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Saggistica su “Intellettuali Dissidenti”

La storia non dorme mai –  di Lorenzo Vitelli – Martina Turano  (edizioni: Circolo Proudhon-2014) ______________________________________________________ recensione di Maurizio Bergonzini  

I due curatori di “La storia non dorme mai “  Lorenzo Vitelli e Martina Turano sono ambedue giovanissimi , essendo nati nel 1992 e culturalmente  impegnati. Vitelli è  ideatore e capo-redattore del Quotidìano telematico “L’Intellettuale Dissidente”, nonché fondatore dell’Associazione “Contro Cultura”. Martina Turano svolge anche lei attività di giornalista collaborando con la citata rivista telematica “L’intellettuale dissidente” e il suo lavoro letterario l’ha portata a vincere, con il suo racconto “Con gli occhi della Fenice”, il Premio Giuria Popolare del settimo Concorso letterario nazionale Lingua Madre

Il progetto in cui si inserisce questo saggio collettaneo nasce tre anni fa  con l’ associazione  Contro Cultura, fondata da sei ragazzi tra i 19 e i 22 anni e da qui, come loro stessi ricordano “nascono L’Intellettuale Dissidente e il Circolo Proudhon, rispettivamente un giornale (informazione) ed una Casa Editrice (formazione), ma i progetti previsti per il futuro sono ancora molti”..

Il volume è composto da una serie di saggi brevi che confrontano coppie di personaggi legati, al di là delle profonde diversità tra di loro, di essere all’opposizione di culture storicamente dominanti e storicamente vincenti che approfondiscono ”un principio, un ideale, una battaglia dimenticata”.  – Così Francesca Chiarizia de Molise tratta di “Ettore ed Achille:le origini eroiche della sconfitta”, mentre Martina Turano analizza”Mishima e de La Rochejaquelein: controrivoluzione e tratè dizione” e Alessio Caschera  tratteggia “ Zapata e Lumumba: la passione durevole dell’anticolonialismo”.

E poi Kirios Di Sante scrive di “Chavez e De Gaulle tra modernità e sovranità” e Diego Fusaro, il più noto tra i saggisti, di “Gentile e Gramsci: due eroi italiani” mentre Lorenzo Vitelli si confronta con “Rousseau e Thoreau: critiche attuali, vite inattuali” e “Auguste Blanqui e Carlo Pisacane: romantiche sconfitte ” e Antonino Di Stefano con “Spartaco e Stenka Razin: quando gli oppressi solcano la Storia”.

Concludono il volume gli interventi di Sebastiano Caputo su “Pierre-Joseph Proudhon e Giuseppe Mazzini: dialoghi patriottici” di Martina Turano su “” Majakovskij e D’Annunzio: un ideale per due rivoluzioni” e Carlotta Maria Correra su “Pound e Pasolini: dialoghi trasversali”. Il volume (acquistabile dall’editore https://www.circoloproudhon.it/ oltre che nelle librerie non conformiste ) merita una lettura attenta non solo per i brevi ritratti storici dei personaggi ma anche per come viene delineata il pensiero di ognuno di loro.

Ma ancora di più va letto per la volontà e il desiderio di questi giovani di riflettere e di far riflettere in modo critico e non convenzionale.

Maurizio Bergonzini >    Recensione già pubblicata nel periodico “Il Borghese” – diretto da Claudio Tedeschi (dicembre 2014)