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All’ Istituto di Cultura Svedese

Venerdì 16 c.m. ha avuto luogo a Roma un evento all’Istituto di Cultura Svedese, ove si è illustrata la figura di GUSTAVO ADOLFO VI° di Svezia, re ed archeologo insigne. Conoscitore profondo della ricerca per la quale era appassionato, il Monarca svedese era noto al mondo accademico di ogni Nazione, dalla Cina al Medio Oriente all’Italia, per la quale aveva una spiccata predilezione.

Molte personalità della cultura hanno descritto GUSTAVO ADOLFO nella quotidianità del suo alto impegno così come nella attività di archeologo, per la quale ha regalato a questa giovane scienza moltissime scoperte effettuate nella Tuscia, ed hanno messo in evidenza l’aspetto di collezionista raffinato ed esperto del Re svedese, vero figlio d’arte di quel ramo BERNADOTTE che ha annoverato negli scorsi secoli più di un ottimo pittore.

L’affluenza a questo convegno era nutrita: numerosi astanti facevano parte del mondo accademico italiano e svedese, memori, questi ultimi, della creazione dell’Istituto di Cultura voluto anche dalla loro Patria precipuamente per la ricerca archeologica e la storia antica. Si è ricordata infine la sicura stima fra GUSTAVO ADOLFO IV° ed il docente di chiara fama MASSIMO PALLOTTINO, consolidata dalla comune particolare conoscenza della civiltà etrusca e dalle scoperte del Sovrano dei siti di ACQUAROSSA e LUNI sul MIGNONE.

Marilù Giannone

Manifesto_re_archeologo