
Tutti al voto
TUTTI AL VOTO ? IMMIGRATI ED EXTRA IMMIGRATI
Riteniamo che un immigrato comunitario, ovviamente munito di certificato elettorale può, a buon diritto votare: un diritto sancito e regolato da trattati dell Unione Europea.
Per quanto riguarda tutti gli altri immigrati extraconunitari, per l’ appunto, è necessario, allo scopo di accedere alle liste elettorali, raggiungere il traguardo della cittadinanza. Chi può dichiarare che la popolazione extracominitaria , in toto, residente, autorizzata o meno, ha il diritto-dovere del voto? Un diritto riconosciuto al cittadino comunitario, per alcune elezioni, ma non è detto che questo diritto possa essere esteso anche ad altri. A questo proposito riportiamo integralmente un comunicato stampa di ANOLF “Associazione Nazionale Oltre Frontiere”
Sede legale e Presidenza:
Via Monte Velino n.63 67051 Avezzano (AQ)
Iscritta con il n° A/14/2000/RM al registro delle associazioni che svolgono attività a favore degli immigrati (art. 54 D.P.R. n° 394/99)
DATECI IL DIRITTO DI ELETTORATO ATTIVO………..
La febbre delle elezioni comincia a sentirsi dappertutto, ma quelli che non si preoccupano più del dovuto sono solo gli immigrati e, in modo particolare, gli extracomunitari i quali possono partecipare solo alle primarie.
In queste consultazioni non si va votare per i programmi che presentano i candidati ma solo sulla base delle conoscenze e l’amicizie che ognuno di noi stranieri ha sul territorio.
Poi la “storia” finisce e ce ne torniamo ad essere degli invisibili. Siamo quelli che portano solo i problemi, con il dovere di pagare le tasse e nessun diritto di partecipare alla vita pubblica, essere scelto o scegliere.
Da un po’ di tempo, ci è stata data la possibilità di partecipare ad alcuni concorsi ma non possiamo farlo in quelli dove viene esercitata la potestà statale, ciò in Magistratura e nelle forze dell’ordine. Ma perché non possiamo votare? E’ giusto che un comunitario, che, magari, è presente nel territorio italiano da soli tre mesi, può votare se è munito solo di una tesserina elettorale e un immigrato, che ha cinque, otto e dieci anni di residenza in Italia,non può esercitare questo sacrosanto diritto? Un comunitario che non conosce nessuno, che non sa la lingua, che non ha dato niente all’Italia ha il diritto di votare e un immigrato che vorrebbe tanto essere parte attiva nella scelta dell’Organismo Amministrativo dello Stato, anche se vive da tanti anni, non può? Chi ci rappresenta? Speriamo che qualcuno provvederà a sanare questa situazione proponendo, magari, che chi ha una carta di soggiorno potrà essere cittadino con tutti i Diritti Fondamentali riconosciuti dalla Nazione Italiana. Forse le problematiche si comincerebbero a risolversi e la discriminazione sarebbe meno profonda…… ( Dott.ssa Nusha ZHUBA Mediatrice Culturale A.N.O.L.F.)
Va da se che tutto si puo modificare e adattare alle nuove esigenze demografiche e geografiche.