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Il profumo dell’Arte e dell’Amicizia

UNA MOSTRA d’ ARTE per l’AMICIZIA: IL PROFUMO di DUE  VITE di ARTISTI

In occasione degli scambi culturali IRAN –  ITALIA , a Roma la “KEY Gallery” ha ospitato, al termine della I^ decade di maggio, questa mostra d’arte figurativa ad ampio spettro.  L’ingresso è in via Nomentana 231, nel cuore del quartiere Trieste: si scendono tre gradini e l’effetto è affascinante: tre ampie sale con due salette a parte, volte a botti a sesto ribassato con mattoni a crudo. L’iniziativa, organizzata dallo Studio SCOPELLITI-UGOLINI, è stata sponsorizzata anche dal Club KIWANIS ROMA – GIULIO CESARE, sempre interessato ad ampliare l’obbiettivo in presenza di cultura o di sociale al di là delle proprie finalità specifiche a favore dell’infanzia.

Oltre allo Studio Scopelliti-Ugolini, organizzatore dell’evento, ai piedi della scaletta l’acco-glienza veniva effettuata dal munifico “Casale del Giglio” che rallegrava calorosamente i visitatori con qualche calici di ottimo vino, serviti su un piatto di informazioni, inviti, inchini e gentilezze. A parte la leggera euforia e l’impatto con Soraya (una gentildonna bella come le sue “ave“ delle Mille ed una Notte) che ha interessava i visitatori con la particolare attività di erboristica specializzata in profumi, balsami, medicinali, la mostra puntava su due celebrità:

–       l’iraniano MEYSAM POUSHI NIA – presentato agli intervenuti dal critico d’arte Slim Marzicola –  con le fotografie di mercati, donne, uomini, gruppi, fiori e visioni particolari della sua nazione.

–      L’ italiano LUCIANO ALBERTI – presentato agli intervenuti dal critico d’arte Aldo Albani – pittore foriero di nuove tecniche pittoriche che avvicinano i suoi oli alla più pura e classica arte fotografica.

Entrambi piacevoli e con opere godibilissime, nonostante i soggetti di Meysam talvolta siano più spiati che osservati ed  i quadri di Alberti abbiano, a fronte della tecnica nuova, un insieme di visioni consuete. L’interesse destato dal modo nuovo di usare spatola o pennello non è sfuggita né a critici, né a galleristi, che hanno elevato le quote di stima notevolmente, e portato la considerazione dell’artista al mondo degli osservatori ad un buon livello. Da canto suo Meysam, discreto e pronto al sorriso, non si è tirato indietro da riproduzioni tramite ombre-luci sperimentali e suggestioni di ombre portate su soggetti in pieno sole, invito a scendere nelle sue città da noi lontane.

Al termine del vernissage Luciano Alberti ha donato una sua opera all’ Associazione “ROMAIL – Vanessa Verdecchia” e Meysam Poushina Nia ha donato una sua opera all’AVIS – Provinciale di Roma.  Un grazie a loro, nonché  al Presidente del Municipio II ed ad Agnese Micozzi – Assessore alla Cultura dello stesso Municipio, simpatica signora piena di iniziative importanti in questo campo e rivolte all’amicizia sempre possibile se espressa in parole di arte e cultura fra i popoli spesso più che diversi o allontanati dal freddo mercato e dalla gelida, quando unico filo, economia mondiale.

Marilù GIANNONE