Tunisi, Beirut, Cairo, Sharm el Sheikh, Nairobi, Parigi e Bamako avrebbero potuto ripetersi in modo spettacolare a Bruxelles, centro nevralgico delle istituzioni europee e della Nato[1].

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“Lectio Brevis” di Massimo D’Alema …. e, a seguire, una lunga intervista

“L’Italia nel mondo globale” –  una lezione di politica estera svolta dall’on. MASSIMO D’ALEMA

PUBBLICHIAMO QUI DI SEGUITO UN’ INTERESSANTE  “LECTIO BREVIS”,  RECENTEMENTE  SVOLTA  A  TREVISO DA UN RELATORE DI NOTEVOLE CALIBRO  … AL TERMINE DELLA STESSA CONFERENZA,  DA LEGGERE UNA LUNGA INTERVISTA  RACCOLTA DAL “NOSTRO”  RICCARDO ABBAMONTE   

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…. “fuori sesto”

Fuori sesto.

Nel 2050, secondo proiezioni demografiche degne di fede, in Italia 1l’84% della popolazione sarà a carico del restante 16% che lavora. Credo che questa valutazione debba far riflettere un po’ tutti, soprattutto coloro che si arrogano il diritto di far politica in nome e per conto degli Italiani. A nessuno, in realtà, sembra che faccia piacere andare di là dal quotidiano. O non ne hanno la stoffa o sono troppo occupati a rubare, ma se si vuole fare politica, occorre avere la capacità di penetrare il futuro e di organizzare il presente riguardo ai prevedibili cambiamenti.

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6-7-8 aprile 2016 a Milano: educazione finanziaria

Milano, 29 febbraio 2016 – In un momento di congiuntura complesso come quello attuale in cui l’alfabetizzazione finanziaria della popolazione è diventata un elemento sempre più centrale nell’agenda per lo sviluppo del Paese, il Salone del Risparmio, rafforza il suo progetto di educazione finanziaria, iniziato con la prima edizione dell’evento, e chiama a raccolta Istituzioni, Fondazioni ed esperti internazionali per dare il via agli Stati Generali dell’Educazione Finanziaria.

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Chàvez …. un punto fermo nel “patrimonio dell’umanità”

La relazione del Prof. Luciano Vasapollo a “La Sapienza”: Chávez non è solo un patrimonio del Venezuela ma di tutta l’umanità

Nel quadro delle attività organizzate per celebrare il 3° Anniversario della scomparsa fisica del Comandante Hugo Rafael Chávez Frías, l’Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela, in collaborazione con Sapienza Università di Roma,  ha realizzato il Seminario Internazionale “Il ruolo della Rivoluzione Bolivariana in America Latina: unità dei popoli, democrazia e multipolarità”, al termine del quale è stato proiettato il documentario “Mi amigo Hugo”, del regista Oliver Stone.

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Il prezzo del petrolio e l’instabilità finanziaria

Conferenza dell’Ambasciatore  Juliàn  Isaías Rodríguez su: “La caduta del prezzo del petrolio crea instabilità finanziaria a livello mondiale”

L’Ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la Repubblica Italiana, Julián Isaías Rodríguez Díaz, ha preso parte come relatore al Forum “America latina in Italia”, incontro organizzato da Mediatrends America-Europa, osservatorio indipendente che studia le tendenze dell’informazione internazionale e analizza i punti più significativi, nel contesto dei media, a partire da diverse culture giornalistiche.

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Sostegno alle PMI: Intesa Sanpaolo e Piccola Industria Confindustria siglano accordo

