Cosa c’è nella Nutella?
A vederla così, la crema alla nocciola più famosa, ha ben poco di irresistibile. Come riportato da Il Fatto Alimentare la Nutella ritratta da Verbraucherzentrale Hamburg, organizzazione tedesca che si occupa di consumi e informazione, non fa di certo pronunciare la famosa frase “che mondo sarebbe senza Nutella”.
Due redattrici, hanno messo prima sul tavolo e poi nel barattolo tutti gli ingredienti presenti in etichetta ed è uscito un barattolo che di cioccolato e di goloso ha poco e niente, solo tanto zucchero bianco e olio di palma e pochissimo cacao, latte e nocciole.
Non è la prima volta che si mette in dubbio la bontà del prodotto Ferrero, tanto che l’azienda dolciaria ha cercato di mettere le mani avanti, e nel sito dedicato c’è tutto il racconto sull’origine dei suoi ingredienti. Si scopre che tutto lo zucchero utilizzato non è esclusivamente bianco, raffinato: il 75% è zucchero di barbabietola e il restante 25% è zucchero di canna raffinato. Poi, “L’olio di palma – dicono alla Ferrero, sul loro sito – rende la Nutella cremosa ed esalta il gusto degli altri ingredienti. E proviene da Malesia, Papua Nuova Guinea e Brasile, da piantagioni certificate RSPO”.
“Alla Ferrero va il merito di essere stata la prima azienda italiana a preoccuparsi della sostenibilità di questo ingrediente, ma questo non basta – dice Roberto La Pira, direttore de Il Fatto Alimentare – come consumatori vorremmo avere la possibilità di scegliere. Invece continuiamo a trovare in vendita quasi esclusivamente prodotti con olio di palma. Dopo la nostra petizione 15 catene di supermercati si sono impegnate a ridurre o eliminare il grasso tropicale dai loro prodotti, altre lo hanno tolto come Misura e Gentilini e altre ancora come Barilla si sono impegnate a ridurne l’utilizzo, ma sono ancora poche. Sappiamo che è un processo lungo e complesso cambiare la ricetta di un prodotto, ma si può fare tranquillamente senza grossi problemi. Nel frattempo abbiamo solo una mossa a disposizione, oggi sappiamo dove c’è l’olio di palma e possiamo evitare di comprare i prodotti”.