Tra collezionismo e designer spopolano le bambole alla moda
Il fenomeno delle Fashion Dolls o Bambolart sta dilagando, come ha confermato la recente mostra al Museo Vitaloni di Milano, o HauteDolls la rivista di settore di Los Angeles, ed è innegabile che le bambole, seguendo la logica più naturale della Pop Art, siano divenute prima oggetto di collezionismo, quindi manufatti di altissimo artigianato, ora vere e proprie opere d’arte, “sculture giocabili”, come le definisce Antonio Russo, il più grande collezionista di Barbie in Italia, anima della recente mostra al Mudec di Milano, ‘Barbie the Icon’ dedicata alla sua prediletta, il cui successo ha ufficializzato la nuova tendenza d’arte anche in Italia.
In Nickis Fabbrocile, napoletano trasferito a Milano, la passione per le bambole e la musica è andata di pari passo sin dall’infanzia. Non solo è stato il primo italiano a creare la sua linea originale di bambole, debuttando nel 2008 con la sua prima linea di OOAK (One Of A Kind) Barbie Doll chiamata “The Rose”, ma affermandosi come il primo artigiano a creare la sua personale bambola modello, declinata poi in pezzi unici realizzati a mano, totalmente made in Italy: Free Fantasy Dolls, ovvero Nymphs e Muses e molte altre, liberamente ispirate a storie di Vichinghe, donne presenti nella tradizione norrena, che vivono nel Nymphea Kindom, un mondo sospeso oltre la terra, a cui si accede attraverso una porta segreta, secondo le suggestioni letterarie inglesi della scuola di C.E.Lewis e la saga di Narnia.
Simboli di una femminilità forte, selvaggia, ma al contempo fortemente influenzate dall’alta moda più sperimentale, aggressive nel decor, ma dolenti e romantiche nello sguardo, le Muse e Ninfe guerriere di Nickis oltre ad un mondo fantastico, ora hanno la loro musica, scritta da Nickis e da lui prodotta: un progetto dal sapore anni ’80 come il colorato mondo iconico che lo ispira sul fronte visuale, in una logica di giocosa, romantica reinterpretazione teatralizzata dell’immaginario neo-gotico, new-romantic dei ruggenti ‘anni 80. Culto dei collezionisti proprio per il suo approccio di progetto d’arte integrale, i pezzi unici di Nickis hanno raggiunto quotazioni importanti sul mercato internazionale e sono state consacrate da una cover della rivista Haute Dolls e dall’inserimento tra i migliori fashion doll designers del globo nella pubblicazione russa The Finest Dolls of the World, oggi Bibbia degli imperdibili nel nuovo, aggressivo trend della Scultura Gioco. Il laboratorio di Nickis a Milano, dove ogni dettaglio viene creato personalmente dall’artista, è una specie di porta magica per entrare, giocando, nel suo mondo.
Per il collezionista Antonio Russo, tutto nasce da Barbie! Il movimento dei Fashion Dolls Designers nasce dal gioco, soprattutto in USA negli anni ’80, quando i primi bambini ad aver incontrato la madre di tutte le Fashion Dolls, Barbie, diventando adulti, hanno cominciato a collezionare il loro gioco di riferimento dell’infanzia: si partiva dall’oggetto nudo e si ‘giocava’ creando un nuovo look, un nuovo mondo, nel tempo è diventato una forma di artigianato molto alto, che implica un uso di tecniche e materiali diversi tra loro e difficili.
Anche Nickis è partito con la OOAK Barbie Doll “Rose”. “Credo infatti che la creatività del movimento di Fashion Dolls originali – spiega Russo – a cui appartiene Nickis, derivi anche da un’esigenza di libertà creativa frustrata nel momento in cui Barbie stessa è divenuta icona intoccabile, rinchiudendosi in uno steccato di canoni estetici e sociali che non si possono più mettere in discussione. Ecco allora che devono nascere nuovi oggetti su cui liberare la propria immaginazione. Nella mia collezione ho anche un bambola di Nickis, che considero un caso isolato nel panorama attuale, proprio per la caratteristica unica di aver creato un suo modello originale, un mondo parallelo con una sua topologia, bambole con diversi colori di pelle, sfumature di senso tra i vari pezzi e un progetto di base perfetto per la customizzazione. Nella realizzazione della mia bambola, Nickis mi ha ascoltato molto: volevo una principessa indiana d’America, un oggetto d’altissimo valore decorativo, una scultura posabile, ma al contempo perfettamente giocabile. Nickis è stato estremamente collaborativo, dimostrando il suo particolare rapporto con la committenza e sono molto felice dell’esito”.
Le Fashion Dolls sono bambole progettate per essere vestite in modo da riflettere le tendenze della moda. Sono costruite sia come giocattoli per le bambine che come pezzi da collezione per gli adulti. Le bambole sono in genere modellate sulle forme di ragazze adolescenti o donne adulte, anche se esistono varianti di bambole bambine, maschi e persino non umani. Sono generalmente realizzate in vinile o altri materiali plastici. Le antenate delle fashion dolls furono le bambole francesi in biscuit della metà del XIX secolo. La bambola Barbie è stata commercializzata dalla Mattel nel 1959 ed è attualmente la fashion doll più famosa, inoltre ha fissato gli standard per tutte le fashion doll create successivamente. Le dimensioni della Barbie (che è alta circa 30 cm) sono infatti state riprese da tutte le aziende produttrici di giocattoli che in seguito hanno realizzato bambole simili. Nel 2003 è stata lanciata sul mercato dei paesi del Medio Oriente la bambola Fulla, fashion doll destinata alle bambine di fede islamica. Nel 2001 hanno invece visto la luce la linea di bambole Bratz, prodotte dalla MGA Entertainment. La particolarità di queste fashion doll è la sproporzione della testa rispetto al corpo.
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