AltaRoma si sblocca
A quanto si apprende, sarà Florio ad occuparsi dei «numeri», della parte economica. Oltre a Massimo Tabacchiera, non è entrata Maria Luisa Frisa, mentre sono stati confermati Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia e Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine. Rispetto al vecchio cda, invece, l’unico nome riconfermato è quello di Silvia Venturini Fendi, che resterà presidente.
«Alta Roma è salva. L’accordo sul cda è il primo passo necessario che porterà al rilancio della moda a Roma». Così l’assessore alla Roma Produttiva, Marta Leonori, alla luce della nomina del nuovo
cda a cinque di AltaRoma da parte dell’assemblea dei soci, riunitasi questa mattina in via dell’Umiltà. «Siamo molto soddisfatti di un risultato che deriva da un accordo di tutti i soci non solo sui nomi, ma anche sull’indirizzo strategico di Alta Roma. Chiederemo
ai componenti del Cda di elaborare un piano industriale già delineato – ha aggiunto – che si concentri sulla valorizzazione dei giovani e della creatività, partendo da una maggiore internazionalizzazione, e che valorizzi tutte le realtà artigianali, creative e legate al fashion nella nostra città».
Riferendosi al nuovo Cda, Leonori ha parlato di «una composizione di altissimo livello e carattere internazionale che non tralascia la realtà romana, ma che ci dà grandissime aspettative secondo le linee che avevamo stabilito, anche concordandole con il Ministero dello Sviluppo economico». A chi le ha chiesto se Alta Roma può a questo punto ambire a ricevere i fondi del Governo, Leonori ha replicato: «Andrà presentato un progetto al Mise», sottolineando però che «la composizione dei nomi e l’indirizzo verso cui andare sono in linea con quanto aveva richiesto anche il viceministro Calenda».