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Vasco Magrini – Aviatore

EFFEMERIDI per un ASSO dell’ AVIAZIONE  –   Il 30 luglio 1961 durante una manifestazione aviatoria morì a Luni, vicino a Sarzana (La Spezia) Vasco Magrini del quale si può vedere un bel busto marmoreo all’Aeroporto fiorentino di Peretola.  Fu un asso della Caccia italiana nella Prima e nella Seconda guerra mondiale, compreso l’ultimo periodo della scelta repubblicana dell’ultimo fascismo. 

Magrini, come pilota acrobatico, fu famoso in pace tra le due guerre e dopo la Seconda. Memorabili restano il suo passaggio aereo sotto il ponte delle Cascine; notissimi ad esempio il lancio del pallone al calcio d’inizio del campionato della Fiorentina nel nuovo stadio comunale “Giovanni Berta” nel 1931 e l’atterraggio che fece sui binari della Stazione Centrale.

Il brevetto di pilota lo aveva preso nel 1916 a Venaria Reale (Torino), giusto in tempo per partecipare alla Grande guerra. Ma fu a Firenze, alla sua città, che dette molto: dalla nascita dell’Aeroclub cittadino alla sua attività di istruttore di volo decisiva nella formazione di decine di piloti diventati in seguito famosi.
Costante anche la sua presenza nella vita politica della città con i segnali del suo passaggio, dai tempi dello squadrismo fascista, durante il quale, nel 1921, gli capitò anche di cadere con un aereo Caudron a Campi Bisenzio, vicino Prato, assieme al campione di ciclismo Luigi Pontecchi – che in quella occasione perse la vita -, durante un giro propagandistico, forse abbattuto da un colpo di arma da fuoco, come scoprì la perizia trovando il foro di un proiettile nel serbatoio; fino ai tempi della militanza missina (fu anche consigliere comunale del MSI fino al 1957) con i suoi lanci di volantini elettorali sulle piazze della città, fino al rituale mazzo di fiori che centrava il palco dell’oratore missino in piazza della Signoria, davanti alla Loggia dei Lanzi. L’affetto dei fiorentini per Vasco Magrini lo si vide bene nel 1925 quando poté acquistare un biplano solo grazie ad una sottoscrizione popolare in città.

Oggi il Comune di Firenze gli ha dedicato una piazza nei pressi dell’Aeroporto “Amerigo Vespucci”.
Ho un lontanissimo, purtroppo molto sbiadito, ricordo personale di bambino perché Magrini e il mio babbo erano amici. So per certo che mancai per un soffio il mio “battesimo dell’aria” con lui.

Amerino GRIFFINI