Salone del Libro – Torino 2015
Speciale Salone Internazionale del Libro di Torino 2015 > a cura di Riccardo ABBAMONTE
L’appuntamento annuale del Salone Internazionale del Libro di Torino, svoltosi dal 14 al 18 maggio al Lingotto e giunta quest’anno alla XXVIII edizione, è stata una sorta di capodanno librario. Una festa tra amici che si ritrovano per condividere interessi, passioni e curiosità, per discutere insieme. Viviamo in un’epoca di solitudine di massa, perché il digitale tende a rinchiuderci in uno spazio virtuale, in cui i monologhi dell’io non producono un rapporto vero, una vera attenzione per gli altri. Il vero social network è stato il Lingotto, dove il dialogo, il confronto di opinioni, la disposizione all’ascolto sono stati di casa.
Il tema che il Salone Internazionale del Libro di Torino si è dato quest’anno, “Le meraviglie d’Italia”, voleva offrire l’occasione di ripensare l’immenso patrimonio di tesori artistici e culturali, ivi incluso il paesaggio di cui siamo gli indegni eredi. Per secoli, l’Europa vi ha trovato la sua bussola, i suoi punti di riferimento e le sue élites vi hanno compiuto la loro formazione con i viaggi del Grand Tour, finendo per rivelarci a noi stessi. Come riprendere possesso delle ricchezze che abbiamo sotto gli occhi, ma quasi non sappiamo vedere? Come trasformarle nei fermenti attivi di un progetto di rigenerazione che sappia guardare lontano? Storici dell’arte, saggisti, studiosi, scrittori, dal 14 al 18 maggio ci hanno guidato in un viaggio di scoperta e di consapevolezza in casa nostra. Nel momento in cui l’Europa è scossa da tensioni e incomprensioni, la partecipazione della Germania, come ospite d’onore del Salone del Libro di Torino, ha assunto una rilevanza speciale. Di fronte alle semplificazioni del circuito mediatico e della politica, si avverte la necessità di un confronto vero che vada oltre gli schematismi e i preconcetti, fondando le sue ragioni su un’idea di cultura che sia anzitutto conoscenza diretta e scambio di esperienze creative.
E poi le tante sezioni e progetti speciali del Salone 2015. Il Lazio, Regione ospite, ha ricordato Pier Paolo Pasolini a quarant’anni dalla scomparsa. Al “Bookstock Village”, nel padiglione 5, è stato dato opportunamente spazio ai giovani lettori da 0 a 20 anni, con incontri, laboratori e l’impegno per la Buona Lettura. L’“Officina” del Padiglione 1 è invece stato dedicata agli editori indipendenti. Nella nuova sezione “Crossover” si sono incontrati fumetto e romanzo. E poi le start-up che raccolgono il libro digitale del futuro. La nuova “Via della Seta” che collegherà la Cina all’Atlantico, le “Meraviglie del Piemonte” dal borgo ritrovato di Ostana al rilancio del forte di Exilles. A “Casa CookBook” i grandi chef hanno affidato alle pagine i loro segreti. E tutt’intorno esplodeva il “Salone Off”, con 400 autori del Salone in oltre 250 luoghi di Torino e 13 comuni della Città Metropolitana. Un laboratorio di esperienze e di idee, ma soprattutto una pagina da scrivere insieme.
La ventottesima edizione del Salone Internazionale del Libro ha occupato con i propri spazi espositivi quattro padiglioni di Lingotto Fiere, l’1, 2, 3 e 5. Trentanove le sale e gli spazi incontri per gli eventi programmati. Il Salone è stato promosso e coordinato dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. L’organizzazione fieristica e commerciale è stata di GL events Italia – Lingotto Fiere. Tema conduttore del Salone 2015 è stato Le Meraviglie d’Italia: il paesaggio italiano, i monumenti e i tesori Unesco, l’innovazione, l’eccellenza italiana nei tanti campi della creatività storica e contemporanea, e il suo posto nell’immaginario del nuovo planisfero globalizzato.
Ospite d’onore, come già detto, è stata la Germania – rappresentata dall’ambasciatore in Italia Reinhard Schafers – presente nel Padiglione 3 con un grande spazio multimediale. Gli altri paesi al Salone con proprio stand sono stati: Albania, Arabia Saudita, Azerbaigian, Brasile, Israele, Kazakhstan, Mozambico, Perù, Polonia, Romania, Santa Sede, Turchia. Le istituzioni nazionali italiane sono state rappresentate al Salone dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal MIUR – Ministero Istruzione/Università e Ricerca, oltre che da Ministero Difesa, CEpell – Centro per il Libro, CNR – Centro Nazionale Ricerche, FAI – Fondo Ambiente Italiano, Banca d’Italia e INAIL .
Dopo la Calabria nel 2013 e il Veneto nel 2014, Regione Ospite d’Onore è stata il Lazio. Le altre Regioni italiane con un proprio spazio sono state Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta. Sono stati 80 i nuovi espositori, chi negli spazi tradizionali, chi negli spazi dei progetti speciali e startup. Incubatore record con 31 presenze per l’area dedicata agli editori con meno di due anni di vita. Per l’Editoria di progetto, dopo il successo del 2014 è ritornato nel Padiglione 1 il programma di incontri, presentazioni e approfondimenti per scoprire la creatività degli editori e le figure professionali che – dall’autore al libraio – mettono il loro talento al servizio della creazione del libro.
Dopo il debutto del 2014 si sono presentate al Salone 10 nuove startup internazionali che hanno vinto il bando lanciato dal Salone per i migliori progetti di editoria digitale. Il nuovo spazio “Piemonte: paesaggi, storie, meraviglie” (nel Padiglione 5) è stato dedicato alla riflessione sul paesaggio della regione del Salone, nel contesto più generale delle Meraviglie d’Italia e del dibattito sulla loro valorizzazione e tutela Unesco.
Alla cerimonia dell’inaugurazione ha partecipato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Luca Lotti, Sottosegretario Presidenza Consiglio dei Ministri Luca Lotti e con Francesca Barracciu, Sottosegretaria Ministero Beni – Attività Culturali e Turismo. Sono intervenuti nel corso del Salone 2015 la presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, i ministri dell’Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini; del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. Fra le personalità delle istituzioni e della politica, il commissario nazionale anti-corruzione Raffaele Cantone, gli ex presidenti del Consiglio Giuliano Amato ed Enrico Letta, Fausto Bertinotti, Sergio Chiamparino, Sergio Cofferati, Piero Fassino, Giuseppe Civati.
Sono state le Meraviglie d’Italia il tema conduttore del Salone Internazionale del Libro 2015. L’anno del’Expo, destinato a richiamare nel Bel Paese milioni di visitatori, ha offerto l’occasione di ripensare il nostro rapporto con l’immenso patrimonio che abbiamo ereditato. Un tesoro artistico, architettonico, letterario, musicale, linguistico, paesaggistico, che ha finito per comporre il carattere, l’identità, lo stile italiano, apprezzato e imitato in tutto il mondo. Per secoli l’Occidente europeo vi ha trovato le sue matrici, la sua bussola, le sue fonti d’ispirazione. Ma gli italiani sono ancora capaci di metabolizzare e reinterpretare questa illustre tradizione? Quali sono diventate le culture di riferimento e di che cosa sono fatte? La riflessione che il Salone ha proposto vuol essere un invito a ripensare la nostra storia e le ragioni che l’hanno modellata, nel bene e nel male, come momento fondativo di ogni ripartenza