Skip to main content

Max Mara ed il Whitney Museum

Max Mara insieme al Whitney Museum per inaugurare, questa sera 24 aprile, la nuova location del museo nel Meatpacking District di New York, progettata da Renzo Piano Building Workshop, che ha collaborato con la griffe italiana anche alla realizzazione di una nuova borsa, la Whitney Bag.

Max Mara non ha rivelato l’investimento sostenuto per la sponsorizzazione al museo (che aprirà al pubblico l’1 maggio), ma in un’intervista pubblicata oggi su Il sole 24 ore, il presidente del gruppo, Luigi Maramotti, ha spiegato come quello statunitense sia un mercato sempre più importante per Max Mara.

 «Il 2014 – ha dichiarato – è stato un anno difficile. Il nostro fatturato crescerà a una cifra rispetto agli 1,3 miliardi del 2013. Ma negli Usa siamo andati in controtendenza: i ricavi sono arrivati a circa il 10% del totale, 130 milioni, in salita del 25%, e ora gli Stati Uniti sono il quarto mercato dopo Europa, Cina e Giappone».

In anticipo di 24 ore sulla serata di gala per l’opening del museo, Max Mara ha presentato la nuova borsa, che si ispira alla facciata e alle proporzioni del nuovo Whitney Museum.

«È la prima volta  – ha detto il numero uno del gruppo emiliano al quotidiano – che il Renzo Piano Building Workshop disegna una borsa, ne siamo orgogliosi. L’edizione limitata in 250 pezzi appena arrivata nei negozi, sarà anche nel museum shop del Whitney. Nel 2014 gli accessori per Max Mara sono cresciuti a doppia cifra in quasi tutti i mercati, anche se il nostro core business resta l’abbigliamento».

Nel futuro di Max Mara non ci sono solo gli accessori. Come ha ricordato lo stesso Maramotti al Sole24ore. «Personalmente credo che ci sia stata un po’ di “ubriacatura” sugli accessori. Ora c’è un nuovo interesse per il ready-to-wear e noi abbiamo molti progetti, come quello sul tailleur su misura e penso che a Reggio Emilia abbiamo la più bella fabbrica di cappotti al mondo».

 articolo via fahionmagazine.it