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Doha svela il Katara Plaza

Nel Qatar in pieno sviluppo continuano a proliferare i cantieri a vocazione turistica e commerciale nella capitale Doha. Tra i nuovi progetti, quello del centro commerciale “Katara Plaza”, sempre nella capitale, si distingue per il suo design originale. Il centro sarà inaugurato nel settembre del 2016.

Un’immagine del futuro centro commerciale “Katara Plaza” di Doha 

Lo spazio di 38.000 m2 ospiterà le Galeries Lafayette (13.800 m2 su tre piani), una trentina di boutique su una superficie di 18.000 m2, un centro totalmente dedicato al bambino (3.400 m2) ospitato in un edificio un po’ kitsch fatto a forma di pacchetto regalo che propone marchi, ristorazione e attività dedicate, una spa Evian (2.800 m2) e 2.000 posti auto.

Il progetto è stato presentato l’8 marzo a Doha davanti a una platea di personalità, come Patrick Chalhoub, il patron del gruppo omonimo leader del lusso in Medio Oriente o l’ambasciatore francese in Qatar, Eric Chevallier. Erano presenti anche i rappresentanti di molte griffe, da Gucci a Dolce & Gabbana, passando per Cartier.

Il centro commerciale, che presenterà due grandi ali di edifici lungo un viale alberato, in uno stile architettonico vittoriano con vari ordini di colonne, sarà dotato di un inedito sistema di climatizzazione all’aria aperta, che permetterà ai visitatori di attraversare i vialetti e l’ampio cortile senza soffrire per l’insopportabile calura estiva locale. Un sistema studiato per gli stadi del Qatar, che ospiteranno la Coppa del Mondo di calcio nel 2022.

Il “Katara Plaza” sarà collocato nella zona centrale del sito di Katara, che si estende per più di 2 milioni di metri quadrati tra il centro affaristico di West Bay e il nuovo quartiere residenziale di lusso The Pearl, a Nord di Doha. Il mall fa infatti parte di un vasto progetto immobiliare lanciato nel 2010, che prevede un immenso “villaggio culturale” costruito in questi ultimi anni, con moschee, un anfiteatro all’aria aperta, un teatro dell’opera in stile italiano, un teatro d’arte drammatica, una sala da concerti, ecc. Il progetto dovrebbe anche ospitare due nuovi quartieri residenziali.

Il centro commerciale “Katara Plaza” dovrebbe essere inaugurato nel settembre 2016 –  (Photo: FashionMag.com DM)

Questo ambizioso progetto di Katara è promosso dal governo dell’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al-Thani, che ne è l’investitore principale. La costruzione del centro commerciale sarà finanziata con 250 milioni di dollari (233 milioni di euro) da parte del governo, mentre Ali Bin Ali Group (ABA Group), leader nella distribuzione in Qatar con l’80% del mercato dei beni di largo consumo e gestore del centro, investirà 200 milioni di dollari (187 milioni di euro). Quest’ultimo ha firmato un contratto di locazione della durata di 20 anni.

Il gruppo Ali Bin Ali opera da 60 anni in vari settori, tra i quali quello della distribuzione, in particolare con marchi di orologi e gioielli (Cartier, Dunhill, Montblanc, Panerai, Van Cleef & Arpels), che commercializza attraverso delle boutique a nome proprio e in alcuni store multimarca ABA Watches & Jewelry di sua proprietà, mentre nella moda distribuisce tra gli altri Ermanno Scervino e Philipp Plein.

Per il “Katara Plaza”, Ali Bin Ali nutre grandi ambizioni. Il suo obiettivo è di attirare una clientela selezionata con un posizionamento che va da un medio-alto di gamma al lusso accessibile fino all’alta gamma. Il centro non avrà dunque supermercati, né aree ristoro, ma dei veri ristoranti (7, dei quali 4 all’interno delle Galeries Lafayette), una galleria d’arte e un negozio di antichità.

Il “Katara Plaza” ospiterà un centro interamente dedicato al mondo del bambino in un edificio fatto a forma di pacchetto regalo  

Dei marchi selezionati per il “Katara Plaza”, nessun nome è stato ancora svelato. Solo la casa di gioielleria Graff ha firmato sicuramente per uno spazio di 85 m2. Secondo le nostre informazioni, Saint Laurent vorrebbe acquisirvi 500 m2. Tutto si giocherà nella ricerca di un equilibrio tra marchi di media gamma, un lusso più accessibile e l’altissimo di gamma. Un sottile bilanciamento tra i brand presenti nelle boutique monomarca e quelli che si trovano all’interno dei grandi magazzini Galeries Lafayette, ma anche fra le griffe del portafoglio di Ali Bin Ali e le altre marche.

“Vogliamo offrire il giusto mix. Non sarà un mall ABA. Il numero di negozi dipenderà dal numero di metri quadrati richiesti dai brand, che oggi esigono delle superfici molto più grandi rispetto al passato. Siamo pronti a scommettere sul grande potenziale del sito, che accoglie già molti milioni di visitatori”, indica il presidente del gruppo, Nabeel Ali Bin Ali.

fonte fashionmag, Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)