Shopping finanziario: aumenta la presenza dei cinesi in Italia
La People’s Bank of China, istituzione finanziaria che in assoluto ha i maggiori asset e risorse al mondo è arrivata a detenere nel Belpaese 3 miliardi di asset che, sommati agli investimenti in società non quotate, lievitano fino a 6 miliardi di euro.
Gli investimenti dei capitali cinesi in Italia vengono riconfermati anche dal ruolo in Generali che, come ha fatto notare la Consob, dallo scorso 30 aprile ad oggi è passato dallo 0,2% al 2% arrivando a detenere ben il 2,014% del capitale della banca.
Una presenza considerevole, quella cinese, dal valore di 475 milioni di euro che si aggiunge alla già folta schiera di investitori stranieri che hanno deciso di puntare al gruppo bancario leader nella gestione del Risparmio e che ad oggi ne detengono complessivamente il 15,28% del capitale. Una percentuale che continuerà a crescere estendendosi a tutti i settori del mercato italiano.
La nuova forma di shopping finanziario e acquisto a buon mercato sembra però scontentare e anzi allarmare coloro i quali vedono la presenza di investitori stranieri più come pericolo che come opportunità, soprattutto in un periodo particolarmente drammatico per l’Italia alle prese con la recessione e con il Pil ancora in negativo.