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NATALE e SOLSTIZIO

La cosa tristissima è che per entrambi, solo una piccola parte della popolazione di nostra terra li seguono, anche se straordinariamente importanti per la vita, in quanto determinano un rinnovamento sia materiale che spirituale. E’ la riprova che l’adesione alla Natura è ormai rarefatta o perduta, come la Parola Perduta del lato ancora buono e non affaristico della Massoneria.

Il solstizio ha come origine l’osservazione del corso del Sole dei nostri augusti progenitori, che facevano del cielo la loro guida per ogni cosa necessaria a vivere: la semina, il raccolto, il parto degli animali, ecc. In una certa giornata l’astro sembrava fermarsi, poi riprendeva il cammino e la luce durava di più nel giorno, a partire dalla lontana estate, quando la luce sembrava iniziare una discesa, e le foglie si abbrunavano, ed il cielo si velava o si annuvolava. Si parla di uomini al di là del Paleolitico Superiore, visto che gli scienziati sostengono che bisogna arretrare la comparsa dell’uomo di molto ancora: la terra era diversa, più umida, più verde, soprattutto era pulita, in ogni senso.

L’uomo, forse un arcaico Ciàula, ha guardato il cielo, si è raccolto con gli amici ad osservare, e poi ha alzato le mani in offerta, chiamando dio quel globo di luce che lo faceva vivere, dicendolo figlio dell’Inconoscibile, ed ha fatto festa, accendendo fuochi per inneggiare alla luce che ritorna.images (1)

Ma la luce, – avrà pensato – c’è anche quando il sole non appare, e dunque con il Solstizio (Sol, ed il verbo stare) ha chiamato dea anche la Luce (energia dinamica).

Tutto questo ha passato secoli, ha avuto cento e più nomi, cento e più riti, e feste nelle quali si abbandonavano usi nocivi e si cercava di rinnovare e la scansione di quel misterioso passaggio chiamato tempo è apparsa come un ciclo che invecchia e che ritorna con uno giovane, con la Luce sempre intatta.

A nessuno importa più, nessuno ci fa più caso.

Dopo secoli nei quali alcuni iniziati hanno provato a riammettere importanza a questa festa è venuto un Uomo che è tornato ad incarnare questo Grande Divino e gli uomini hanno celebrato il Natale come segno che la fraternità e l’amore erano tornati ad illuminare le vite, e hanno fatto coincidere con il Solstizio e la nascita del Dio dell’Alleanza, Mitra, anche la nascita di questo Uomo.

Nessuno l’osserva più. Il Solstizio è cosa di pedanterie di Astrologi, o soggetti di studio di Astronomi: il Natale è il Consumo senza fine, secondo il debole pensiero non eterno, ma eternizzabile , in modo da mangiare senza sosta e far comprare senza sosta. La Natura soffre e punisce questo continuo masticare oggetti, cibi, mari, animali, e che relega spirito, valore e tutto ciò che non può vedere e che non può comprare nella palude degli inutili e destabilizzanti.

L’essere umano, al seguito di questo imperante Dio mangione ed escretore di inquinamenti e disastri, non ha più ritrovato quel misterioso filo che lo legava benevolo alla terra ed alla luce, alla Natura insomma, ed è insordito, malsano, pieno solo di fobie, depressioni, schizofrenico. La Parola dell’Uomo sembra perduta e la Natura forse non vuole più frenargli la destra.

I Ministri non sanno più come raccogliere quei pochi che ancora credono: fanno di tutto e non fanno nulla perché salvaguardano il Potere. Il Natale tornerà quando essi lasceranno le menzogne dell’organizzazione religiosa e sembreranno apprezzare la logica semplice tipica dell’infanzia degli uomini; il Natale vedrà uomini in festa per quell’Uomo – Dio che ha tentato di farci tornare ad amare nella nostra Natura , le leggi della quale non passano, come non passano le parole sue.

Lasciate stare le favole, i finti martiri, la visione unicamente mortifera e lacrimosa della via che l’Uomo-DIO ha intrapresa, che non ha indicato come esempio il piangere sul muro, le decapitazioni, non ha chiamato santa la guerra: ci ha soltanto riempiti di luce del suo trionfo, perché anche la vita è realtà, e non solo la morte. Fate guerra alle mafie, all’egoismo satrapico, al lagno truffatore di chi sfrutta, tornate, voi prima di tutti, e partendo dal vostro intimo, a combattere per il filo che ci lega e che lega a quell’Uomo che ogni anno torna per noi, chiama , al di sopra di ogni difficoltà, e che vuole Salute, Bellezza, e soprattutto Amore.

                                                                                                      Marilù  GIANNONE