Sotto la protezione de “la Pucelle”

Santa Giovanna d’Arco …. Aiutaci  Tu !

Ancora non si è attutito il fragore del trionfo del FRONT NATIONAL,  dopo la serata di domenica 6 dicembre, che apprendo, da una nota di Marco Daniele Clark pubblicata su fb, come lunedì 7 alla “Prima della Scala – nella Milano di Pisapia e delle Teste d’uovo al seguito del sinistrame pidiota – la Giovanna d’Arco di Verdi viene rappresentata in manicomio vittima di incubi …. Totalmente stravolta la filosofia verdiana e il senso dell’opera, ridotta la Pulzella ad una mentecatta preda di pulsioni sessuali ….” (omissis il resto)

 A questo punto, mi sono sentito basito, avendo ingenuamente idealizzato un accostamento simbolico tra il trionfo elettorale del Front con la coincidenza della successiva rappresentazione teatrale dell’opera lirica, non potendo mai immaginare lo stravolgimento psicoanalitico /freudiano della storia eroica di Santa Giovanna D’Arco – la Pucelle d’Orleans.

Mentre, tra me e me, sto ancora imprecando contro le aberrazioni mentali della intellighénzia post comunista, mi accorgo che al peggio non c’è mai fine, leggendo sul web le dichiarazioni della ineffabile Lady Laura Boldrini, tanto sciocche da non meritare nemmeno di essere citate, …. poi quelle diabolicamente contorte secondo cui “La Francia – ferita dal fascismo islamista – a sua volta si fascistizza” espresse da Gad Lerner, da appurare se sia più satanicamente brutto o più mefistofelicamente perfido….o più disumanamente cretino.

A ciò bisogna aggiungere (… tanto non  guastano) le ultime demenziali osservazioni di Madame Cecyle Kienge sull’opportunità di non celebrare più il Natale nelle scuole italiane e sul problema dell’immigrazione, in perfetta sintonia con la “Boldrina”.

Perché non invitiamo o convinciamo (… od obblighiamo) Cecyle e Laura ad andarsene a trascorrere il Natale in Africa – a loro tanta cara – magari in compagnia di Gad Lerner ?  Una volta, se ben ricordo, avevano detto che si sarebbero ritirati in Africa anche Prodi, Rutelli e Veltroni ….. perché sono ancora tutti qua ?

Giuliano MARCHETTI