Verso il Referendum Costituzionale
REFERENDUM, QUORUM, Democrazia (?) & Responsabilità
Dopo il Referendum su cui il Paese è stato chiamato al voto il 17 Aprile (ove, purtroppo, ha stravinto l’assenteismo) si inizia oramai a guardare con grande attenzione (o preoccupazione) il prossimo referendum che riguarderà la riforma costituzionale. Su questo web, sono già apparsi alcuni articoli riguardanti il referendum sulle trivellazioni e i giacimenti petroliferi in mare e si è discusso altresì sulla opportunità di vincolare la validità dello stesso referendum alla mannaia del quorum. Io ho ritenuto corretto esercitare il diritto di voto ed ho espreeso chiaramente il mio NO, … che è stato surclassato da milioni di SI ma, causa l’assenteismo, i SI – pur raggiungendo percentuali bulgare sul totale dei votanti – hanno perso con buona pace degli opinabili e presunti valori della democrazia !
Pertanto, archiviato un referendum, se ne introduce subito un altro ed ecco che ora, anche su questo web, verranno ospitati i comunicati dei vari comitati che già stanno iniziando a puntare le proprie artiglierie contro i rispettivi avversari, per la prossima consultazione referendaria.
A questo punto ritengo opportuna una precisazione personale, dato il mio ruolo di Direttore Editoriale della CONSUL PRESS, per annunciare che la stessa non si schiererà a favore o contro le motivazioni del SI o del NO; pertanto ogni Redattore ed ogni Collaboratore potrà esprimere liberamente le proprie convinzioni, cosi come verranno pubblicati più interventi di autorevoli Commentatori, senza alcuna preclusione verso le loro tesi. Debbo comunque evidenziare che tale problema per me è particolarmente inquietante, data la mia pluriennale adesione al C.E.S.I. – CENTRO NAZIONALE STUDI POLITICI ED INIZIATIVE CULTURALI, con cui credo aver sempre collaborato lealmente, condividendo e sostenendo le relative iniziative ed attività. Il C.E.S.I. è infatti fermamente e motivatamente schierato per il NO, avendo deciso di scegliere tale linea. Io invece sono per il SI, mosso da motivazioni essenzialmente soggettive, non ritenendo assolutamente che “questa Costituzione” debba essere né difesa, né amata, né considerata immodificabile.
Ciononostante, le argomentazioni del C.E.S.I. nel corso di tale competizione referendaria troveranno su questo web la più ampia diffusione … mentre da parte mia, con un circostanziato prossimo intervento, provvederò ad esporre le ragioni della mia scelta personale. D’altra parte, la mia posizione sulla Costituzione Italiana è ben distante e diversa da quella espressa da Roberto Benigni.
Giuliano Marchetti