Il Gruppo Intesa Sanpaolo, rappresentato da Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo  e Piccola Industria di Confindustria, presieduta da  Alberto Baban hanno rinnovato, a Roma,  la partnership che li vede collaborare a sostegno delle PMI dal 2009. Fino alla nuova scadenza, fissata a settembre di quest’anno, le piccole e medie imprese continueranno a usufruire dei servizi e degli strumenti a sostegno del loro rafforzamento previsti dal quinto Accordo nazionale di luglio 2014 e dalla successiva integrazione di settembre 2015. In più, con la proroga viene aggiunto un nuovo e importante intervento finanziario a favore delle aziende che usufruiscono dei superammortamenti al 140% previsti dalla Legge di Stabilità 2016 per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi. Il ricorso al “bonus del 140%”, infatti, consentirà alle imprese di accedere a un finanziamento a medio lungo termine concesso da Intesa Sanpaolo fino al 100% dell’investimento, oltre a un’ulteriore linea di credito fino al 40% per smobilizzare i crediti derivanti dalla crescita aziendale generata dall’investimento.Intesa Sanpaolo ha già selezionato le prime 22.000 PMI che esprimono un potenziale di investimento pari a 10 miliardi di euro al fine di contattarle entro tre mesi per proposte finanziarie a sostegno degli investimenti produttivi. L’intesa rinnovata oggi rappresenta un ulteriore sviluppo della quinta fase di un percorso che Piccola Industria di Confindustria e Intesa Sanpaolo hanno intrapreso dal 2009 per mettere a disposizione delle PMI strumenti e soluzioni in linea con l’idea di una finanza sempre più strategica, al servizio della crescita e della competitività del sistema imprenditoriale del Paese. Il quinto Accordo, siglato a luglio 2014, ha dato continuità ai contenuti dei precedenti accordi nazionali, ed ha introdotto anche importanti elementi di novità in tre ambiti strategici: crescita, export e internazionalizzazione, innovazione. Per sensibilizzare ulteriormente le imprese sull’importanza di investire in innovazione, a settembre 2015 è stato siglato uno specifico addendum focalizzato sulle opportunità introdotte dall’Investment Compact per le PMI innovative e sulle iniziative attivate dalla Banca per dare impulso ai loro processi di innovazione.
«
Intesa Sanpaolo- ha dichiarato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo–  ha accolto molto positivamente l’iniziativa introdotta dalla Legge di Stabilità per favorire il rinnovamento tecnologico delle imprese. Ovunque vediamo segnali di ripresa che dovrebbero spingere le aziende, anche di piccole dimensioni, a investire in innovazione per dotarsi di tecnologie d’avanguardia e di know-how adeguato per crescere ed essere competitive sui mercati internazionali. Il nostro obiettivo è fornire sostegno finanziario a chi vuole cogliere le opportunità offerte dai benefici fiscali introdotti dalla Legge e da un momento storicamente unico per le condizioni finanziarie e i bassi tassi di interesse».
L’accordo integrativo ha incluso la condivisione e promozione congiunta della piattaforma di business matching Tech Marketplace tra imprese innovative e ha dato vita a un ciclo di incontri realizzati da Intesa Sanpaolo e Piccola Industria di Confindustria sul territorio per promuovere, assieme ai referenti del Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero dello Sviluppo Economico, la conoscenza della policy relativa alle PMI innovative. Il roadshow – che proseguirà anche nel 2016 – terminerà con l’incontro nazionale dedicato alle “Pmi innovative” che hanno raccolto la sfida e si sono iscritte alla Sezione speciale del Registro imprese.

GeoPolitica oggi

A seguito della conferenza del Prof. STELIO W. VENCESLAI, svoltasi venerdì 19 febbraio a Roma presso il Centro Congressi Frentani, su un’analisi delle grandi trasformazioni che stanno interessando lo scenario internazionale, sia in Russia sia nel Medio Oriente, sia in Europa quanto in Africa, pubblichiamo in allegato l’ampio testo corredato da relative tabelle e cartine geografiche.

Buona lettura   

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Se Usa e Arabia Saudita fossero sinceri…

Siria: Ad Aleppo si continua a morire.….“Se Usa e Arabia saudita fossero sinceri, dovrebbero unire i loro sforzi a quelli russi”

Continua l’assedio di Aleppo. Con la popolazione allo stremo, la città martire siriana è sempre più terreno di battaglia di una guerra per procura combattuta da grandi potenze straniere che appoggiano le tante fazioni armate in lotta contro il regime di Assad, sostenuto a sua volta da Iran e Russia. Il fragile accordo di Monaco non sembra aver fermato le ostilità che proseguono in attesa di un cessate il fuoco, concordato, e delle operazioni di consegna degli aiuti umanitari alle città assediate. “Basta ipocrisie” è il grido del “vicario apostolico” di Aleppo, mons. Georges Abou-Khazen che punta l’indice: “se Usa e Arabia saudita fossero sinceri nel combattere il terrorismo dovrebbero unire i loro sforzi a quelli russi. Invece si ha come l’impressione che non vogliano farlo seriamente”. (…)

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George Soros & C. (… spesso ritornano !)

