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Shopping nel Golfo

Il mercato mondiale del lusso nel 2013 è cresciuto del 6% e per questo dobbiamo ringraziare, oltre i nuovi ricchi di Cina e Russia, anche gli Stati del Golfo, dove in media la spesa pro capite mensile per i beni di lusso è di circa 2400 dollari.

Questo è ciò che è emerso dal White Paper 2014, svoltosi a Milano qualche giorno fa, realizzato dal gruppo Chalhoub, che da 50 anni accompagna i marchi occidentali in Medio Oriente.  “I consumatori del Golfo nel 2013 hanno speso circa tre miliardi di euro, prevalentemente nella regione, ma anche in Italia e in Europa”, sottolinea il vicepresidente di Altagamma, Armando Branchini, a margine della conferenza stampa, durante la quale è stato evidenziato che l’area “dovrebbe continuare a crescere nei prossimi anni” (è di poco la notizia che la griffe Karl Lagerfeld stia trasferendo il suo concept di masstige in Medio Oriente, annunciando un nuovo accordo di collaborazione proprio con la società Chalhoub Inc, che avrà la durata di cinque anni).

Secondo il White Paper “la ricerca dell’appagamento personale che caratterizza la regione si traduce in elevati livelli di spesa”, il 42% di clienti rinnova il proprio guardaroba due volte al mese; il 41% si dedica agli acquisti di calzature, il 37% a quello di borse (da due a tre volte al mese) ed inoltre il 78% ama tenersi al passo con gli ultimi trend ed il 76% trasforma questo desiderio in un atto d’acquisto.

Ovviamente per tenere il passo sia con le abitudini dei consumatori che con gli ultimi trend è necessario attingere dal tessuto sociale ed un ruolo fondamentale lo svolgono i cool hunter, i blogger ed anche più semplicemente le persone “comuni” che grazie alla nuova iniziativa del gruppo Chalhoub ci mettono la faccia, ed è per questo che vedremo uomini d’affari con la tipica dishdasha accanto a donne, che pur indossando l’abaya, sotto nascondono look occidentali e griffatissimi.