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Sotto il “Segno della Moda” e ….Buona Estate!

“FASHION TRILOGY “ ……. e consigli vari  (in appendice)

 di Adelfia FRANCHI

 1. COSA VI FA PENSARE LA PAROLA MODA?

Abbiamo avuto quattro fasi della storia dell’umanità. In una prima fase l’apparire, l’abbigliamento, i capelli, il trucco e molti altri aspetti (gli accessori e così via) fino all’inizio dell’Ottocento e per molti millenni sono serviti ad indicare l’appartenenza ad una casta sociale: in una società che era appunto rigidamente divisa in caste, ci si vestiva in maniera da dire: io sono un nobile che ha diritto di stare alla corte del re di Francia, io sono un lavoratore dipendente miserabile (il quale si deve e può vestire solo da miserabile), e così via.

Poi abbiamo avuto una fase piuttosto lunga, circa centocinquanta anni secondo gli storici, in cui non solo l’abbigliamento ma anche i capelli sono stati utilizzati non come espressione di appartenenza rigida, ma come espressione del desiderio di appartenenza ad un determinato gruppo sociale: uno si vestiva, si abbigliava, si acconciava per cercare di imitare quello che avrebbe voluto essere.

Quindi abbiamo avuto una fase recente meno lunga (in Italia dalla seconda metà degli anni ’60) in cui gli stili di abbigliamento, gli stili di acconciatura e le mode nel loro complesso hanno assunto un significato diverso: l’appartenenza ad uno stile di vita. Due ragazze, tutte e due di venticinque anni, tutte e due provenienti dallo stesso ceto sociale, tutte e due dello stesso reddito si vestivano, si acconciavano, si truccavano diversamente a seconda dello stile di vita di cui si sentivano partecipi: allora avevamo la ragazza dello stesso ceto, della stessa età, dello stesso reddito che metteva una gonna zingaresca e sceglieva una capigliatura di modello afro-cubano, la quale voleva esprimere il fatto che apparteneva alla cultura del femminismo, mentre avevano la compagna di banco che si vestiva in modo tradizionale. La moda – questo linguaggio donne e sempre di più anche degli uomini- serviva a comunicare a quale mondo uno appartenesse in termini socio-culturali, di stili di vita.

Questo fenomeno che è stato cosi importante negli ultimi anni, ha perso peso, ma non è detto che non torni;  sempre di più la moda è destinata ad essere utilizzata dalle donne e dagli uomini di questo paese per esprimere quella che viene chiamata “identità differenziata” per esprimere cioè una propria personalità individuale (che non appartenenza ad un gruppo sociale).

Sempre di più le donne e gli uomini sono destinati a scegliere le fogge in cui si presentano all’ esterno, il loro apparire, anche la capigliatura e le sue forme, per comunicare la propria personalità individuale, se stessi come distinti da tutti gli altri, unici e insostituibili. Le mode, di conseguenza, sono destinate non solo a non morire, ma anzi a diventare più numerose, proprio perché più numerose diventano le soluzioni personali.

MODA ……BELLEZZA … Conta e conterà di più piuttosto che l’ essere belli il sentirsi belli, il piacersi, l’ essere graditi a se stessi in una concezione sempre più totale che non distingue più non solo tra anima e spirito, intelligenza e corpo, ma neppure tra le diverse parti del corpo.Insomma la bellezza diventa più proteiforme e molteplice, meno rigida; i modelli diventano più numerosi; il vivere la bellezza diventa il desiderare, il ricercare, il ricostruire, il plasmare la propria bellezza sempre di più in relazione ad altre correnti socio-culturali. Sempre di più noi colleghiamo e collegheremo la salute (intesa come stare bene) con la forma (intesa come sentirsi bene) e con la bellezza; e sempre di più la cultura collettiva accoglierà un principio che è già di molti, secondo cui ciò che è sano è bello e ciò che è bello è sano: con un’attenzione molto acuta alle tematiche della salute, intesa non solo come assenza o prevenzione della malattia in senso stretto, ma anche come benessere complessivo, che verrà continuamente ricercato in un continuo rapporto con se stessi che gli psicologi dicono essere di tipo narcisistico (ricordate Narciso, quel giovanotto greco che, guardandosi in uno stagno e trovandosi evidentemente bellino, si innamorò di se stesso?)

