Addio al gender
In Norvegia ed in Danimarca si è fatta una vistosa marcia indietro per l’applicazione dell’educazione al gender. Il Nordic Council of Ministers ha tolto i finanziamenti e chiusi gli istituti che cominciavano ad applicarlo, in quanto la voluta “parità di genere” ha accentuato notevolmente proprio l’opposto che si ricercava: la diversità delle scelte in base al sesso, mandando a farsi friggere la demenziale asserzione che il sesso sia un fatto di imposizione educativa e genitoriale, mettendo in evidenza che la tendenza al femminile ed al maschile sono puro e connaturato istinto.
In Italia bisognerebbe profondamente meditare su questo e non scodinzolare alle proposte venute da lontano e da Stati ove il cittadino ha solo una felicità di vernice ed enormi paurosi problemi come realtà. Basta con le mode: lasciamo che gli italici geni continuino la loro strada fatta di creatività naturale e sana. Riprendiamoci le nostre menti ed i nostri cervelli, bisogna restituire i marciumi a chi li ha contrabbandati – per invidia – come opere d’arte ed invenzioni leonardesche. Lo stesso Consiglio d’Europa era incerto e poco convinto verso l’indifferentismo sessuale nel momento in cui si formulò la Convenzione.
Ecco l’esito: il sesso biologico è determinante, l’idea del gender con la scusa della lotta alla violenza ha fallito, perchè la violenza ed il femminicidio sono aumentati a vista d’occhio, soprattutto negli Stati dove si è applicata questa follia. Viene la nausea solo a leggere le nuove favole dedicate ai bambini, peggiori delle peggiori soap per limitati: la Principessa col Pisello, Fa’afafine, che un giorno è maschio e quello dopo femmina, e beote trovate simili.
Cosa cerca l’uomo? La perdita totale dell’io, la confusione babelica, la rovina della salute mentale e fisica, visto che aumentano anche le malattie ed i contagi sessuali, dei futuri adulti e dei ragazzi che iniziano a maturarsi? lo sgomento dei bambini che, a quanto riporta la ricerca, si rifiutano spesso di seguire queste pratiche “educative, civili” ? Di fronte ad uno specchio, si chiederanno chi sono, e non si troveranno, perchè il sesso è carattere, è personalità che così diventa indistinta. E’ questo amorfo Gollum, uomini e donne, che volete? Il gender, destinato, per fortuna, a morire, è la più orribile solitudine del genere umano.
Marilù Giannone
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NOTE A MARGINE – Coloro che seguono questa “Testata” avranno senz’altro constatato come noi, pur non nascondendo le nostre personali simpatie ideologiche e politiche, siamo da sempre abbastanza aperti al dialogo ed alla collaborazione operativa per obiettivi condivisi e condivisibili anche con interlocutori allineati su ben altre posizioni. Sarà stato però anche constatato come noi da sempre, invece, siamo schierati in modo netto e deciso su posizioni “anti gender”, senza se e senza ma, giungendo quasi a rifiutare ogni dialogo con interlocutori impegnati sul versante opposto. Riteniamo questa una “scelta etica”, doverosa e irrinunciabile. Ancora oggi mi fa piacere ricordare aver partecipato come ospite ad un memorabile Convegno su “L’ERA del POST UMANO”, organizzato dai Circoli Proudhon, unitamente a “L’ Intellettuale Dissidente” nel marzo del 2015 a Roma, con importanti ed interessanti interventi di Paolo Becchi, Eric Zemmour, Alain de Benoist, Diego Fusaro, Giuseppina Barcellona, Tiziana Ciprini, interventi tutti a livello di vere e proprie “Lectio Magistralis”. A tale Convegno è stato dedicato ampio spazio sul nostro web, con un lungo articolo sempre a cura di Marilù Giannone, citato ed integralmente inserito da ARIANNA EDITRICE nelle propria rassegna stampa. Da allora in poi abbiamo sempre sostenuto tali tesi, pubblicando interventi ed articoli sul nostro web, rimuovendone e censurandone altri…. (inseriti inopinabilmente da una ex collaboratrice, convertitasi sulla via di Damasco a favore di tali simpatiche teorie, ma considerate discutibili ed inaccettabili dalla nostra “Linea Redazionale”)
Sarà stato parimenti constatato come noi da sempre non abbiamo mai espresso spiccate simpatie nei confronti degli U.S.A. – per motivi culturali e politici – rammentando come “l’America sia il solo Paese approdato direttamente da un’ iniziale barbaria ad un progresso tecnologico, senza aver mai compiuto un percorso di civiltà.”
A tal punto va notato come proprio gli “Americani Yankee” (cioè i Cittadini U.S.A.), in base ai loro sacri concetti di democrazia, risultano essere i più consenzienti verso le teorie riguardanti i gender, nonché i più tolleranti e permissivi vero gli usi e costumi dei movimenti GLTB. Al contrario, gli “Americani Nativi” (cioè i Pellerossa ed i loro discendenti), in base ai propri concetti identitari, esprimono su tali teorie e costumi una ben diversa posizione, come risulta dichiarato con fierezza nel poster a lato pubblicato. Forse è lecito pensare che proprio in ossequio a tale tolleranza e democrazia, a suo tempo gli Yankee hanno inizialmente sterminato i Pellerossa e successivamente confinatili nelle c.d. “riserve”, così come in tempi più recenti gli U.S.A. hanno condotto guerre infinite in tutti i continenti per “esportare” la propria democrazia. (G.M.)