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tra benedizioni e trasgressioni

A ROMA sabato 13 giugno, un cialtroncello catto-comunista – già esercitante in anni precedenti l’attività di medico-chirurgo, ritornato in Italia dopo una parentesi negli U.S.A. ed ora impegnato politicamente a tempo pieno – ritenendosi il legittimo rappresentante della Città Eterna, ha partecipato al Gay Pride – in prima fila – in tale “evento”, ogni anno sempre più sguaiatamente ripetitivo e rivendicativo di uno strano “orgoglio di casta”.  Accanto al Primo Cittadino (…“Primo”, ma non si sa di che) quasi tutta la Giunta Consiliare (ad eccezione di qualche Assessore – “assente giustificato”!), nonché le rappresentanze dei vari Municipi, a sfilare in un corteo multi-colorato, abbastanza starnazzante, nonché discintamente svestito.Probabilmente nessun “Ufficio Stampa” aveva avvertito il Signor Sindaco Ignazio Marino (dato che come egli stesso ha dichiarato “i giornali non li legge, ma li usa per incartare il pesce e le uova”) che la mattina dello stesso giorno avrebbe potuto presenziare anche al raduno dei Boy Scout in piazza San Pietro, alla presenza di Papa Francesco. Il poliedrico sindaco dopo aver così partecipato ad un incontro festoso in una location benedicente e santificante, si sarebbe potuto poi immergersi in un corteo con decise caratterizzazioni dissacratorie e forse un po’ luxuriose  

…. Quanta nostalgia per i bei tempi in cui nelle Aule di Montecitorio era presente la signora Ilona Staller, anziché certi altri personaggi, orgogliosi rappresentanti di una “casta” dai dubbi gusti estetici e dai sessi incerti che, tramite l’appoggio dei media e di forti interessi lobbystici, cercano di imporre i loro “modelli culturali”  nonché importanti modificazioni nella struttura familiare, con l’introduzione del “Genitore 1 / Genitore 2″.

Giuliano MARCHETTI 

p.s. >  un consiglio a rileggere  cortesemente alcuni interventi già pubblicati su questo web, come indicati nei TAG 


Giuliano Marchetti

Direttore Editoriale di Consulpress, Commercialista e Revisore Contabile.