MODA e OMOLOGAZIONI  – Stanno diminuendo massicciamente le distinzioni tra popoli, tra nord e sud; tra piccoli, medi, grandi, grandissimi abitati; tra le classi di età. Prendiamo quest ultimo fenomeno: noi avremo forti sub-culture giovanili. Avremo si culture dei giovani, ma anche nuove culture fra gli adulti (sul terreno della moda e dei capelli). Ci sono due fenomeni in atto: da un lato stanno diventando adulti quelli che sono stati giovani negli anni della grande RIVOLUZIONE CULTURALE, che quindi sono e saranno adulti di tipo nuovo per essere stati giovani di tipo nuovo; dall’ altro i genitori ma specialmente le madri vengono rieducati e rieducate dai loro figli, che stanno insegnando – anche sul terreno dei capelli – molte cose alle loro mamme e persino alle loro nonne. Il tutto avvierebbe un contesto in cui il consumatore diviene sempre più maturo, sempre più critico, più informato.

………..E QUALCHE VOLTA ANCHE CONFUSAMENTE INFORMATO…… Parliamo di qualità dei prodotti che applichiamo sulla nostra pelle?…… Occorre ricordare che capelli e pelle sono organi connessi e collegati con l intero organismo umano. Terminazioni nervose, capillari sanguigni, ghiandole sebacee e sudoripare, dotti sudorali e follicoli piliferi costituiscono il tramite dei continui scambi interno-esterno che avvengono tra la pelle e gli altri organi. La pelle – e con essa il cuoio capelluto – ed i capelli costituiscono un elemento di difesa, quindi esigono le stesse attenzioni e la stessa cura che dedichiamo al nostro stomaco od al nostro fegato. Quando si applicano cosmetici sulla pelle occorre sempre tener presente questa realtà.

Tutti i cosmetici prodotti da case qualificate dispongono sempre dei dati relativi alla tollerabilità cutanea ed oculare (quest ultimo dato è importante per gli SHAMPOOS) se certi prodotti  ad esempio shampoos molto economici non sono controllati, ciò aumenta il rischio di intolleranza sia per il consumatore che per il professionista che lo applica. Ho fatto questo esempio perché penso che  si debba cessare di pensare che tanto è solo uno shampoo… è un cosmetico è va controllato forse più attentamente ….la casa produttrice deve essere in grado di dimostrare, in ogni momento di aver svolto i necessari controlli. Chi usa prodotti a basso costo causa un grave rischio alla propria salute …

Le aziende serie sono in grado di assicurare preparati fatti bene, ben controllati e quindi sicuri. Sono in grado e tenuti per legge a fornire precise informazioni tecniche e non solo vuote parole e slogan ad effetto …linguaggio e terminologia comprensibili al consumatore.

Facendo una severa selezione e non ponendo in primo piano semplicemente il prezzo più conveniente, è possibile giungere ad avere una visione di una qualità MIGLIORE….non di QUANTITA …non di ACCUMULO ….

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2. COME SOPRAVVIVERE AI CAMBIAMENTI … conferenza con FRANCA SOZZANI – Direttrice di “VOGUE”

Vorrei, in questo incontro parlarvi di moda, ma in modo diverso dal consueto. Quando si parla di moda si parla solitamente di abbigliamento, quindi colori, tendenze, stili di ciò che indosseremo, dimenticando un fattore fondamentale: la donna.

Le modelle sono passate da indossatrici, che passivamente indossavano “stili” dettati da stilisti, a vere e proprie protagoniste. Non si parla più di sfilate senza dire chi ha sfilato; i nomi  delle modelle sono noti ad un numero sempre più maggiore di persone .

E come se, essendoci minori contenuti moda, l’ occhio si fosse spostato sulla moda. A questo proposito c è anche un cambiamento dello Star System: i riferimenti cui la donna vuole somigliare  non sono più le attrici o le cantanti,ma le modelle, per cui le vere protagoniste continuano ad essere loro .Una volta si diceva …biondo Claudia Schiffer…rosso Linda Evangelista …E un fenomeno che si era già verificato con Veruska, Lauren Hutton  negli anni 70. Donne dal forte temperamento, consapevoli della loro bellezza, che come le modelle anni 90 non si lasciavano vestire ma interpretavano la moda. Questo è fondamentale: la donna non accetta più imposizioni ma vuole interpretare un proprio stile. Il nuovo simbolo di bellezza è più accessibile rispetto a quello incarnato dai vecchi miti: la perfezione di queste donne fa ancora sognare, ma un’ attrice è comunque più distante perché incarna la finzione, mentre gli abiti indossati dalle modelle potrebbero essere indossati da molte altre donne ….rendono possibile una maggiore identificazione.

