Skip to main content

Auguri Barbie!

Barbara Millicent Roberts, in arte Barbie, fece il suo ingresso il 9 marzo del 1959 all’American Toy Fair di New York. Oggi, 55 anni portati benissimo, è diventata una bambola leggendaria ed un pezzo di storia del giocattolo. La creatrice Ruth Rosko (prese il cognome Handler in seguito), nacque a Denver da una famiglia di immigrati polacchi, dopo una vacanza in California decise di rimanere là  insieme al suo fidanzato, poi marito, Eliot Handler, per studiare disegno industriale. Dopo la laurea i due cominciarono a fabbricare suppellettili di plastica nel loro garage (un po’ come tutte le classiche storie americane) ed in pochi anni raggiunsero un altissimo fatturato. Nel 1942 si associarono con Harold Matson e dalla fusione dei due nomi, Matt ed El, nacque quella che poi sarebbe diventata una delle più grandi fabbriche di giocattoli, la Mattel. Ruth propose di fabbricare una bambola bionda, con gli occhi azzurri ed un fisico prorompente ma la sua idea venne accantonata, pensando che nessuna madre avrebbe mai comprato una bambola del genere alla propria bambina. Dopo un viaggio in Germania, Ruth scoprì che i tedeschi avevano qualcosa di simile alla sua futura Barbie, una bambola chiamata Bild Lilli che sembrava esser uscita da un varietà. Tornò in California con le idee ancora più chiare e riuscì ad averla vinta e fu un successo. La Barbie inizialmente veniva venduta a 3 dollari,  aveva una capigliatura e trucco complicati, ma con il cambiare della moda cambiò anche lei; il trucco fu alleggerito, comparvero le ciglia e lo sguardo, che inizialmente era di lato ora era diretto. Di certo non ha mai sofferto, e non soffre tutt’ora, di solitudine in quanto oltre a 4 mila sosia, 38 animali e 400 milioni di scarpe intorno a lei gravitano altri personaggi altrettanto famosi. Nel 1961 le fu affiancato Ken (nome dell’altro figlio di Ruth e Eliot) e poi in seguito svariate sorelle; nello specifico 4 sorelle Skipper, Stacie, Shelly e Krissy e 2 fratelli gemelli Tutti e Tood. Amata dalla maggioranza la ragione di tanto successo, secondo MG Lord, autrice di una biografia di Barbie, è che questa bambola ha saputo cogliere «lo spirito di ogni decade». È stata bionda, mora e rossa, bianca e nera, e poi ha fatto di tutto la cameriera, la paleontologa, la candidata alla Casa Bianca, l’hostess, l’infermiera… Noi le facciamo i nostri più sinceri auguri!