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Sherlock Holmes

SHERLOCK HOLMES E IL MISTERIOSO CASO DI IPPOLITO NIEVO – Giallo Mondadori, Milano 2014 – (Ppgg. 244 – euro 4,90  in versione ebook euro 2,99) _____________________________________________________Maurizio BERGONZINI

Il libro è opera dello scrittore e giornalista cattolico Rino Cammilleri che pur non  inedita,in quanto  già pubblicata nel 2000, merita, per il suo inserimento recentissimo nella collana de “Il  Giallo Mondadori” (con relativa possibilità di lettura in versione ebook) qualche annotazione e riflessione anche per un pubblico non specificatamente  interessato al genere “giallo”. Infatti pur trattandosi di un “giallo apocrifo”, in cui cioè un personaggio noto viene “utilizzato” da un autore diverso dal suo “creatore”, ha caratteri proprii degni di nota.  Che non sono quelli tipici del genere  ( la trama mi è apparsa macchinosa) né degli apocrifi (le differenze con i protagonisti originali sono notevoli: tanto che le continue riflessioni lamentose di Watson nei confronti di Sherlock appaiono stucchevoli) . E  lo stesso l’utilizzo del metodo deduttivo non ha la brillante vivacità di  ragionamento che abbiamo tanto apprezzato nelle altre storie  del “ consulente investigativo”.

Ma siamo in presenza di un romanzo che fa un quadro preciso, sia pure in un’ottica clericale e/o borbonica, della situazione dell’Italia di fine ‘800 ancora pervasa dai risentimenti e dalle paure sorte con il Risorgimento. E Cammilleri, pur  facendo riprendere dai suoi personaggi i temi usuali della polemica allora corrente: dalla violentissima repressione della ribellione delle plebi meridionali alla persecuzione degli ordini religiosi,dalla denuncia dell’ emigrazione di massa al ricordo dei lati “oscuri”della vita di Garibaldi (e a tal proposito a chi di quest’ultimo argomento sia interessato ricordiamo “CONTRO GARIBALDI. Quello che a scuola non vi hanno mai raccontato” di Luca Marcolivio edizioni Vallecchi) non manca di notare come i gruppi sociali ed economici che si riconoscevano nella massoneria tendevano in quella precisa fase storica a moderare la politica anticlericale per utilizzare i cattolici in chiave antisocialista.

La vicenda, per quel poco che si può svelare di un “giallo” vede Sherlock e Watson, su richiesta di un italiana, recarsi in Italia per svelare le modalità della morte di Ippolito Nievo (scomparso nell’esplosione notturna del piroscafo che lo riportava da Palermo in continente),  imbattersi nel furto della Sacra Sindone incontrandosi e scontrandosi con massoni, congiurati borbonici, adepti a riti misterici…

Le parti migliori appaiono quelle degli incontri  con Don Giovanni Bosco e delle riflessioni sulla spiritualità, la religione, lo spiritismo, il perché dell’esistenza. Parti certamente connaturali a Cammilleri, di cui sono da ricordare le numerose pubblicazioni agiografiche, ma che   a taluni cultori di Holmes son apparse poco plausibili  per  un inglese di quell’epoca. Dimenticando forse che proprio in quegli anni Gilbert Keith Chesterton viveva la sua “crisi” iniziando quel percorso che lo avrebbe portato alla conversione al cattolicesimo con la lettura  del Libro di Giobbe più volte ricordate nel romanzo di cui riferiamo.

E’ da ricordare infine che Cammilleri  ringrazia in una nota Stanislao Nievo, che ha scritto della morte del suo avo in “Il  prato in fondo al mare” , per essersi  intrattenuto con lui .

Maurizio Bergonzini    > mbergonzini@gmail.com – (recensione già pubblicata anche su “IL BORGHESE”)