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XVIII Compleanno per l’ ISBEM

*ISBEM è maggiorenne  (25 Maggio 1999-2016): grazie a TUTTI!  …..  e  AD MAIORA 

Ogni miglioramento nei servizi sanitari – quindi la soluzione dei molteplici problemi inerenti la Salute – discende dalle innovazioni generate dalla ricerca e dalle competenze acquisite dagli individui con la formazione. La diffusione e la pratica di questa cultura moderna nel Mezzogiorno era l’obiettivo primario delle Istituzioni pubbliche e private che il 25 Maggio 1999 costituirono l’ISBEM a Brindisi (isbem.it). Ospitato dal Comune di Mesagne in un convento del XVI secolo,  che si trasforma giorno dopo giorno in un Monastero del 3° Millennio (isbem.it/m3m), questo piccolo istituto ha ora 45 Soci, italiani e non. Non ha scopi di lucro e si ispira al Paradigma del Dono, con il fine specifico di promuovere l’Innovazione Sociale attraverso le attività scientifiche, la formazione e i servizi avanzati che, con l’impegno di molti, produrranno naturalmente risultati e benessere per gli individui e la comunità.

I tanti giovani che intendono adoperarsi per la crescita del PIANETA SALUTE possono trovare nell’ISBEM un luogo dove perfezionare gli studi universitari e fare ricerca con il Dottorato, al fine di acquisire le competenze necessarie così importanti nel mondo del lavoro globalizzato. A valle degli oltre 50 dottori di ricerca già formati, solo negli ultimi tre anni, grazie al 5×1000, l’ISBEM ha potuto attivare 5 borse di dottorato di Ricerca in varie Università (Unisalento, Genova e Pisa), cioè Atenei che hanno straordinari gruppi di ricerca dove si possono preparare i giovani prima di scaricare potenza nel territorio. Inoltre, essendo stato selezionato dal progetto PhD ITalents, (su iniziativa del MIUR, della Confindustria e della Conferenza dei Rettori), ISBEM sta creando un modello virtuoso di orientamento, informazione, impiego dei dottori di ricerca assumendoli per attività di ricerca e di sviluppo in settori quali l’osteoporosi, la biomeccanica posturale, le malattie cardiovascolari, la psicologia della salute, etc., etc..

Anche se non tutti conclusi con l’impatto previsto al loro avvio, in 17 anni, l’ISBEM ha svolto vari progetti, alcuni di grande successo anche internazionale. Così, grazie alla ricerca e alle capacità progettuali si sono accumulate competenze in settori quali epidemiologia, psicologia della salute, postura, tecnologie per la prevenzione, buone pratiche per la Salute e l’Ambiente oltre che per l’Alimentazione e gli Stili di Vita. Tale operatività, invero lodevole, potrebbe consolidarsi al meglio se il 5×1000 – che genera denaro utile per far muovere ai giovani i primi passi nella Ricerca Scientifica – fosse destinato dai Cittadini ad istituti come l’ISBEM o alle Università del territorio. Al contrario, da almeno 9 anni, una cifra fra 25 e 30 milioni di € va fuori dalla Regione Puglia perché molti cittadini (7 su 10) destinano tale importante contributo a istituzioni lontane, cioè un fenomeno di autolesionismo, forse inconsapevole, che induce ad amare riflessioni per il grave impatto che ha sulla fuga dei cervelli dal Mezzogiorno.

Presso il Convento dei Cappuccini, Monastero del 3° Millennio, sono oggi attivi laboratori per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e dell’osteoporosi; a breve sarà aperto uno sportello sociale dove si potranno effettuare esami gratuiti, con vari servizi innovativi fra cui la seconda opinione medica. Inoltre, ISBEM organizza i corsi COPU e Test_FOR_PI.SA. per l’ammissione a medicina e alle professioni sanitarie, oltre che corsi in statistica e trials clinici riservati a laureati, giovani e senior. Peraltro, in meno di un anno, si sono avviati progetti con le Scuole del territorio per sperimentare le nuove forme di apprendimento, con l’Alternanza Scuola Lavoro, coi Laboratori Territoriali per l’Occupabilità, coi Poli tematici, coi Cluster, etc.

Conclusa la ricapitalizzazione, l’ISBEM vuole perseguire una visione strategica che lo accrediti nel Mezzogiorno come uno dei poli di riferimento per l’Innovazione Sociale e il Paradigma del Dono, senza i quali nessuna Comunità può, ragionevolmente, porsi obiettivi di grande livello, in settori come la Salute, l’Ambiente e la Cultura. Le sfide da vincere sono vere e proprie opportunità:

  1. Le scadenze periodiche da cogliere per sottoporre progetti e programmi di ricerca, di formazione e di promozione dell’innovazione sociale provenienti dai bandi dell’Unione Europea (Horizon 2020, Erasmus Plus, Europe For Citizen’s, Life, Justice, Creative Europe, Health, etc.), sia dai bandi dei Ministeri e delle Regioni che dalle Fondazioni e dai Benefattori;
  2. I risultati generati dalle buone pratiche finora maturate, da valorizzare economicamente e scientificamente, in modo da consolidare e migliorare le competenze acquisite, inclusa la capacità di attrarre giovani e di formare nuovi ricercatori nel Pianeta Salute in una dimensione europea globale;
  3. Il progetto strategico Monastero del Terzo Millennio, avviato a Mesagne e già presentato all’estero, da sperimentare in un contesto multi-culturale ricco di presente e futuro europeo;
  4. Una gamma di servizi avanzati a beneficio dei Cittadini, con uno schema innovativo, in sinergia con i vari Attori del progresso per produrre Salute su larga scala (sanità leggera);
  5. Una Fondazione di Comunità in cui aggregare i soggetti espressione delle realtà locali per infrastrutturare il capitale sociale e promuovere l’imprenditoria innovativa secondo i principi di solidarietà e sussidiarietà, per cui i giovani diverranno capaci di assumersi con generosità e competenza le responsabilità per generare progetti esemplari, pur in sistemi complessi.

*Alessandro Distante, Presidente ISBEM