La moda è cambiata, non impone più ma propone. Non è quindi un caso che le modelle siano protagoniste, perché l’ interpretazione di uno stile è l aspetto più importante anche per le donne che seguono la moda. Fino a non molto tempo fa gli stilisti imponevano “la moda” quindi si era o “alla moda “o “fuori moda”. Oggi esiste una donna con uno stile e una donna con un altro stile.

Non esistono limiti alla voglia di esprimersi della donna. Eppure i giornali avevano dato,nelle ultime stagioni, imput precisi: – gli anni 60 – e poi gli anni 50. Questi però non volevano essere indicazioni di stile, erano suggerimenti. Gli anni 60 rappresentavano il divertimento con li colore, con le teste gonfie, con immagini forti che erano completamente diverse da quelle degli anni 80 in cui la donna era stata penalizzata dalla moda anche a causa degli stilisti giapponesi, con la proposta di abiti, spesso lunghi e lugubri, che non enfatizzavano la femminilità. Quindi gli anni 60 giovani e divertenti …caratterizzati da eccessi che potevano arrivare anche alla volgarità…quindi è subentrata la proposta anni 50 ,sinonimo di stile,eleganza e raffinatezza:in altre parole tutto.

NEL RAPPORTO CON LA LA MODA LA DONNA HA DUE ATTEGGIAMENTI: DI DIVERTIMENTO O DI SOGNO. Quando l atteggiamento dominante è quello legato al divertimento ci si trova di fronte una donna sicura, che ha humour, fiera di sé al punto da uscire a giocare con i suoi abiti;non si tratta di un rapporto “serio con l abito ,ma di un rapporto  giocoso. Quando l atteggiamento dominante è legato al sogno,si può intuire una ricerca di conferme attraverso l abbigliamento,un bisogno di identificazione con uno stile,o un personaggio famoso,comunque non personale di chi lo adotta.

A questo punto entra in gioco il ruolo degli addetti ai lavori (parrucchieri, estetiste, commesse) che sono consulenti d immagine ,e devono cercare di capire quanto è importante la dimensione del gioco e quanto importante la dimensione sogno per ciascuna cliente. Ciò su cui va posto l accento è l aggiornamento. Ora abbiamo visto anticipazioni sulla prossima stagione, ma è necessario capire sempre con anticipo cosa avverrà anche successivamente, individuando una continuità, una tendenza nei fenomeni che osserviamo.

ABBIAMO PARLATO DI DONNE ….PARLIAMO DI DONNE NELLA PROFESSIONE DI ACCONCIATRICE –  La DONNA di fronte al parrucchiere UOMO è sicuramente più debole, è più disponibile a farsi guidare e questo perché può avere da subito la riprova della sua bellezza, della gradevolezza della sua immagine proprio da un uomo. E’ evidente che da un una donna non può avere lo stesso tipo di conferme. Oggi ci sono professioniste preparatissime; se hanno un “difetto”questo va ricercato nel modo di proporsi:a differenza dei loro colleghi, spesso le donne tendono a proporsi come amiche, o comunque non come consulenti o manager.ogni salone ,che abbia 2 o 20 collaboratori è a tutti gli effetti un azienda ,una azienda di servizi che vengono serviti alla clientela.Chi gestisce un azienda non deve dare confidenza ma dare fiducia:fiducia  significa rispetto, ammirazione suggeriti da grande professionalità.

VORREI LASCIARVI CON UN PO DI FANTASIA …CON LA MIA SCRITTURA… ASCOLTANDO GUARDANDO …….E CON UN PO’ DI UMILTA’,  CERCANDO DI IMPARARE  CONTINUAMENTE ……

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3. TUTTI I TRUCCHI PER SFOGGIARE UNO STILE ALLA  DITA  VON TEESE

DITA VON TEESE è comunemente riconosciuta come la regina del burlesque,o meglio del new burlesque. Il burlesque è un genere di spettacolo nato nella metà del 1800 nell Inghilterra  Vittoriana come genere parodistico ed importato successivamente negli stati uniti ,dove all eccezione comico –satirica si è sostituita quella  a sfondo erotico,il cui pezzo forte era rappresentato dalle sensuali e raffinate danze di ballerine seminude .

Prima della Van Teese ,fu Bettie Page,  icona del gusto  fetish,a rappresentare il più importante punto di riferimento della cultura burlesque, dove la danza ,la gestualità sono importanti quanto il fascino e la stravaganza.Dimenticate le conigliette di Playboy. Il glamour burlesque è quasi perbenista,anche se con un lato oscuro e piccante.