Il delirio di George Sorose i veri nemici dell’Europa

In un recente editoriale sul Guardian (lo storico quotidiano britannico della sinistra laburista) George Soros, lo speculatore “illuminato”, è tornato a parlare di politica estera; ma, vuoi per l’età ormai avanzata, vuoi per il delirio di onnipotenza tipico di chi è abituato a manipolare impunemente verità e denaro, stavolta sembra aver superato la soglia del ridicolo.

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Finanza & Draghi

 

I Draghi della finanza__________a cura di Oeconomicus *

Il recente discorso di MARIO DRAGHI al Parlamento Europeo è sconcertante per l’ovvietà e la banalità delle sue considerazioni. Draghi parla un po’ dappertutto, data la sua funzione, ed è costretto, ovviamente, a dire cose che più che altro rassicurano i suoi uditori: il Consiglio della BCE, il Fondo monetario, il Parlamento europeo ed i Governi dell’Unione. Di questo dobbiamo perdonarlo.

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“Chávez a cuore aperto” di Gianni Minà

L’ Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la Repubblica Italiana, in occasione del 3° Anniversario della scomparsa del Comandante Hugo Rafael Chávez Frías,

organizza la proiezione di un’ intervista inedita dal titolo “Chávez a cuore aperto” , realizzata dal giornalista Gianni Minà al presidente Chávez.

 

Sabato 5 Marzo 2016 

Ore 15.30

TEATRO VITTORIA

Piazza di Santa Maria Liberatrice, 10 – 00153 Roma

INGRESSO GRATUITO

 

 La partecipazione va confermata all’indirizzo: eventi.embaveit@gmail.com o al numero 06.8079797.

 

 

 

Ue e migranti: i progressi di Italia e Grecia

Dopo aver presentato l’agenda europea sulla migrazione, che ha sancito un approccio globale per migliorare la gestione della migrazione in tutti i suoi aspetti, a distanza di dieci mesi la Commissione europea ha riferito in merito ai progressi compiuti nell’attuazione delle misure per affrontare la crisi dei rifugiati e dei migranti in Italia, in Grecia e lungo la rotta dei Balcani occidentali. Nel periodo di maggiore crisi le Squadre specializzate della Commissione, in modo costante e con disponibilità h24, hanno lavorato sul campo a fianco delle autorità greche e italiane per approntare i punti di crisi e accelerare le procedure per lo screening, l’identificazione e il rilevamento delle impronte digitali dei migranti e così agevolarne la ricollocazione. Sul fronte greco solo uno dei cinque punti di crisi, quello a Lesbo, è attualmente pienamente operativo.

Il governo greco ha chiesto sostegno all’esercito per rientrare nella data di scadenza prevista (metà febbraio) pur cercando di effettuare l’identificazione e la registrazione dei migranti che vengono fatte, dove possibile, in strutture temporanee. Le autorità greche stanno apportando miglioramenti al funzionamento dei punti di crisi e hanno finalizzato le procedure operative standard e le nuove procedure di sbarco, istituendo collegamenti diretti verso i punti di crisi per le persone che sbarcano sulle isole.

Nella relazione a firma della Commisisone europea, viene evidenziato un positivo aumento nella percentuale di rilevamento delle impronte digitali dei migranti , che è passata dall’8% nel settembre 2015 al 78% nel gennaio 2016. Una volta pienamente operativi, i punti di crisi in Grecia, secondo quanto riportato nella relazione,  dovrebbero avere la capacità di rilevare le impronte digitali di circa 11.000 persone al giorno, una cifra ben superiore alla media di arrivi giornalieri di gennaio. Per rafforzare l’azione sul campo, Frontex ha inviato sulle isole esperti di alto livello specializzati in falsi documentali al fine di individuare documenti falsi e ha istituito pattuglie costiere a Lesbo, Chios e Samos, ottenendo risultati positivi.

