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La scuola è inutile …. (?)

Non c’è testata, grande o piccola che sia, non c’è tavola rotonda, non c’è riunione, dalla condominiale al tè delle signore, nelle quali non si tempesti contro le scuole, approdando poi a giudizi e suggerimenti talvolta propriamente lunari.

Ma è opinione comune che, cancellando giustamente le “correzioni” burocratico-strutturali dei Ministeri, il carico del pessimo funzionamento delle zone d’istruzione e dei vizi che da esse fioriscono come erbe selvatiche e radicate, si attribuisca agli insegnanti o alla “mancanza di fondi”. Vogliamo, invece, rompere ancora l’imene buonista e decrepito che offende la crescita del cittadino? Bene, dire la verità:  la colpa è di una legge non scritta per le scuole, ma esistente nell’economia di ogni Nazione: la legge della concorrenza.

Sì, perché “fa brutto” bocciare, sennò “si sparge la voce e nessuno più si iscrive, visto che non c’è più la ripartizione di quartiere e valgono le concorrenze fra istituti” (anzi, i “plessi”, contrazione di fabbriche di complessi) , e così si promuovono tutti, ed i ragazzi che fumano a scuola fregandosene dei rimproveri, che giochino con il ciucciotto dei sedicenni e dintorni, vale a dire il cellulare, e, soprattutto, che non studino affatto e si rivolgano con cialtroneria ad insegnanti e facciano i bulli, continuano e continueranno a diventare professionisti che fabbricheranno viadotti che crollano e tronfi camici da malasanità.

Non si dica che essi impareranno col tempo, perché l’ istruzione è come una scala i gradini della quale sono indispensabili e, dunque, che si ragioni su questa motivazione, unendola alla cessazione immediata della mistificazione della misericordia imposta da regole psicologiche americane, volute per annientare e globalizzare in basso le genti e le loro qualità, a danno di genitori ed educatori, e del futuro di tutti.

Non si dica, al momento, altro, ma, con questo procedere, che non sia alle porte la festa che ci faranno i poteri forti di qualche inciviltà di qualche Nazione da giungla.

Marilù Giannone

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