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SOVRANITA’ POPOLARE della MONETA

DICHIARAZIONE DI INTENTI

 

Noi del Coordinamento Nazionale” dichiariamo che il principale ed incondizionato scopo di questo organismo è quello di perseguire la

LA SOVRANITÀ POPOLARE DELLA MONETA.

 

Dall’art. 1 della Costituzione della Repubblica Italiana:

“La sovranità appartiene al popolo”.

Il diritto di battere moneta è uno dei diritti inalienabili di ogni nazione indipendente. Chi cede questo diritto,cede anche la propria indipendenza. L’Italia, insieme ad altre nazioni, per mano di politici traditori, criminali e senza scrupoli, ha ceduto la sua sovranità monetaria ai privati banchieri internazionali. L’accentramento della totalità del potere monetario in pochissime mani non soggette al controllo democratico è oggi causa di crisi economiche, di debito pubblico gigantesco, di tasse sul reddito, di miseria, fallimenti e disoccupazione.

Oggi quella frase della Costituzione suona solo come subdolo inganno e tradimento.

Noi, firmatari di questo documento, riconosciamo l’improrogabile necessità che la sovranità monetaria, congiuntamente alla proprietà della moneta, ritorni alla collettività legittimamente rappresentata dai propri organismi dello Stato. In particolare indichiamo tre punti in cui è necessario un intervento urgente e radicale; prima che sia troppo tardi…

1. Il signoraggio primario.

Oggi le banche centrali creano moneta dal nulla, stampano semplicemente dei pezzi di carta, e la cedono alla comunità, creando così debito pubblico e privato. Nessuna ragione giustifica questo sistema di emissione della moneta, posto che il valore alla moneta è conferito dalla stessa comunità che la utilizza, tanto da poterlo definire questa, la più colossale truffa ai danni dell’umanità mai perpetrata nella storia di questo pianeta.

E’ ovvio che il diritto di emettere moneta deve essere tolto alle banche centrali e riconsegnato integralmente e totalmente al popolo e, in suo nome, allo Stato d’appartenenza.

2. Il signoraggio secondario.

Anche le normali banche oggi di fatto emettono moneta creandola dal nulla. In Italia solo poco più del 17% del denaro circolante è costituito da banconote; tutto il resto è scritturale. Queste prestiti non sono somme prelevate dai contanti effettivamente depositati nei caveau di queste aziende, ma sono semplicemente delle cifre scritte e inventate nei computer delle banche. Denaro immaginario, creato dal nulla in virtù della riserva frazionaria, grazie

alla quale il sistema bancario può emettere, complessivamente come prestiti, fino a 50 volte l’ammontare effettivamente depositato nelle sue casse. Dunque le banche ordinarie prestano il denaro che non hanno, spesso per grazia ricevuta, denaro che però dovrà essere restituito, con gli interessi, sotto forma di valore vero e sudato, come solo il lavoro è in grado di realizzare.

Questo sistema permette al sistema bancario-monetario di condizionare l’economia e la libertà di intere comunità, quasi per divina concessione, alla stregua del diritto di vita e di morte sui cittadini.

E’ ovvio che, anche in questo caso, il diritto di creare moneta deve essere riservato esclusivamente al popolo che, sotto il suo controllo, farà esercitare questo servizio allo Stato per il bene di tutti e di ciascuno.

3. La sovranità politica.

Considerando che, a nostra insaputa, siamo stati espropriati dei nostri legittimi valori e pressoché venduti schiavi alla grande finanza da politici impuniti, letteralmente colpevoli di alto tradimento verso il loro popolo, riteniamo che l’amministrazione della “cosa pubblica” debba ritornare al più presto sotto il controllo diretto dei cittadini. I mezzi e i modi per esercitare questo sacrosanto diritto non mancano. Possiamo ispirarci indifferentemente ad esperienze passate e presenti, e a nuovi sistemi operativi.

“La sovranità appartiene al popolo”. Nessuno può espropriarla: né le alte cariche dello stato, né i parlamenti, né la magistratura, tanto meno i banchieri.

Il nostro programma senza se e senza ma è semplice e chiaro. Non ammette eccezioni o cedimenti. Non ammetteremo mai soluzioni che lascino in mano a privati anche una sola briciola della nostra sacrosanta sovranità.

Rimini, 9 maggio 2010.

Coordinamento Nazionale – via Milano 12 A – 47922 Rimini

www.coordinamentonazionale.net – redazione@coordinamentonazionale.net

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