Poco soddisfacenti sono invece le 218 ricollocazioni su 66400 persone che sono arrivate in Grecia e hanno bisogno di protezione internazionale. Solo 15 Stati membri hanno dato la loro disponibilità alla Grecia per un totale di 1081 posti, mentre 16 Stati membri hanno nominato ufficiali di collegamento per coadiuvare il processo sul campo. L’impegno delle autorità greche sta nel migliorare le capacità di registrazione aprendo un secondo ufficio a Samos, dove ora funzionano infrastrutture di alloggio e trasferimento, con il sostegno dell’OIM e dell’UNHCR.

Dall’inizio del 2015, la Grecia ha effettuato 16.131 rimpatri forzati e 3.460 rimpatri volontari assistiti di migranti per motivi economici che non avevano diritto a ottenere asilo in Europa. Ciò rimane insufficiente alla luce degli oltre 800.000 arrivi del 2015.

Molto meglio la situazione italiana dove, seppur a rilento, sono stati attivati due dei sei punti di crisi individuati dalle autorità italiane (a Lampedusa e a Pozzallo), mentre un terzo (Trapani) sarà pienamente operativo una volta terminati i lavori di ristrutturazione. Urgenti lavori sono in corso di ultimazione anche a Taranto. Procedono invece a rilento i lavori per i punti di crisi ad Augusta e Porto Empedocle/Villa Sikania che non sono ancora stati finalizzati, seppur una decisione per questi ultimi è essenziale alla luce del probabile aumento dei flussi migratori durante il periodo estivo.
I due punti di crisi operativi (Lampedusa e Pozzallo) hanno raggiunto una quota di rilevamento delle impronte digitali del 100% per gli sbarchi più recenti. La percentuale di rilevamento delle impronte digitali dei migranti è aumentata significativamente, passando dal 36% nel settembre 2015 all’87% nel gennaio 2016. Una volta pienamente operativi ed equipaggiati, i punti di crisi in Italia dovrebbero avere la capacità di rilevare le impronte digitali di circa 2 160 persone al giorno, una cifra ben superiore alla media di arrivi giornalieri di gennaio.

Nonostante sia iniziata qualche settimana prima che in Grecia, la ricollocazione dall’Italia procede tuttora a un ritmo di gran lunga inferiore a quello necessario per conseguire l’obiettivo generale di trasferire in due anni 39600 persone bisognose di protezione internazionale. In totale ad oggi sono stati ricollocati 279 richiedenti asilo, mentre sono state trasmesse ad altri Stati membri 200 richieste di ricollocazione in sospeso. Fino ad oggi solo 15 Stati membri hanno reso disponibili posti per la ricollocazione, impegnandosi ad accogliere 966 persone, mentre 20 Stati membri hanno nominato ufficiali di collegamento per coadiuvare il processo sul campo. Questa bassa percentuale è dovuta in gran parte al fatto che fra i migranti giunti in Italia pochi sono ammissibili alla ricollocazione.

Nel 2015 l’Italia ha effettuato più di 14.000 rimpatri forzati di persone che non avevano diritto all’asilo e nell’ambito di Frontex ha partecipato a 11 voli di rimpatrio congiunti di richiedenti asilo respinti provenienti da altri Stati membri. Come evidenzito dalla Commissione presieduta da Juncker, si tratta di un dato insufficiente alla luce degli oltre 160.000 arrivi del 2015.

Seppur il sistema di accoglienza italiano risulta esser largamente sufficiente per le esigenze del sistema d’asilo italiano,vi sono invece evidenti e gravi lacune per quanto riguarda gli alloggi pre allontanamento: sono infatti disponibili solo 420 posti rispetto ai 1252 previsti dalla tabella di marcia sottoposta alla Commissione.

Quest’ultima ha adottato una decisione che modifica il programma dei fondi strutturali 2007-2013 “Sicurezza per lo sviluppo” in Italia, riorientando fondi fino a 124 milioni di euro a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale per cofinanziare le misure intraprese dall’Italia per il salvataggio dei migranti in mare. L’impegno da parte del Presidente Juncker è massimo così come la volontà di vincere una partita che la Ue sta giocando per non vedere cadere il sogno di un’Europa Unita. In questa direzione, il ripristino di una gestione ordinata delle frontiere sulla rotta Mediterraneo orientale/Balcani occidentali rappresenta la priorità assoluta per l’Unione europea.

