Intervista volante a Berlusconi & Bertolaso
Un’ INTERVISTA per CASO a “B & B”
Di solito, per un’intervista ad un esponente dello Stato, si prendono accordi preventivi con la segreteria relativa. Si sa, in questo momento è difficile questa procedura, per le elezioni comunali vicine e per quelle che sempre possono profilarsi.
Non succede, invece, che al portone della casa propria si trovi una ressa di personaggi della politica, tutti noti e variamente apprezzati, in attesa del Presidente BERLUSCONI, che presenta il candidato a Sindaco di Roma del PDL (?), GUIDO BERTOLASO.
Nella selva delle telecamere, delle macchine fotografiche in ripresa e dei microfoni tesi verso i volti degli onorevoli BRUNETTA, GASPARRI ed altri, è arrivato all’improvviso, scendendo da un’auto senza sfarzo e senza predellino, vicinissimo alla “scrivente” sorpresa ed invogliata a fare un’extra: dopo la presentazione del candidato, fra scatti e urtoni nelle costole, al Presidente ho chiesto se temeva un disgregamento della Destra, e lui ha risposto: ”No, perché Roma non sceglie un rappresentante politico, ma un Sindaco, cioè una persona adatta a far funzionare questa città magnifica ed eterna, quindi non vota solo uno di destra, ma votano i cittadini di Roma”.
D.- “Ma qual’è il programma del suo candidato, esattamente?” // R. – “Signora, di cose da fare per la Capitale ce n’è un mare. Cominceremo dal degrado, e questa è una sola parola che ne riunisce diverse, quali: le strade, la sicurezza, la protezione degli anziani e dei bambini, cioè scuole, alloggi, e le comunicazioni, la sanità, la pulizia,…. e tutto quello che serve adesso qui, perchè si è davvero arrivati al limite. Altri candidati dicono più o meno questo perché a nessuno sfugge la pietosa condizione di Roma, ed io aggiungo come loro anche la questione dolorosa degli immigrati e dei nomadi , ma sia ben chiaro, non sono qui a dire belle parole, senza sapere come risolvere i problemi, io sono qui perché vi assicuro che farò tutto il possibile, e presento BERTOLASO come a Milano e Napoli ho presentato un equivalente: un lavoratore serio e determinato, che parla poco ma che è duro e deciso a portare avanti il benessere di Roma e dei cittadini. L’ho visto lavorare, quando non mi avevano scippato il governo, contrastando la Costituzione e la volontà di popolo, e vi ricordo la sua efficienza”.
D. – “Presidente, cosa ne pensa di SALVINI?” // R. – “E’ un capo di un partito di destra, ma qui a Roma ha una percentuale di seguito bassissima. E non ha mai avuto in mano un’amministrazione difficile come la Capitale d’Italia. Roma è l’evidenza delle bellezze d’Italia, non possono finire in mano a chi è inesperto”.// D. – “Presidente, e GIORGIA MELONI? “// R.- “Non credo che anche lei abbia molto ascolto”.
La pressione di un macchinario per le riprese si fa più forte nella mia costola di sinistra, e mi vedo costretta a salutare BERLUSCONI e ringraziarlo. Inizia BERTOLASO a spiegare cosa intende fare, con poche parole e guardando tutti dritto in faccia: “ Quante volte sono stato presente su un luogo di tragedia fino a che non ho risolto i problemi ?” – esordisce – Roma è minacciata da una tracimazione di immondezza, di rifiuti e di corruzione. Sono qui per far star bene chi è pulito“.
Marilù GIANNONE