MAKE-UP e CAPELLI devono essere  sempre perfettamente curati in ogni minimo dettaglio ,perché burlesque, in primis significa ELEGANZA. Si può essere burlesque anche nella vita di tutti i giorni ,senza dover necessariamente salire su un palco ,con addosso boa di struzzo ,uno stretto corsetto e un tacco 12.

Ci sono molti look che si possono adottare, anche se gli elementi essenziali restano sempre gli stessi. E allora via con un bel rossetto rosso (applicato alla perfezione) un eyeliner nero che metta in risalto gli angoli esterni degli occhi, un bel set di biancheria intima (calze, reggicalze, magari griffate AGENT PROVOCATEUR) E TACCHI ALTISSIMI.

Infine passiamo alle unghie e ai capelli. Le unghie devono essere non essere troppo lunghe, il colore una decisa tonalità di rosso si fa preferire, ma va bene anche un rosa sfumato, oppure potreste optare per un fantastico color luna come le pin up degli anni 40. In commercio ci sono anche specifiche creme che donano alla pelle un meraviglioso color porcellana, come profumi che rimandano ad atmosfere vintage e ricercate .

Per i capelli, invece potete scegliere tra il nero corvino stile DITA VON TEESE e un biondo platino, magari con un pettinino a fissarli e molta lacca. Raccolti o semi-raccolti, l’ importante è che siano impeccabili. Il tutto per un look raffinato e ricercato, che richiami quel pizzico di sensualità e ammiccante che c’è in ogni donna …

  CONSIGLI IN APPENDICE

A) IL SOLE SICURO

La bellezza di cute e capelli al sole è un bene prezioso, da difendere e curare con attenzione e con costanza. Le aziende da sempre ottime alleate dello splendore della capigliatura, mettono a disposizione degli acconciatori e delle loro clienti delle linee complete di prodotti solari specifici per ogni esigenza. Questo è il mese dove approfittiamo al massimo del mare e del sole ….vediamo anche allontanarsi un po’ le nostre vacanze e abbassiamo un po’ la guardia, purtroppo questo è il momento peggiore per farlo ……..vediamo perché…

NON TUTTI I RAGGI SOLARI SONO AMICI DEI CAPELLI

Gli uv, ad esempio, possono danneggiare sia la parte esterna del capello – la cuticola – desquamandola e rendendola opaca, per cui il capello diventa fragile, poroso e si schiarisce per la presenza dell’ umido che provoca ossidazione, sia la parte interna a causa di eccessiva esposizione a raggi molto intensi. Gli uv inoltre sono diventati negli ultimi tempi più aggressivi in seguito al rarefarsi della fascia di ozono che, in alcune zone dell atmosfera, non è più in grado di filtrarli completamente.

DIAMOCI UNA REGOLATA….

Sun control protezione, almeno 6…resistente all’ acqua …prima di esporsi al sole; Suncare hair-body shampoo…deterge ed idrata corpo e capelli, toglie i residui di sale;  Suncare hair mask…nutre ed idrata cute e capelli ricca di vitamina A-F, di collagene proteine, capelli rimangono elastici, brillanti pieni di vigore …

Portare con sé un cappello da indossare nelle ore più calde. Proteggere dalle esposizioni solari i capelli colorati, in caso contrario si rischia il viraggio del colore,  Evitare di costringere la capigliatura in elastici o fermagli che possono spezzarla. Ricordarsi di risciacquare sempre i capelli con acqua dolce dopo il bagno in mare o piscina. Rinnovare l applicazione dei prodotti protettivi dopo ogni nuotata o lunghe esposizioni al sole. Lavare ogni sera i capelli dopo la spiaggia con i prodotti consigliati dai vostri consulenti di bellezza.

…..CAPELLI PROTETTI …BELLI  DA VEDERE MA ….SARETE BELLE DA AMMIRARE….

BUONA ESTATE

 B.  CONFESSIONI SOTTO L’ OMBRELLONE…

Arrivare alla prova bikini e,in spiaggia con una silhouette scolpita e impeccabile;il sogno di tutte e, quasi tutti. In medicina estetica impazzano le tecniche per rimodellare il fisico. A voi 6 soluzioni (tutte in versione soft, senza bisturi né dolore) dedicate tanto alle donne quanto quanto agli uomini.Combinati insieme i trattamenti permettono risultati straordinari contro il grasso su glutei, fianchi, cosce, addome, girovita, braccia e ginocchia. E la pelle resta tonica ed elastica, senza segni né imperfezioni.