Movimento Anti Equitalia

C O M U N I C A T O    S T A M P A  a cura di  Georgius Vitalicus  

Data la sistematica strage di stato di tante piccole e medie attività lavorative, con aumento di disoccupazione e di suicidi indotti da afflizione depressiva, Giovedì 11 Febbraio 2016 una delegazione locale del Movimento AntiEquitalia presenterà un proprio documento al nuovo leader del centrodestra Matteo Salvini.

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Ddl Cirinnà l’appello del Ministro Lorenzin alle donne in Parlamento

«Il corpo della donna non è un forno, che si accende per far cuocere una torta; la torta di un altro, che quando la torta è cresciuta al punto giusto, spegne il forno, prende la torta e la porta via. In tutto il mondo c’è un’antica battaglia da proseguire contro la mercificazione del corpo delle donne e dei bambini.» Sono le parole con le quali il Ministro alla salute Beatrice Lorenzin, ha iniziato la lettera indirizzata alle donne in Parlamento e postata nei su Facebook. Un appello accorato ed un richiamo alla sensibilità femminile, al senso materno e all’aberrazione di portare in grembo per nove mesi una creatura magari non sua e solo a fini economici.
«L’incubo peggiore per una donna – prosegue il Ministro – è vedersi strappare il figlio appena partorito. La donna ancora schiava, ieri come oggi, costretta a cedere ai padroni i propri neonati per non vederli mai più. Cambia il linguaggio, oggi lo chiamano “utero in affitto”, e la destinazione d’uso del nascituro, ieri forza lavoro, oggi diritto di soddisfare un bisogno individuale. È un nuovo commercio internazionale, di organizzazioni complesse e criminali capaci di produrre enormi guadagni,  tutto costruito sulla pelle delle donne in condizione di povertà, sui loro corpi fertili: ovociti che si comprano e si vendono su cataloghi, donne trattate come pezzi di ricambio in un mercato planetario.
Non c’entrano niente scelte personali, che non sono in discussione, come giustamente hanno ricordato femministe da tanti paesi diversi che si sono trovate ieri a Parigi proprio per chiedere che questa pratica diventi reato universale, che sia perseguita ovunque. Qua siamo davanti a un mercato di donne e bambini, una compravendita vera e propria, con tanto di contratti vessatori nei confronti delle madri surrogate, e con i neonati che, come ogni merce che si rispetti, vengono pure rifiutati se “difettosi” da chi li ha commissionati, se non rispondono alle richieste di chi ha pagato per ottenere un bambino in cambio di denaro. È il mercato che si impossessa della vita delle persone, è la forza del più ricco esercitata in danno del più povero, è la frantumazione di ogni etica.»
Nello scrivere di ultraprostituzione, la Lorenzin è convinta che, senza ipocrisia vada denunciato «ogni tentativo di regolamentazione che, in un regime di negoziazione del prezzo della gestazione e della vita stessa della mamma e del bambino, sarebbe illusoria.»
Il Ministro, rivolgendosi alle donne in Parlamento, ha chiesto aprire una discussione, che sia «franca e senza ipocrisie, sull’adozione da parte delle coppie dello stesso sesso del Ddl Cirinnà, che si traduce automaticamente nella legittimazione dell’utero in affitto e dell’eterologa. Tutto questo non ha nulla a che fare con il riconoscimento, giusto per me, delle unioni civili e del rispetto per le coppie omosessuali. In gioco ci sono i diritti dei bambini che ancora devono nascere ad avere una madre e un padre, e i diritti delle donne che in questo nostro tempo impazzito sembrano essere regrediti perché evidentemente abbiamo dimenticato le battaglie delle nostre madri. Questa è una frontiera tra tutte noi del mondo occidentale, privilegiate, istruite, ricche, e tutte le altre, costrette a subire abusi di ogni genere, private di diritti civili e istruzione, ridotte a schiave e oggi trattate come mere fattrici di organi e bambini da vendere sul mercato.»
Per la Lorenzin «la preoccupazione  deve focalizzarsi sui bambini che già ci sono e che hanno diritto a ogni tutela, al di là di come sono stati concepiti. Ma se il tema è questo, e solo questo – conclude la lettera – la soluzione noi donne di buon senso la troveremo senza fare entrare dalla finestra quello che giustamente abbiamo sempre detto di volere tenere fuori dalla porta. Non confondiamo le unioni civili con la stepchild adoption.»