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La Cessione del Credito

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LA CESSIONE DEL CREDITO

La cessione dei crediti d’impresa è disciplinata dalla Legge 21 febbraio 1991 n. 52, e in via alternativa dalle norme del Codice Civile (art. 1260 e seguenti)

Le cessioni possono avere finalità diverse:

. garanzia da rischio d’insolvenza quando non vi è azione di regresso nei confronti del cedente (pro-soluto)

. finanziaria, quando il cessionario anticipa al cedente degli ammontari a fronte dei crediti ceduti (pro solvendo, limitatamente all’importo anticipato)

. mandato all’incasso, quando ci si limita alla riscossione per conto del cedente.

[list style=”square”][list_item]CESSIONE DI CREDITI AL SERVIZIO DEL DEBITO[/list_item][/list]

Il debitore senza liquidità cede i propri crediti a scadere o scaduti al servizio del debito v/ Creditimpresa derivante dalla cessione da parte del suo fornitore a Creditimpresa stessa (recupero)

[list style=”square”][list_item]CESSIONE DI CREDITI A GARANZIA DI DEBITI VERSO FORNITORI[/list_item][/list]

il creditore ALFA che non intende smobilizzare i propri crediti li cede a Creditimpresa: al proprio fornitore BETA rilascia un voucher a garanzia del debito. Se il voucher viene notificato a Creditimpresa le eventuali disponibilità a favore del creditore ALFA (derivanti dagli incassi) verranno utilizzate per soddisfare BETA (su disposizione). Il suo debito è coperto da un attivo da realizzare!

[list style=”square”][list_item]CESSIONE DI CREDITI DA UTILIZZARE IN COMPENSAZIONE CON DEBITI (alternativa alla liquidità)[/list_item][/list]

il creditore ALFA, che non intende smobilizzare i propri crediti a scadere, li cede a Creditimpresa: al proprio fornitore BETA rilascia un voucher a garanzia del debito. Il voucher viene notificato a Creditimpresa insieme alla cessione del proprio credito e Creditimpresaconfermerà la disponibilità. Nel momento in cui il debitore GAMMA pagherà si procederà a compensazione legale per cui BETA viene soddisfatto, fino al 100% del proprio credito da parte di Creditimpresa, indipendentemente dalla volontà di ALFA. Eventuali eccedenze verranno riconosciute ad ALFA.

[list style=”square”][list_item]CESSIONE DEI CREDITI DA PARTE DI SOGGETTI PROSSIMI A PROCEDURE CONCORSUALI[/list_item][/list]

Il creditore ALFA che si trova in stato di difficoltà e non riesce ad anticipare i propri crediti, cedendoli a Creditimpresa potrebbe evitare canalizzazioni di incassi su Banche creditrici e salvaguardare un minimo di liquidità. I creditori di ALFA, di converso, cedendo i crediti a Creditimpresa potrebbero vedersi riconosciuto fino al 100% del loro credito anche qualora ALFA entrasse in procedura concorsuale poiché Creditimpresa può operare COMPENSAZIONE ai sensi dell’art 56 della Legge Fallimentare, senza pericolo di revocatoria. Non soggetti a riparto come normali creditori chirografari !

[list style=”square”][list_item]CESSIONE CREDITI INESIGIBILI[/list_item][/list]

Corrispettivo simbolico contro eliminazione dalle scritture dei crediti irrecuperabili con  determinazione perdita certa ai fini fiscali.

CREDITO ALL’ECONOMIA

LE BANCHE NON DANNO SOLUZIONI ALLE IMPRESE

Questa la sintesi del Convegno tenuto alla LIUC di Castellanza nel mese di giugno.. Catry Ostinelli, docente LIUC, ha evidenziato i difetti di comunicazioe tra banca e cliente: questo non propone solo un indebitamento sostenibile ma chiede alle Banche di capire il suo business. La capacità delle Banche di valutare i progetti, ha detto Masciandaro di Yamamay, è rimasta ferma a molto tempo fa. Anzi c’è stata una regressione perché l’interlocutore bancario ti chiede lavoro e non ti propone soluzioni, pronto a chiedere il rientro non appena si colgono i primi segnali di deterioramento.