NEW ULRASHAPE CONTOUR 3…E una piattaforma multifunzionale di ultima generazione dedicata alla riduzione, non invasiva, della adiposità localizzata. Il dispositivo coniuga gli ultra suoni focalizzati multifocali selettivi non termici alla radiofrequenza bipolare. Il trattamento, breve e semplice,viene eseguito in ambulatorio,in un ora ,dopo una seduta si ottiene una riduzione della circonferenza corporea pari a 2 cm… Non provoca nessuna delle complicazioni correlate agli interventi chirurgici.

US SMART SHAPE…E’un lipodisgregatore per effetto cavitazionale generato da onde ultrasoniche finalizzato all’eliminazione dei depositi di grasso più resistente e a dare una forma più snella e longilinea al corpo. La seduta richiede dai 30 ai 60 minuti in base all’estenzione dell’area(o più aree )da trattare.non si pratica l’anestesia. Dopo pochi trattamenti ,risultati visibili (2-4 cm)…la terapia non provoca lividi,gonfiori o fastidi, dopo la seduta si può tornare alle proprie attività quotidiane.

LIPOCAVITAZIONE ULTRASONICA…Un sistema di scansione  multifrequenza, rappresenta una terapia estremamente selettiva nel”bersagliare”le cellule adipose senza alterare i tessuti circostanti. Il trattamento dura dai 20 a 40 min ,non si pratica anestesia.In media la terapia prevede da 6 a 10 sedute con cadenza settimanale. I risultati sono visibili fin dalle prime sedute.Dopo ogni seduta la ripresa della vita sociale è immediata. L’impiego di ultrasuoni non comporta alcun effetto collaterale.

OSSIGENOLIPOCLASIA…Con questa terapia si inietta nel tessuto adiposo una quantità di ossigeno che attacca gli acidi grassi delle cellule e le frantuma. Si  combattono i sintomi di collegati alla cellulite:pesantezza alle gambe,edema e prurito. In media la seduta dura circa 20 min.Non viene praticata anestesia. Il trattamento è indolore, TERAPIA:da 8 a 10 sedute con cadenza settimana.

CARBOSSITERAPIA…Consiste in microiniezioni localizzate di anidride carbonica medicale (co2) – La levigazione della pelle e la diminuzione volumetrica delle adiposità localizzate generalmente sono ben visibili già dalle prime sedute. Gli effetti farmacologici principali sono rappresentati dalla riattivazione di una circolazione venosa e linfatica compromessa e di tipo attivo al microcircolo dalla vasodilatazione. In media la seduta dura circa 10 min. Non viene praticata l’anestesia.Terapia :da 8 a 10 sedute con cadenza settimanale.

MESOTERAPIA….E una tecnica attraverso la quale vengono iniettati farmaci per contrastare l’adiposità localizzata e il ristagno di liquidi.Vengono iniettati anche farmaci omeopatici. Lo scopo di questa terapia è favorire l’eliminazione di grassi e liquidi in eccesso,disintossicare l’organismo e migliorare tonicità ed elasticità della cute.L’anestesia non è necessaria in quanto il trattamento è indolore.Nella zona trattata compariranno dei piccoli ematomi che si riassorbono in poche ore. La seduta dura mediamente 15 min. Terapia:da 8 a 10 sedute con cadenze settimanale.

DAY NEWS SOPRATTUTTO SE ALLUNGA LA VITA… a spesa quotidiana aiuta a mantenersi sani grazie a contatto sociale ed esercizio fisico. Una notizia che farà felice le accanite lettrici della fortunata serie di libri di Sophie kinsella dedicati alla shopping-mania:fare acquisti almeno una volta al giorno allunga la longevità. I ricercatori hanno analizzato un campione composto da 1.865 ultrasessantacinquenni in buona salute nell’arco di un decennio. I risultati hanno dimostrato che chi faceva la spesa giornaliera aveva un rischio di decesso inferiore al 27%. – I motivi vanno ricercati in diversi fattori legati all’abitudine di fare acquisti,dal mantenersi in esercizio ai contatti sociali che lo shopping comporta.

E, SE DIMAGRIRE AIUTA A SENTIRSI IN FORMA, SIA FISICA CHE MENTALE, CARE AMICHE E AMICI RIEMPIAMO LA NOSTRA VITA DI EMOZIONI POSITIVE, USCIAMO E ANDIAMO A FARE LA SPESA TUTTI I GIORNI E…………. INCONTRIAMOCI PER UN CAFFE’ …    (ADY)

 

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