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Star Up tra Turismo e Cultura: la novità dal Decreto cultura

 Prevista dal Decreto cultura una nuova forma di start-up innovativa, che include le società aventi come oggetto sociale la promozione dell’offerta turistica nazionale, in particolare attraverso la predisposizione di servizi rivolti alle imprese turistiche. Si è concluso in Parlamento l’iter di conversione in legge del D.L. n. 83 del 31.05.2014, il cosiddetto “Decreto cultura e turismo”, contenente importanti misure a sostegno dell’economia del settore turismo e cultura, che puntano al rilancio ed alla tutela del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, oltre che al rafforzamento del turismo per renderlo più competitivo.

 

Per un necessario rilancio economico e sociale, senza cui il nostro Paese non potrà avere alcune chanse per il proprio futuro, bisogna raggiungere il massimo dell’eccellenza e puntare – per il futuro – sulla cultura.  Su tale fronte si sono trovati uniti anche tutti gli Ordini Professionali e le Associazioni tra Professionisti.  L’originario D.L. 83 del 31.05.2014 è stato così, con varie modificazioni, convertito in Legge n. 106 del 29.07.2014, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 30.07.2014 ed in vigore dal 31 luglio scorso. Tra le modifiche introdotte in sede di conversione, vi è l’introduzione del nuovo art. 11-bis al Decreto, che individua le start-up innovative per il settore turismo.

Cosa sono le start-up turismo-  Il nuovo art. 11-bis inserito nel D.L. n. 83/2014 in sede di conversione stabilisce che si considerano start-up innovative, in aggiunta a quanto stabilito dall’articolo 25, comma 2, lettera f), del D.L. n. 179/2012 (convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 221/2012) anche le società che abbiano come oggetto sociale la promozione dell’offerta turistica nazionale, in particolare agendo attraverso la predisposizione di servizi rivolti alle imprese turistiche, utilizzando tecnologie innovative e software specifici. I suddetti servizi debbono riguardare in particolare:

  • la formazione del titolare e del personale dipendente;
  • la costituzione e l’associazione di imprese turistiche e culturali, strutture museali, agenzie di viaggio al dettaglio, uffici turistici di informazione e accoglienza per il turista e tour operator di autotrasporto;
  • l’offerta di servizi centralizzati di prenotazione in qualsiasi forma, compresi sistemi telematici e banche di dati in convenzione con agenzie di viaggio o tour operator, la raccolta, l’organizzazione, la razionalizzazione e l’elaborazione statistica dei dati relativi al movimento turistico;
  • l’elaborazione e lo sviluppo di applicazioni web che consentano di mettere in relazione aspetti turistici culturali e di intrattenimento nel territorio e lo svolgimento di attività conoscitive, promozionali e di commercializzazione dell’offerta turistica nazionale, in forma di servizi di incoming ovvero di accoglienza di turisti nel territorio.

Le start-up innovative nel settore del turismo possono essere costituite anche nella forma della società a responsabilità limitata semplificata (Srls) di cui all’art. 2463-bis del codice civile. In questo caso, se i soci sono persone fisiche che non hanno compiuto il quarantesimo anno di età all’atto della costituzione della società, la società è esente da imposta di registro, diritti erariali e tasse di concessione governativa.  La novità prevista dall’art. 11-bis si applicherà a decorrere dal 1° gennaio 2015.

 a cura  della CICAS ITALIA in collaborazione con Studio “M” di Giuliano Marchetti