Fare credito ha sempre significato anticipare l’occorrente per realizzare SUBITO un qualcosa che avrebbe dato dei frutti FUTURI, frutti che avrebbero consentito di ripagare il debito, saldare gli interessi e realizzare un plusvalore che avrebbe consentito di riattivare il ciclo economico.

A fronte del prestito, quindi, ci deve essere un investimento, un reddito certo o con un potenziale molto alto, un patrimonio redditizio. I prestiti per saldare debiti non sono produttivi!

L’attuale carenza di CREDITO è dettata da mancanza di investimenti, da redditi precari, da patrimoni improduttivi o che si stanno depauperando.

Si potevano anticipare materie prime, macchinari, prodotti, con promesse e garanzie, poi la facile LIQUIDITA’ ha drogato il mercato soprattutto quando si è ritenuto che la finanza, il semplice scambio di debiti, creasse ricchezza. Le Banche, una volta munifiche nel concedere credito anche sul nulla, ora hanno una maledetta paura di fare credito, forse perché hanno perso la sensibilità alla valutazione del rischio. Per paura del contenzioso e per gli altri oneri indiretti (ratios patrimoniali Basilea) preferiscono investire la liquidità in titoli di Stato (debiti contro debiti).

NUOVI STRUMENTI PER FINANZIARE LE IMPRESE

Il Centro Studi di Confindustria ha dedicato uno studio agli strumenti alternativi al credito bancario, da tempo individuati ma mai divenuti realmente efficaci. Crescita del capitale proprio delle imprese, Private equity e mezzanine finance, Mini bond, cartolarizzazione prestiti alle PMI, Bond di distretto e reti d’impresa, Confidi, Cdp e Fondo di Garanzia, Istituti di Credito Specializzati potrebbero essere tutte alternative.

Il Ministro dell’Economia, Saccomandi, promuove i Credit Funds (Fondi che erogano credito trasformando scadenze, rischi, liquidità). Un sistema finanziario “ombra” di intermediazione non bancaria all’economia.

Gli economisti Marco Onado, Guido Tabellini, Luigi Guiso hanno avanzato idee come i Covered Bond Purchase Programme o titoli da offrire direttamente sul mercato, saltando le Banche.

Gli Istituti di Credito Specializzati furono cancellati con la riforma del TUB del 1993 (20 anni or sono) a favore del modello di banca Universale, come sempre mal interpretato, come ebbe a dire al tempo l’ex Direttore Generale della Banca d’Italia Mario Sarcinelli: il modello di Banca universale non vuol dire che la Banca deve saper far tutto ma che una Banca deve fare quello che sa fare, senza avere vincoli e paletti che limitano l’operatività. Ne è derivato che la Banca, nel voler far tutto, ha perso di vista il proprio core business, quello di fare credito all’economia produttiva. Non sa più riconoscerla! In

Per questo TUTTE le ricette anzidette NON POSSONO OTTENERE RISULTATI ECLATANTI PERCHE’ TUTTA LA LIQUIDITA’ E’ BANCOCENTRICA, (LA BANCA EROGA) E LA BANCA RIMANE ANCORA IL LUOGO DEPUTATO ALLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO SPECIFICO DEL DEBITORE DI ULTIMA ISTANZA: L’IMPRESA. RUOLO CHE NON SA PIU’ SVOLGERE!  Se un corpo insegnante è inadeguato, come si può pretendere che la scuola insegni e formi adeguatamente le nuove generazioni? SI CERCANO  INSEGNANTI PREPARATI AL RUOLO ! CREDITIMPRESA !

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E’ DISPONIBILE, PER LA NOSTRA CLIENTELA, IL NUOVO DOSSIER CREDITI CON TUTTE LE NOVITA’, ANCHE FISCALI IN MERITO ALLA DEDUCIBILITA’ DELLE PERDITE SU CREDITI DI MODESTO VALORE, TENUTO CONTO DELLE NUMEROSE AUTOREVOLI INTERPRETAZIONI DEL DL 83/2012  IL DOSSIER PUO’ ESSERE CONSULTATO NELL’AREA RISERVATA DEL NOSTRO SITO COME PUO’ ESSERNE RICHIESTA UNA EDIZIONE A STAMPA O SU FILE.

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