Zuckerberg: 48 ore in Italia
In t-shirt grigia, jeans e scarpe da ginnastica “Il vero motivo per cui sono venuto a Roma è trovare dei Pokémon” è una delle tante dichiarazioni (questa ovviamente comica!) che il fondatore di FaceBook ha detto nelle sue 48 ore italiane.
Mark Zuckerberg, dopo una sosta sul Lago di Como per il matrimonio del fondatore di Spotify, una visita all’Università di Modena e Reggio Emilia ed una cena nel noto ristorante di Bottura, oggi è arrivato a Roma.
Dopo una breve corsa al Colosseo, insieme con la moglie Priscilla Chan, ha incontrato Papa Francesco con il quale ha discusso principalmente di comunicazione e su come usare le nuove tecnologie nei paesi più poveri. Il pontefice poi sembra aver molto gradito lo strano dono fattogli dalla coppia, un modello di un progetto di un drone che porterà la connessione internet nelle zone più rurali soltanto sorvolandole. Successivamente Zuckerberg ha incontrato, a Palazzo Chigi, Matteo Renzi; diversi gli argomenti, dalla crescita occupazionale alla solidarietà per il terremoto. Al termine dell’incontro, altro scambio di doni; il Presidente del Consiglio ha regalato un’antica edizione del De Amicitia di Cicerone (Zuck è appassionato di Roma e letteratura latina “A scuola ho provato con spagnolo e francese, ma il problema era la pronuncia, col latino non devi parlare, per questo mi piaceva”) mentre Zuckerberg ha ricambiato, donando al premier un pezzo incorniciato del server originale di Facebook.
Ultimo appuntamento della giornata, dopo un cambio d’abito molto più informale, ha tenuto un incontro con giovani studenti e startup alla Luiss. Un’ora molto intensa quella, presso l’ateneo romano dove ha annunciato che la piattaforma ha donato 500mila euro alla Croce Rossa*, e che il programma Safety Check ha funzionato molto bene affermando che “il successo non si misura dalla condivisione delle foto, ma da quanto la nostra community può aiutare in caso di disastri naturali. Nel caso dell’Italia il sistema del safety check ha funzionato bene. Questo è il cuore della nostra missione lavoreremo di più su questo nel futuro, la nostra comunità per essere forte deve avere gli strumenti per intervenire in situazioni difficili”. Ha poi citato il mito dell’Eneide, ricordando il percorso di Enea dalla distruzione di Troia alla bufera che lo colpisce in mare fino all’arrivo nel Lazio per gettare le basi di quella che diventerà Roma. “Enea non si arrende mai, ma va avanti: missione, team, perseveranza, nella sua storia ci sono tutti gli elementi per diventare un imprenditore”. Infine rispondendo ad una domanda ha aggiunto che “per costruire un’impresa serve imparare quanto più possibile, il più velocemente possibile, anche dal fallimento perché alla fine non saremo giudicati per i nostri fallimenti ma per quanto abbiamo contribuito a cambiare il mondo”.
“Voi avete la possibilità di crearvi quello che volete. Voi già sapete quello che vi serve”.
*La donazione è sotto forma di AD credits: la Croce Rossa potrà utilizzarla sulla piattaforma Facebook per promuovere le attività di cui c’è maggiore bisogno: raccolta fondi, ricerca di volontari, richiesta di donazione di sangue, mettersi in contatto con le persone che hanno bisogno di un posto in cui stare.
fonti rainews, lastampa.it, huffingtsonpost
foto via google img